“Vuoi vedere dove mi sono fatto un tatuaggio? Domani ti ci porto in macchina.”
Regina Lambert torna a Parigi da una vacanza sulla neve in Svizzera per scoprire che suo marito è stato assassinato. Più tardi scopre da un agente della CIA, Hamilton Bartolomew, che Charles Lambert era uno dei cinque uomini che rubarono 250 mila dollari in oro al governo degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale, e ora il governo lo rivuole indietro.
Il denaro non è stato trovato tra i suoi beni, e Regina non può aver idea di dove questi possano essere. Più tardi quel giorno incontra Peter Joshua, che aveva conosciuto per breve tempo durante le vacanze. Quando un ex partner di criminalità del marito, l’intero gruppo fu tradito da Charles che faceva il doppiogioco, inizia a tampinarla minacciosamente per i soldi, Peter si offre di ritrovare la somma. Così inizia una sciarada elaborata in cui nulla è ciò che sembra essere.
C’è voluto tanto tempo ma alla fine Stanley Donen è riuscito a unire sullo stesso schermo due colossi come Audrey Hepburn e Cary Grant. Sciarada è un raro caso, riuscito, di un giallo stra carico di umorismo e battutine, gag. La coppia di attori principali è come se avesse recitato insieme da una vita. Grande tempismo, grande complicità. La parte “gialla” invece è ben scritta e coinvolge lo spettatore fino a risucchiarlo. Ottimo Mattahu, per una volta il cattivo della situazione.