Regia di Clea DuVall vedi scheda film
Versione riveduta, aggiornata e modificata de “Il grande freddo” di Kasdan. Sfortunatamente la buona idea di partenza viene poi sviluppata davvero con pressappocaggine vanificando il tutto e sprecando l'ottimo cast.
Curioso, persino stimolante il soggetto di quest'opera prima dell'attrice Clea Duvall: tre coppie di amici sui 35 anni di età si riuniscono per un week-end in campagna invitando una quarta coppia al solo scopo di intervenire (nel senso chirurgico del termine) nel matrimonio di questi. Ora, quello che potrebbe far pensare a una versione riveduta, corretta e aggiornata al secolo XXI di “Il grande freddo” di Kasdan prende in realtà troppo presto una piega per nulla convincente, con gli otto protagonisti che si rivelano dopo tre secondi netti degli stereotipi ambulanti: c'è, appunto, la coppia che si odia e non fa altro che discutere, c'è chi ha problemi di alcolismo, chi si tradisce, chi non riesce a smettere di fumare, chi sembra avere la sindrome di peter-pan, ecc. Ed ecco che un bell'incipit e un non meno brillante cast vengono gettati alle ortiche da una messa in scena infelice che pur ambendo all'invio di un messaggio di rara profondità lo fa poi sottolineando ogni passaggio con un emoticon, zona linguaggio SMS insomma. E nel momento in cui si considera il pubblico minusdotato a livello neuronale, il senso stesso di realizzare un film intelligente viene meno. Nel complesso, oltre al buon cast (su tutti una splendida Cobie Smulders), si salvano i divertenti momenti che precedono la vera dichiarazione di intenti da parte dell'organizzatrice del tutto, che impacciatissima (a ragione) finisce sempre con il fare dichiarazioni che nulla hanno a che vedere con quello che avrebbe voluto dire. Pessimo il finale. Da segnalare che il film è stato presentato in concorso al Sundance 2016 ma non è poi riuscito a trovare distribuzione nelle sale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta