Ignazio La Russa: "Non vogliamo cacciare Scurati. Ha fatto i soldi con Mussolini, scriva di Stalin" - HuffPost Italia

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Ignazio La Russa: "Non vogliamo cacciare Scurati. Ha fatto i soldi con Mussolini, scriva di Stalin"

Il monologo di Scurati sul 25 aprile "lo avrei mandato in onda ma senza dargli una lira, altro che 1800 euro. Altrimenti lo avrei mandato ma con sottotitolo: 'Questo contributo c'è, ma con fattura". Intervistato da Bianca Berlinguer alla kermesse di FdI a Pescara, Ignazio La Russa commenta il caso della settima: la censura del contributo dello scrittore premio Strega, prevista su Rai 3 sul giorno della Liberazione. "Nessuno vuole cacciare Scurati. Non voglio parlare di lui, già ha fa un sacco di soldi scrivendo di Mussolini. È un uomo illuminato, ora mi aspetto una sua trilogia su Stalin…", ha detto il presidente del Senato.

"Non è più bello che non ci sia nessuna egemonia?", chiede La Russa rispondendo a Bianca Berlinguer, che sottolinea come l'egemonia culturale si conquisti sul campo. "Noi pensiamo che piano piano c'è la speranza che non ci siano porte aprioristicamente chiuse per chi non fa parte di un certo modo di pensare". E ancora: "La sinistra ha sempre avuto l'egemonia culturale dal dopo guerra. Non poteva governare dopo la conferenza di yalta. Quindi ha messo in atto un accordo con la dc. A questi ultimi spettava il potere e per i comunisti via libera alla conquista del giornalismo, della cultura e di tutto il resto. A voi il potere a noi la società".

Il capo dello Stato Sergio Mattarella questa mattina ha telefonato a La Russa dopo il caso della foto a testa in giù su Facebook, postata dall’attore e regista Michele Riondino. “Ho detto: ‘Presidente, non sono questi i problemi ma grazie del tuo meraviglioso pensiero, della tua solidarietà", ha riferito La Russa. E a proposito di fascismo: "I valori in positivo della Resistenza e dell'antifascismo sono nella prima parte della Costituzione. Anche se la parola antifascista non c'è. Se si intende un no deciso alla dittatura e un no deciso al nostalgismo, certamente mi potete definire antifascista. Poi c'è l'antifascismo militante degli anni '70 che è un'altra cosa".

Boccia le idee di Vannacci sulle classi separate: “Se avesse un figlio disabile capirebbe di aver detto una sciocchezza”. E sulle proteste che stanno inffiammandole Università: "Spero che la tragedia si ripeta solo in farsa ma vedo segnali che non mi piacciono nelle Università, come la caccia all'ebreo e all'opposto politicamente considerato. C'è sempre qualcuno che ci prova ma sono ottimista perché, e non fu così negli anni Settanta, da molte forze politiche anche della sinistra, e dal Presidente della Repubblica in primo luogo, viene un alt. Ma c'è un piccolo focolaio che potrebbe diventare un incendio, fermiamolo".

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