Svilar e Mancini, dopo la sfortuna c’è la voglia di rialzarsi

SVILAR MANCINI ROMA – Un episodio a metà tra errore e sfortuna. E’ il minuto 82′ di Bayer Leverkusen-Roma, quando (sul punteggio di 2-0) per i giallorossi un’uscita non perfetta di Svilar, autore fin lì di una partita straordinaria, su calcio d’angolo fa sfilare il pallone che carambola su Mancini e finisce in rete. E’ la fine delle speranze di qualificazione della Roma, che aveva messo in atto una rimonta che in pochi potevano aspettarsi.

La vicinanza di compagni di squadra e famiglia

Sono stati gli eroi di tante partite, gli uomini che hanno portato la Roma fino alla semifinale europea. Ma sono anche quelli che, nel momento chiave, si sono trovati a dover condividere il dolore di quell’autogol fatale, a 8 minuti dalla fine di Bayer-Roma, scrive La Gazzetta dello Sport. Da una parte Mile Svilar e la sua uscita a vuoto, dall’altra Gianluca Mancini, protagonista della sfortunata autorete. Proprio come a Budapest, lo scorso anno, contro il Siviglia. Sono giorni non semplici per loro dal punto di vista del morale.

Ma la gente giallorossa gli ha mostrato affetto e vicinanza. E tra i tanti segnali anche quelli di chi gli sta vicino. Svilar ha postato una foto in cui Rui Patricio lo abbraccia per consolarlo, proprio il portiere portoghese a cui ha sottratto il posto da titolare. A Mancini è arrivato invece il dolce pensiero della moglie Elisa, anche con un pizzico di polemica. Prima quel “non smettere mai di lottare”. Poi l’affondo agli odiatori social: “Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Mai leoni restano leoni, i cani restano cani. Per la tua gente, per la tua Roma. Eternamente grati, grazie romanisti”.