RUNNER. Nelle sale - I migranti di Agnieszka Holland, il ritorno del Colore viola, il caso Abu Omar e altri 7 film al cinema o in streaming - Corriere.it

I migranti di Agnieszka Holland, il ritorno del Colore viola, il caso Abu Omar e altri 7 film al cinema o in streaming

di Paolo Baldini

Le prime visioni al cinema e le novit� delle piattaforme digitali: �Il confine verde: Green Border�, �Il colore viola�, �Brighton 4TH�, �Runner�, �Ghost Detainee: Il caso Abu Omar�, �Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli�, �Shazam! Furia degli D�i�, �The Marvels�, �Me contro Te: Vacanze in Transilvania�, �L’ombra del giorno�

RUNNER. Nelle sale

Allarme: �Siamo sicuri?�. Risposta: �Siamo sicuri! Tieni a bada gli sceriffi l� dietro che al resto penso io�. Thriller, puro thriller. Lo schema classico dell’azione all’americana trasferito in un contesto italiano. I modelli di Runner, spiega il regista Nicola Barnaba, classe 1964, sono Arma letale e Die Hard. Barnaba confessa un obiettivo: ricostruire le atmosfere rugginose degli Anni Ottanta, le destrutturazioni, per lo pi� fini a s� stesse, dell’entertainment legato all’edonismo reaganiano. Anche qui, tutto si svolge in una notte, dal tramonto all’alba. Barnaba sfida un luogo comune e d� al racconto un tempo ristretto, contingentato. Schiaccia il ritmo, lo modella. Delimita la narrazione per concentrare lo sviluppo dei fatti.
Come Franka Potente in Lola corre (1998) Matilde Gioli scappa via dai pericoli: � la vittima designata di un predatore, un cattivo senza distrazioni. Lei � Lisa, 25 anni, ed � una donna in corsa della Gen Z. Il cinema � in cima ai suoi pensieri. Con quel chiodo fisso in testa � diventata una runner cinematografica: pi� di una stunt-woman, quasi un’attrice perch� la corsa esprime emozioni.
Ed � proprio l� che Lisa vuole arrivare mentre con affanno generazionale tenta di comporre il puzzle di una personalit� complessa e divisa. La relazione con Sonja, una star, potrebbe appagarla. Invece la rende ancora pi� infelice perch� ci sono colpe antiche da smaltire. Quando poi Lisa viene accusata di aver ucciso l’amica, la catena degli eventi precipita. Il Dna porta Lisa a fuggire, � un bersaglio troppo facile. Non le resta che cercare le prove per discolparsi e arrivare al vero killer, ovviamente pi� vicino di quanto si possa immaginare.
Lisa � uno di quei personaggi �senza pelle�, emotivi, vulnerabili, �un animale selvatico pronto a tutto, una ragazza con un maschile forte che tuttavia non si lascia intimidire dal suo persecutore�. L’antagonista � un agente corrotto, un �cattivo tenente� che vede in lei un ostacolo, un’ombra molesta. Tutti nei 90’ del film compiono pessime azioni, tutti si giustificano appellandosi all’istinto di sopravvivenza: la vita � una giungla, mors tua vita mea. Lisa � una temprata eroina da videogame, una creatura da intelligenza artificiale, una Lara Croft potenziale. Attaccata, si difende. Barnaba propone con i suoi profili in movimento in un elogio del cinema di genere rompendo il pregiudizio che le storie italiane non siano adatte all’azione. Matilde Gioli ha l’aplomb esterrefatto e reattivo della fuggiasca per vocazione. Francesco Montanari � uno sbirro-cacciatore con il piglio del lupo mannaro.

Matilde Gioli � Lisa, la runner-woman cinematografica accusata di omicidio

Matilde Gioli � Lisa, la runner-woman cinematografica accusata di omicidio

RUNNER di Nicola Barnaba
(Italia, 2023, durata 90’, Plaion Pictures)

con Matilde Gioli, Francesco Montanari, Ilenia Calabrese, Saverio Malara, Vincenzo Scuruchi
Giudizio: ** � su 5
Nelle sale