Cannes 2024, il giorno di Megalopolis: trama cast Coppola | Style
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Cannes 2024: Coppola torna al festival con “Megalopolis”. Tutto sul vincitore annunciato

Oggi è il giorno di Francis Ford Coppola. Dalla dedica alla moglie scomparsa al "previsto" attentato alle Twin Towers, Paul Newman, Metropolis, l'attacco del Guardian: tutto sul suo "film impossibile", in anteprima

Di Mattia Pasquini 16 maggio 2024
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Cannes 2024: Francis Ford Coppola (Detroit, 1939) oggi in concorso il suo Megalopolis. Foto Getty

Stasera alle 19, l'attesa avrà finalmente termine. Nella Salle Lumiere del Palais des Festivals di Cannes, le luci si spegneranno e inizierà Megalopolis. Il film "impossibile" di Francis Ford Coppola che, a 85 anni, ha voluto scendere in gara per la Palma d'Oro di Cannes 2024. Il film evento, per il festival. Il film della sua vita (l'ennesimo...) per il mitico regista americano di Il padrino (e molto altro). C'è chi già dice che la terza Palma d'Oro è già sua, dopo quelle per La conversazione (1974) e Apocalypse Now (1979). Nonostante le polemiche accese da un articolo dell'inglese Guardian

Quando muore un impero? Il primo trailer internazionale di Megalopolis

Quando esce in Italia Megalopolis, oggi in concorso a Cannes 2024

Il film di Coppola uscirà in Italia dopo l'estate, distribuito da Eagles Pictures che ne ha annunciato "l'acquisto" poco prima dell'inizio del festival. Ma perché impossibile? Era l'estate del 2021 quando il progetto "bigger than life" di Francis Ford Coppola iniziava a prendere finalmente corpo, nonostante il regista non avesse "ancora approvato tutto il cast": che però prometteva sarebbe stato "emozionante”. Impossibile perché del tutto autofinanziato dal regista, per poter avere la massima libertà. Il massimo dell'indipendenza. Impossibile, sulla carta... Per lui possibile.

megalopolis

I protagonisti Adam Driver e Nathalie Emmanuel

Tarak Ben Ammar di Eagles Pictures ha dichiarato: «Aggiungere Megalopolis al roster di Eagle è un sogno che si avvera. Non solo il più grande regista del nostro tempo ha realizzato un film commerciale che si adatta perfettamente alla nostra programmazione nelle sale, ma è anche un'esperienza cinematografica innovativa».

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Il primo poster

La trama di Megalopolis, film del giorno al Festival di Cannes 2024

Siamo in una immaginaria America del Nord, teatro di una moderna e favolistica epopea classica ambientata a New Roma. Una città prossima a subire grandi cambiamenti. Quelli che scatenano un conflitto tra Cesar Catilina (Adam Driver), artista e architetto geniale impegnato a trasformare in realtà il suo sogno di un futuro utopico, e il sindaco Franklyn Cicero (Giancarlo Esposito). È lui il suo oppositore, ancora legato al mantenimento di uno status quo che di fatto impedisce alla città di progredire e continua a favorire l'avidità e gli interessi delle parti coinvolte. Tra loro Julia (Nathalie Emmanuel), figlia del primo cittadino e stanca di essere oggetto di mille gossip, che per amore di Cesar metterà in discussione la propria lealtà verso il padre. E, divisa tra i due, darà finalmente un significato alla sua vita.

Il mega cast e i grandi assenti, da Zendaya a Leonardo DiCaprio

Un cast "fantastico", ben oltre i nomi cui accennavamo poc'anzi, con il quale il regista si è divertito come non mai, emozionandosi per l'impegno profuso nel «cercare il non convenzionale, a trovare soluzioni nascoste». E dire che, almeno inizialmente, il cast doveva essere diverso. Quando si pensava che anche Zendaya sarebbe stata della partita. Come Cate Blanchett, Michelle Pfeiffer, James Caan o Jessica Lange (tutti annunciati come protagonisti). Fino a Oscar Isaac che il regista aveva pubblicamente inserito tra i suoi desiderata. O Christian Bale che avrebbe dovuto essere protagonista al posto di Adam Driver. Un ruolo al quale, negli anni, sono stati avvicinati persino Jude Law, Nicolas Cage, Russell Crowe e Leonardo DiCaprio. Mentre Franklyn Cicero (Giancarlo Esposito) avrebbe dovuto avere il volto di Forest Whitaker.

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Il regista sul set ad Atlanta. Foto Getty

Il vero cast di Megalopolis è uno dei punti di forza del film. Ai tre protagonisti, si affiancano Shia LaBeouf (come Clodio Pulcher), Jon Voight (Hamilton Crassus III), Jason Schwartzman (Jason Zanderz). Laurence Fishburne (Fundi Romaine), Dustin Hoffman (Nush "The Fixer" Berman). Aubrey Plaza (Wow Platinum). Talia Shire (Constance Crassus Catilina), Grace VanderWaal (Vesta Sweetwater). Kathryn Hunter (Teresa Cicero). E Sonia Ammar, Chloe Fineman, Madeleine Gardella, Balthazar Getty. Bailey Ives, Isabelle Kusman, James Remar e D. B. Sweeney. Un cast infinito: mega anche lui...

Francis Ford Coppola

Cannes 1974, con la Palma d'Oro vinta per La conversazione. Foto Getty

Megalopolis, la dedica di Coppola alla moglie che non c'è più

Il 12 aprile è stata annunciata la morte di Eleanor Jessie Neil, moglie di Francis Ford Coppola. Compagna e regista di quel capolavoro che è il documentario Viaggio all'inferno, ovvero la storia di Apocalypse Now. È proprio a lei che il regista dedica il film. «Megalopolis è sempre stato un film dedicato alla mia cara moglie Eleanor. Speravo davvero di poter festeggiare insieme il suo compleanno il 4 maggio, ma purtroppo non è stato così. Quindi permettetemi di condividere con tutti un regalo a suo nome», ha detto Coppola.

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Coppola con la moglie Eleanor e la figlia Sofia a Cannes nel 1996: era presidente della giuria. Foto Getty

Presenza costante in tutti i film del marito e degli altri membri della famiglia, Eleanor incontrò il futuro compagno nel 1963, sul set dell'horror Dementia 13. Lui era il regista esordiente, lei l'assistente scenografa. Sposatisi a Las Vegas il 2 febbraio dello stesso anno, hanno avuto i figli Giancarlo (morto nel 1986 a 23 anni), Roman e Sofia, la regista. Altri film di Eleanor Coppola sono Parigi può attendere con Diane Lane, e Love Is Love Is Love (2020). Ha scritto due libri: Notes on the Making of Apocalypse Now e Notes on a Life.

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A Cannes nel 1979, prima di vincere con Apocalypse Now. Foto Getty

Cannes 2024: L'origine di Megalopolis, kolossal d'autore nato 40 anni fa

Se la macchina produttiva del kolossal ha preso effettivamente il via nell'estate del 2021, le radici del progetto risalgono a molto prima. All'inizio degli anni '80, quando Coppola scrisse la prima bozza di una storia ispirata a Metropolis di Fritz Lang e al romanzo La fonte meravigliosa di Ayn Rand. Tutto si bloccò a causa dei problemi finanziari causati dal flop di Un sogno lungo un giorno. Ripreso, si bloccò di nuovo dopo l'attentato alle Twin Towers "previsto" in una scena. Stop alle circa 30 ore di girato e alle letture già fatte con Paul Newman, Uma Thurman, Robert De Niro. James Gandolfini, Nicolas Cage, Leonardo DiCaprio. Russell Crowe, Edie Falco e Kevin Spacey. E con l'amico Jon Hamm. Abbandonato "definitivamente" nel 2007, si è poi tornati a parlare del progetto nel 2019.

