Giulia Cecchettin è morta. Il ritrovamento intorno a mezzogiorno di oggi, sabato 18 novembre, nei pressi del lago di Barcis, in Friuli Venezia Giulia.
BARCIS – Dopo sette giorni di ricerche e appelli, il tragico epilogo. Giulia è morta. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Secondo fonti attendibili, i Carabinieri sono già andati a prendere il papà di Giulia per accompagnarlo nel luogo del ritrovamento.
“Speravo di non dovere dare questa notizia – ha detto il procuratore di Venezia Bruno Cherchi ai microfoni della Rai – Noi stiamo ancora ricostruendo i fatti. La prima ricostruzione è stata quella che poi è stata racchiusa nella richiesta di misura cautelare e quindi di un tentativo di omicidio perché c’era stata questa colluttazione, la caduta della ragazza, la perdita di sangue e poi il trascinamento. Cose che sono state già rese pubbliche. La ricostruzione definitiva però non è ancora possibile perché dobbiamo fare una serie di analisi, ad esempio, sul sangue, dobbiamo fare un’analisi sul luogo sul ritrovamento. Per questo era stata emessa anche la misura cautelare: per dare la possibilità al soggetto e alle parti offese di partecipare, perché si tratta di attività irripetibili. Certo che il ritrovamento del cadavere della ragazza vicino al lago crea chiaramente una modifica della ricostruzione dei fatti, però le dichiarazioni e la ricostruzione che potrebbe fare il ragazzo sarebbero molto importanti anche per lui stesso. Quindi l’invito è a non continuare in questa fuga che comunque prima o poi necessariamente finisce ma pensare di dare la sua versione, per consentire una ricostruzione dei fatti che ancora non è chiarissima e che quindi potrebbe avere spazi interpretativi ricostruttivi diversi”.
Ora le ricerche si concentrano su Filippo Turetta, l’ex fidanzato che – come ha dimostrato un video – ha aggredito la ragazza già nella serata in cui si erano incontrati, per poi inziare una fuga con la sua Punto nera.
“L’epilogo peggiore a una vicenda che ha tenuto l’Italia intera col fiato sospeso per una settimana – ha scritto sui social il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. – Mi stringo al papà e ai familiari di Giulia, ai suoi amici e a coloro che le erano vicini. Un segnale di vicinanza anche alla famiglia di Filippo Turetta, che in queste ore deve affrontare una tragica realtà. E una preghiera per Giulia, con tutto il cuore”.
Anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha espresso il proprio cordoglio: “Una notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere. Tutta la Città si unisce al dolore della famiglia, degli amici, dei suoi cari e di tutti coloro che le hanno voluto bene”.