Stati Uniti, prete benedice in chiesa l’unione gay e poi si scusa - La Stampa

CITTÀ DEL VATICANO. A Chicago un parroco presiede la benedizione di due donne lesbiche acconsentendo a elementi che richiamano la liturgia nuziale. Il sacerdote chiede poi scusa con una nota, in cui si sottolinea che il rito ha violato le norme stabilite dalla dichiarazione «Fiducia supplicans» del Dicastero per la Dottrina della Fede.

Nel Documento dell’ex San’Uffizio il cardinale prefetto Víctor Manuel Fernández, detto Tucho, spiega che «proprio per evitare qualsiasi forma di confusione o di scandalo, quando la preghiera di benedizione sia chiesta da una coppia in una situazione irregolare o dello stesso sesso, questa benedizione mai verrà svolta contestualmente ai riti civili di unione e nemmeno in relazione a essi». E neanche «con degli abiti, gesti o parole propri di un matrimonio».

Invece nella parrocchia di St. Vincent de Paul, nella metropoli dell’Illinois (arcidiocesi guidata dal cardinale Blase Cupich), una cerimonia avvenuta il 21 aprile ha scosso la comunità cattolica: il parroco vincenziano Joseph Williams ha offerto in chiesa una benedizione a una coppia dello stesso sesso, due donne lesbiche, di cui una di religione metodista. Il video del «rito» ha rapidamente iniziato a circolare online, suscitando reazioni contrastanti e polemiche durissime - si è gridato al «sacrilegio» - all'interno e all'esterno della parrocchia e del recinto ecclesiastico.

Poi l’8 maggio padre Williams ha emesso un comunicato in cui ha chiesto perdono per la natura della benedizione, riconoscendo che alcuni degli elementi utilizzati - come la stola, e le parole pronunciate - violavano le norme stabilite dalla Chiesa in «Fiducia supplicans; sul senso pastorale delle benedizioni». Nella nota si ricorda infatti che papa Francesco ha approvato - controfirmando - la Dichiarazione, con cui il Vaticano apre alla benedizione delle coppie in situazioni irregolari e dello stesso sesso; ma nel testo è specificato che queste benedizioni non devono essere considerate come matrimoni e non devono includere segni e gesti assimilabili alle nozze.
Williams ha affermato di avere celebrato la funzione religiosa dopo essere stato avvicinato dalla coppia e avere chiarito loro che si trattava solo di una benedizione e non di un vero e proprio matrimonio. Tuttavia, dopo avere visto il video, ha ammesso di avere commesso errori nel linguaggio e negli aspetti simbolici.

Si legge nel comunicato dei Vincenziani: «Padre Joseph Williams ha dichiarato di rammaricarsi per il linguaggio della benedizione, l'uso degli abiti liturgici e della chiesa stessa, riconoscendo ora che ciò violava le norme approvate dalla Chiesa». Mentre il Papa, a dicembre, «ha formalmente approvato la benedizione delle coppie in situazioni irregolari e delle coppie dello stesso sesso, ha specificato che tali benedizioni non equivalgono a un matrimonio e non dovrebbero impiegare gli abiti e i gesti che accompagnano un matrimonio». Padre Williams spiega che «la forma della benedizione come mostrato nel video è nata dal mio tentativo di offrire loro un momento significativo della grazia di Dio. Volevo farlo bene. Una settimana dopo, ho visto il video. Ho immediatamente realizzato di avere preso una decisione sbagliata nelle parole e nelle immagini che si vedono nel filmato». Padre Williams si dice «profondamente dispiaciuto per qualsiasi confusione e/o rabbia che questo abbia causato, in particolare per il Popolo di Dio».

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