Amy Winehouse, giovane stella del pop inglese morta prematuramente a soli 27 anni nel 2011, era di origini ebree ashkenazi; il bis-bisnonno paterno Harris Winehouse arrivò infatti nel 1891 dalla Bielorussia nell’East End di Londra. Amy vi sarebbe nata, quasi un secolo dopo, dai genitori Mitch e Janis Winehouse, presso il Chase Farm Hospital, nell’East End. Questo smentisce quindi la falsa convinzione, diffusa in rete, che Amy avesse origini italiane).
Amy ricevette sin da bambina una classica educazione ebrea, frequentando il “catechismo” domenicale alla Sinagoga di Southgate, il quartiere dove viveva con la famiglia. Crescendo, però, per sua stessa ammissione, l’attaccamento alle convinzioni religiose proprie della sua confessione, diminuì progressivamente
“Per me essere ebrea significa stare con la mia famiglia, non accendere candele o recitare le preghiere. Durante le domeniche passate in sinagoga da bambina, non ho mai imparato nulla su cosa significhi veramente essere ebrea“, ha dichiarato in varie occasioni (citiamo da Jewish Unpacked).
Ogni venerdì, comunque, la cantante partecipava alle cene di famiglia organizzate dalla nonna materna per lo Shabbat, il ‘Sabato’ ebraico, portando con sé anche amici e colleghi, come ad esempio il suo primo manager, Nick Shymansky
Anche sul proprio orientamento religioso, Winehouse è sempre stata molto chiara; ecco cosa diceva a proposito, in un’intervista al The Guardian: “Non sono praticante, ma a parte l’amore per la musica, in me non esiste nulla di più puro dell’amore per il mio Dio“.
In un’altra intervista, la cantante disse di recarsi in sinagoga una volta l’anno in occasione dello Yom Kippur (nota festività ebraica) per una “questione di rispetto”.
Amy Winehouse è sepolta nel cimitero ebraico di Edgwarebury Lane, nel nord di Londra, insieme alla nonna materna Amy; sulla lapide, incisa con peculiari iscrizioni rosa, campeggiano alcune stelle di David. Un ciondolo con lo stesso simbolo, peraltro, è stato messo al collo della statua commemorativa eretta in ricordo dell’artista a Camden Town, quartiere di Londra dove la giovane ha vissuto i suoi ultimi anni.
Ricordiamo che attualmente Amy Winehouse è in sala con il nuovo film sulla sua vita, ne parliamo nella recensione di Back to Black.