Il legame unico, solido e indissolubile tra due partner grandi chef. L’amicizia fra due madri che si infrange e prende pieghe scure quando una perde il figlio in un incidente. Infine, il rapporto tormentato tra quattro fratelli e due sorelle dopo il suicidio del padre…

“Sei fratelli”: Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini e Valentina Bellè in cerca di una famiglia

Sono i racconti al centro di tre film attualmente in sala, ovvero  Il gusto delle cose di Tran Anh Hung con Juliette Binoche e Benoît Magimel, Mother’s Instinct di Benoît Delhomme con Anne Hathaway e Jessica Chastain e Sei fratelli di Simone Godano con Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini, Valentina Bellè e Gabriel Montesi.

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Juliette Binoche e Benoît Magimel in "Il gusto delle cose" di Tran Anh Hung. Per noi è il film da vedere sul grande schermo questo weekend (foto Lucky Red)

Juliette Binoche e Benoît Magimel in “Il gusto delle cose” di Tran Anh Hung. Per noi è il film da vedere sul grande schermo questo weekend (foto Lucky Red). Sono in sala anche “Mother’s Instinct” con Anne Hathaway e Jessica Chastain (distribuito da Vertice 360) e “Sei fratelli” con Riccardo Scamarcio e Adriano Giannini (01 Distribution)

Il film da non perdere in sala: “Il gusto delle cose” di Tran Anh Hung

Francia, sul finire del XIX secolo. Eugenie (Juliette Binoche) e Dodin (Benoît Magimel) vivono e lavorano insieme da oltre vent’anni. Lei è una stimata cuoca, lui un celebre gourmet. Assistiamo alle loro giornate in cucina, a un’intimità pudica, poetica ed elegante. Alla loro routine domestica e quella lavorativa. Ogni istante pare intriso di sapori, umorismo, dolcezza e combinazioni perfette…

Se c’è una parola adatta a definire la coppia composta – sia in casa che ai fornelli – da Eugenie e Dodin, quella parola è “amalgama”. Il mescolarsi dei sapori, degli aromi, di ogni gusto e sfumatura pare riverberarsi nelle intese di sguardi, carezze, battute spiritose e baci.

Il maestro vietnamita naturalizzato francese Tran Anh Hung (Il profumo della papaya verde) si ispira al romanzo La vie et la passion de Dodin-Bouffant, gourmet (1924) di Marcel Rouff. Inquadra con il medesimo rigore espressivo e con un sentimento che non scade mai in sentimentalismo la vita di coppia e quella in cucina. Un affresco potente e unico sul vivere “con” e “per” l’altro.

Binoche e Magimel – nella realtà marito e moglie dal 1998 al 2003 – regalano una delle loro migliori prove. Semplicemente strepitosi.

Premio per la migliore regia al Festival di Cannes lo scorso anno.

L’altro film in uscita: “Mother’s Instinct” di Benoît Delhomme

America, anni Sessanta. Alice (Jessica Chastain) e Celine (Anne Hathaway) sono due casalinghe dell’alta borghesia, sposate con uomini di successo e vicine di casa. I loro bambini sono coetanei e diventeranno amici e così anche le madri. Un giorno, mentre Celine è intenta a fare le pulizie al piano di sotto suo figlio muore in un incidente domestico… Il legame tra le due donne si incrinerà irreversibilmente.

Remake del film belga Doppio sospetto (Duelles, 2018), a sua volta tratto da un romanzo di Sarah Conradt. Il film non riesce a essere altrettanto inquietante. Confezione patinata e opera troppo indecisa tra venature thriller e melodramma lacrimevole. Brave le due protagoniste Hathaway, che ormai predilige ruoli ambigui e oscuri, e Chastain.

Da vedere in sala: “Sei fratelli” di Simone Godano

Manfredi Alicante (Gioele Dix), padre egoista, narciso e libertino si è appena tolto la vita. I suoi cinque figli di madri diverse scoprono di avere un’ulteriore sorella… Tra dissidi continui, antichi dissapori e difficili riconciliazioni i sei fratelli si ritrovano a Bordeaux, ultima residenza del padre.

Simone Godano scrive (con Luca Infascelli) e dirige un’opera agrodolce nel solco della classica commedia all’italiana tra Scola e Monicelli. Dialoghi spesso graffianti e davvero un buon cast in cui spiccano Riccardo Scamarcio, Gabriel Montesi, Adriano Giannini e Valentina Bellè.

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