Ayrton Senna: la causa della morte del pilota | Radio Deejay
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Ayrton Senna se ne andava il 1 maggio 1994: la storia della morte del grande pilota di F1

Ayrton Senna se ne andava il 1 maggio 1994: la storia della morte del grande pilota di F1

Sono passati trent'anni dalla tragica scomparsa di Ayrton Senna, uno dei piloti più formidabili e veloci della storia della F1, e il circuito di Imola è pronto a ricordarlo

DI Redazione Web / 01 maggio 2024

Ci sono eventi che non si possono dimenticare. Di certo non se ti chiami Ayrton Senna, sei uno dei piloti più veloci della storia della F1 e l’incidente che causa la tua morte è uno dei più tragici di sempre. Il 1 maggio 1994 moriva Ayrton Senna sul circuito di Imola e a trent’anni dalla morte sono pronte le celebrazioni per commemorarlo.

Ayrton Senna non fu l’unica vittima di quel fine settimana di Gran Premio: due morti e dieci feriti in tutto sono il risultato di una gara che, con il senno di poi, non si doveva correre. Ma come è morto il grande pilota brasiliano?

Anche Linus e Nicola Savino hanno parlato la scomparsa di Ayrton Senna e la causa della sua morte su Radio DEEJAY: clicca sul video qui sotto per vedere e ascoltare il ricordo a Deejay Chiama Italia.

Linus e Nicola Savino ricordano Ayrton Senna a DJCI

Chi è Ayrton Senna, il pilota morto a Imola

Ayrton Senna nasce nel 1960 a San Paolo, in Brasile. Il suo nome è destinato a diventare una stella dei motori e il pilota brasiliano è amato dal popolo brasiliano tanto quanto le star del calcio che hanno reso grande il Paese nel mondo.

Fuori dalla pista, Ayrton Senna ha conosciuto tanti amori e molte donne, anche se sono state due le più importanti della sua vita. Tra gli amori più significativi c’è quello con Xuxa Meneghel, celebre presentatrice brasiliana incontrata durante una diretta televisiva natalizia per bambini. Vi è poi un’intensa relazione clandestina con la famosissima top model Carol Alt, nonostante lei sia sposata e lui fidanzato. La relazione rimane segreta e si intreccia con l’ultimo fidanzamento di Ayrton con Adriane Galisteu, una hostess alla Shell molto più giovane di lui.

Ayrton Senna ha una passione per i motori sin da bambino, sostenuta dalla sua famiglia. Debutta nel karting a quattro anni e vince la sua prima gara a tredici. Progredisce attraverso le categorie fino a raggiungere la Formula 1 nel 1984 con la Toleman. Passa poi alla Lotus e alla McLaren nel 1988, dove inizia una intensa rivalità con Alain Prost. Infine, l’arrivo in Williams proprio nel 1994.

Il GP di Imola del 1994: la causa della morte

Il weekend di Imola del 1994 per il GP San Marino non è ricordato solo per la morte di Ayrton Senna: in quei tre giorni tra le prove e la gara una serie di incidenti e perdite lo ha reso noto alla storia come un fine settimana maledetto che ha cambiato per sempre la F1, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.

Il GP inizia con un incidente e finisce con un altro incidente, quello di Ayrton Senna: durante le prove del venerdì, Rubens Barrichello e la sua Jordan escono di pista all’altezza della Variante Bassa. Il pilota si salva e rimane illeso, ma si sollevano i primi dubbi sulla sicurezza. La FIA, d’altronde, aveva appena cambiato il regolamento vietando qualsiasi tipo di aiuto elettronico sulle monoposto per rendere le gare più competitive.

Il giorno dopo, il sabato, la prima tragedia. Roland Ratzenberger, pilota della Simtek, è deciso a ottenere un buon tempo nel secondo giorno di prove ma nel rettilineo tra le curve Villeneuve e Tamburello del circuito di Imola perde il controllo dell’auto e si schianta sul muro di cinta. L’incidente ne causa la morte sul colpo, anche se il pilota viene comunque trasportato all’Ospedale Maggiore di Bologna.

Arriva il giorno della gara, il 1 maggio 1994, e la partenza non è dei migliori presagi per la corsa. Allo spegnimento dei semafori, la Benetton di Lehto ha dei problemi tecnici e non parte, Pedro Lamy lo centra in pieno e le schegge dei detriti dopo la collisione causano nove feriti tra il pubblico sugli spalti. La gara comunque continua verso quel 7° giro che sarà la causa della morte di Ayrton Senna.

Ayrton Senna: la causa della morte

Durante il 7° giro della gara al circuito di Imola avviene l’incidente che causa la morte di Ayrton Senna. All’altezza della curva soprannominata Tamburello, il piantone dello sterzo della sua Williams si stacca conficcandosi nel casco del pilota e causando una grave lesione sopra l’occhio. Il piantone era stato allungato su richiesta dello stesso pilota per ragioni di sicurezza ma la saldatura non ha retto alle sollecitazioni durante la gara.

Ayrton Senna si schianta contro il muro di cinta e riporta anche una lesione all’altezza del collo dopo il distacco delle sospensioni: il video dell’incidente, ripreso in diretta televisiva, lascia tutti con il fiato sospeso mentre la ripresa aerea mostra il pilota in un tentativo di rialzarsi e poi lasciar cadere la testa all’indietro, esanime. All’arrivo dei soccorsi Ayrton Senna respira ancora ma è in coma e viene trasportato con l’elicottero all’ospedale di Bologna, dove viene dichiarata la morte alle 18.37. L’annuncio della sua morte tuttavia viene dato solo a gara finita, vinta da Michael Schumacher.

Un guasto alla monoposto e scarse regole di sicurezza hanno portato a gravi lesioni all’encefalo e sono state quindi la causa della morte di Ayrton Senna. Il Brasile dichiara tre giorni di lutto nazionale e un dettaglio rende la sua morte ancora più commovente: dentro la sua auto viene trovata una bandiera austriaca, che il pilota avrebbe alzato sul podio in ricordo del collega Ratzenberger morto il giorno prima. La morte di Ayrton Senna ha cambiato profondamente la F1, che non è più stata la stessa da quel 1 maggio 1994.

Il video dell'incidente che ha causato la morte di Ayrton Senna

Imola ricorda Ayrton Senna a 30 anni dalla morte

Per la F1 il Primo Maggio è diventato quindi una giornata dedicata al ricordo dei due grandi piloti Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, di cui abbiamo visto la causa della morte. Le commemorazioni si tengono proprio a Imola e ancora di più nel 2024, in cui cade il trentesimo anniversario.

L’autodromo di Imola è il fulcro di queste commemorazioni con Food Truck operativi per tutto il giorno e una ruota panoramica nella zona di Via Malsicura, che presto si trasformerà nella Fan Zone in vista del prossimo Gran Premio a fine mese.

Durante la giornata, l’autodromo di Imola sarà aperto e gratuito per tutti i visitatori mentre si terranno le commemorazioni da parte delle autorità e delle istituzioni nei pressi delle due curve tristemente famose. Faranno seguito mostre, proiezioni e una serata completamente dedicata al Brasile nel Parco Acque Minerali.

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