Joe Ely

 
 
 
     
 

Joe Ely
Love in the Midst of Mayhem

[Rack'Em Records 2020]

ely.com

File Under: texan troubadour

di Fabio Cerbone (27/04/2020)

Dieci lettere d�amore spedite in forma digitale, scavando tra inediti rimasti nel cassetto, canzoni che non avevano trovato una casa e una serie di appunti musicali per un nuovo album che sarebbe dovuto uscire pi� in l� nel tempo. � questa la ricetta di Joe Ely per sopravvivere nel mezzo della tempesta emotiva e del caos umano che stiamo vivendo: Love In The Midst of Mayhem. Il songwrter texano ha la chioma imbiancata, miglia e polvere sotto i suoi stivali, quarant�anni appena festeggiati dal suo leggendario Live Shots (il disco dal vivo inciso durante la tourn� inglese di spalla ai Clash), ma ancora la voglia di trovare nella musica il potere terapeutico per cogliere compassione e speranza intorno a s�.

La domanda che lo ha inchiodato alle sue responsabilit� � stata semplicemente: come posso essere d�aiuto? Il mestiere � uno soltanto, caro Joe, quello dello storyteller, e dunque un pugno di canzoni, selezionate insieme alla moglie Sharon, che fossero accomunate da un sentimento, uno sprone per giorni migliori che arriveranno. L�intenzione � lodevole, il gesto certamente affettuoso e siamo sicuri anche in totale buona fede, nonostante Love In The Midst of Mayhem viva degli alti e bassi di una scaletta che per forza di cose scava tra qualche perla e un po� di riempitivi. C�� materia che brilla di luce propria e altra che sembra soltanto abbozzata, ci sono passaggi romantici che sanno di cieli texani sul border (soprattutto i momenti pi� acustici e raccolti) e qualche ballata elettrica che pare troppo rattoppata nei suoni e nella produzione (Cry non va da nessuna parte, Garden of Manhatthan sembra una outtake del periodo di Love and Danger), un limite evidentemente dovuto anche alla natura stessa delle registrazioni.

I musicisti chiamati di volta in volta al fianco di Ely sono i soliti compagni di strada di questi anni: Joel Guzman, pi� di tutti, che con il suo accordion dipinge gli orizzonti di Soon All Your Sorrows Be Gone e della tenera A Man and His Dog, due fra gli episodi pi� emozianti nel dare forza al canto di Ely; e ancora le chitarre di Rob Gjersoe e Bradley Kopp, il basso dell�inseparabile Glen Fukunaga o di Jimmy Pettit, i quali in genere aggiungono pochi tocchi, tenendosi un passo indietro rispetto all�intepretazione dello stesso Joe. Qualche volta funziona, come nella tenerezza di There�s Never Been e All of Your Love, altre invece tende a sfilacciarsi non poco in una formula (quella, per esempio, di Your Eyes e Don�t Worry About It) che abbiamo sentito nei dischi migliori di Ely e che qui appare per quello che � davvero, materiale di seconda mano (la confusa Glade of Glory, con il suo marziale sound circense).

Per il significato generoso del suo gesto, e anche come sorta di instant record, Love In The Midst of Mayhem pu� essere accolto senza recrimianzioni, per il vero nuovo album di Joe Ely ci aspettiamo ben altro.


    


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