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Con i figli Sofia e Giancarlo (a sinistra), e il padre Carmine (compositore) dopo aver vinto nel 1979. Foto Getty

Il set: una produzione movimentata, parola di Jon Hamm e Adam Driver

Facile citare Jon Hamm: «Coppola sta facendo il film da 300 milioni di dollari che ha sempre voluto fare. Un film impossibile da fare, ma lui lo sta facendo e, Dio lo benedica, è esattamente quello che dovrebbe fare». Nel gennaio 2023 sembrava che la realizzazione fosse di nuovo a rischio, dopo che il filmmaker aveva licenziato l'intero team degli effetti visivi e aveva dovuto rimediare all'abbandono della production designer Beth Mickey e dell'art director David Scott.

«Sono stato su set caotici e questo è tutt’altro che caotico... Onestamente, è una delle migliori esperienze che abbia mai avuto. Sì, è vero che il reparto scenografico si è dimesso e che i VFX sono stati licenziati. Ma non tutti i reparti trovano la giusta coesione e piuttosto che soffrirne ci si separa. È spiacevole che accada, ma nessuno ha firmato aspettandosi un film convenzionale. L’unica follia che ho visto, semmai, è che a non molte produzioni è permesso essere così creativamente selvagge e sperimentali». Parola di Adam Driver.

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Adam Driver sul set. Foto. Getty

Quanto dura e quanto è costato, a Coppola, Megalopolis

Un ostacolo superato tornando a un approccio più tradizionale (secondo le malelingue, il regista non era in grado di gestire le moderne tecnologie utilizzate in The Mandalorian, citato come  riferimento). E a un maggior uso del green-screen. Accorgimenti utili a contenere un budget esagerato, che per le 2 ore e 13 minuti di film sembra esser lievitato fino alla cifra di circa 120 milioni di dollari (o più). Per coprire i quali - di tasca propria - Coppola pare abbia dovuto cedere il proprio ramo dell'azienda vinicola familiare.

L'ultimo sogno di Coppola, in deroga allo sciopero degli attori

Ma anche stavolta, per quanto impossibile potesse sembrare, Francis Ford Coppola ha realizzato il suo sogno, la sua ultima visione. Portando a termine il 30 marzo 2024 la produzione iniziata nell'autunno precedente. E, approfittando di una deroga del sindacato attori durante lo sciopero, poter effettuare delle riprese aggiuntive tra Atlanta e New York. Le prime immagini le ha diffuse lo stesso regista sui social. Il 4 maggio, è uscito il primo teaser: la clip che vedete qui sotto.

La proiezione di gala riservata e le prime recensioni

"Un film con tutte le carte in regola per diventare un classico di culto", lo ha definito Oliver Berben, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Constantin Film. Aggiungendo: "Megalopolis è più di un semplice intrattenimento. È un'allegoria, una visione del futuro". "Un un film molto speciale che ti fa credere di nuovo nell'esperienza unica del cinema", secondo Nigel Green, amministratore delegato di Entertainment Film Distributors. In attesa delle recensioni dal Festival di Cannes, ci sono le reactions alla proiezione riservata di gala di fine marzo ad Atlanta, location del film. Megalopolis è stato definito "avanguardia", "sperimentale", "pazzesco", "audace", "sorprendente", "originale e a volte del tutto sconcertante". Una fonte anonima ha detto: "La prima metà è molto meglio dell’ultima parte, perché si perde il filo della storia e ci si annoia (...) Forse la sua sede naturale saranno i musei”.

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Marzo 2024: Coppola dopo la proiezione di gala ad Atlanta. Foto Getty

Cannes 2024: La graphic novel di Megalopolis

La graphic novel di Megalopolis è stata annunciata a marzo, durante il panel della Syzygy Publishing. Il disegnatore Jacob Phillips promette che sarà «una componente del film, a esso legata in modi unici e interessanti. Una parte del mondo che Coppola sta creando, non un adattamento diretto o qualcosa del genere». «La cosa emozionante è che ho lavorato direttamente con lui», ha dichiarato a Popverse il co-fondatore della casa editrice Chris Ryall. «Abbiamo passato ore ad Atlanta parlando della graphic novel, come anche dei fumetti con cui è cresciuto. Ma non ci ha venduto nessuna licenza. Il libro come il film saranno una cosa esclusivamente sua».

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