Guerra dei cent'anni: cause, protagonisti e conseguenze | Studenti.it

Guerra dei cent'anni: cause, protagonisti e conseguenze

Cause e conseguenze della guerra dei 100 anni. Fasi del conflitto, cronologia degli eventi e il ruolo di Giovanna d'Arco nella guerra
Guerra dei cent'anni: cause, protagonisti e conseguenze
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1La guerra dei 100 anni: le ragioni della guerra

Circa 1070, Guglielmo il Conquistatore (1027 - 1087)
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La Guerra dei Cent’anni (1337-1453), più che una sola guerra, fu un vero e proprio periodo di conflitti tra Francia ed Inghilterra. Il suo esito ha influito in modo determinante sullo sviluppo di Francia ed Inghilterra.
Sin dal 1066 - anno in cui Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia, divenne re d’Inghilterra - l’Inghilterra aveva mantenuto dei possedimenti in Francia. Nel 1154 Enrico II Plantageneto fu incoronato re d’Inghilterra, a cui di fatto si univano la Contea di Angiò e il Ducato d’Aquitania, che comprendeva anche la Guascogna. I Re d’Inghilterra si trovavano quindi in una situazione singolare (ma non poi così tanto nel Medioevo): oltre ad essere re, erano allo stesso tempo vassalli dei re di Francia.      

Nel 1204 re Giovanni d’Inghilterra perse la Normandia e l’Angiò. Nel 1259, con il trattato di Parigi, suo figlio Enrico III rinuncerà a tutte le pretese su queste terre pur rimanendo di fatto ancora duca di Guascogna.  Nel 1294, Edoardo I entrò in guerra con gli Scozzesi, che da allora restarono sempre al fianco del re di Francia contro l’Inghilterra e, per sostenere Davide II di Scozia contro Edoardo III d’Inghilterra, nel 1337, i francesi confiscarono l’Aquitania agli inglesi.    

In risposta, Edoardo III contestò il diritto al trono del re Francese. Questo perché poteva vantare lui stesso diritti al trono: nel 1328 re Carlo IV di Francia era morto senza eredi maschi, ed Edoardo III era erede al trono di Francia da parte di sua madre, Isabella, figlia di Filippo IV, e sorella del defunto re Carlo IV. La scelta però era caduta su Filippo VI, figlio maschio di Carlo di Valois, fratello minore del re. I diritti al trono erano per lui un pretesto efficace: incoraggiando il malcontento francese avrebbe potuto essere acclamato re di Francia, oppure rinunciare ai suoi diritti in cambio di grandi concessioni di terra, come ad esempio la Normandia e l’Angiò. Iniziava così la lunga stagione di conflitti che ricordiamo come Guerra dei cent’anni (1337-1453).

2Guerra dei cent’anni: la prima fase e le nuove strategie di guerra

Battaglia medievale
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Tra gli anni 40 e 50 del XIV secolo, sulla base dei propri diritti al trono, Edoardo III spingerà le frange più ostili al re di Francia ad allearsi con l’Inghilterra. Tra di essi c’erano i fiamminghi, partner commerciali dell’Inghilterra, i successori al trono di Bretagna, e Carlo di Navarra, un altro pretendente al trono francese. Ma tra i fattori più efficaci dei successi inglesi c’era un particolare tipo di offensiva militare: la Chevauchée, o cavalcata. Si trattava di razzie che avevano lo scopo preciso non tanto di conquistare, quanto di seminare distruzione e caos per indebolire la morale dei contadini francesi, negando di fatto alla corona le proprie risorse. Governare la Francia diventava sempre più difficile.

Alcune di queste razzie sfociavano poi in scontri diretti, quasi sempre in condizioni vantaggiose per gli inglesi. Nel 1346, dopo una grande vittoria presso Crécy, Edoardo III riuscì a conquistare la città portuale di Calais. Nel frattempo Filippo VI morì (1350) e gli successe il figlio Giovanni II. L’erede al trono inglese Edoardo di Woodstock, detto il Principe Nero, condusse altre due cavalcate di enorme successo tra 1355 e 1356, che culminarono in una vittoria di Poitiers, dove Giovanni II venne catturato dagli inglesi. La Francia, priva di un re, sprofondò nel caos: nel 1598 i contadini si ribellarono nelle provincie centrali (jacqueries), mentre gli inglesi devastavano il paese. Carlo di Navarra seppe approfittare prontamente della situazione, guidando la repressione dei contadini ribelli ed arrivando, nel 1358, a controllare Parigi. 

La cattedrale di Reims del 1.200 e la statua di Giovanna D'Arco
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Nel 1359 Edoardo III diresse una nuova cavalcata fino a Reims, la città dove i francesi incoronavano i propri re, e dove Edoardo sperava di riuscire finalmente a ricevere la corona di Francia. Non ci riuscì, ma l’impresa risultò nel trattato di Brétigny, secondo cui la Francia avrebbe dovuto pagare tre milioni di corone di riscatto per Giovanni di Francia, restituendo inoltre l’Aquitania agli inglesi. In cambio, Edoardo si impegnava a rinunciare alle sue pretese sul trono Francese.

3Guerra dei cent’anni: la seconda fase e la riconquista di Agincourt

Nel 1369, con l'occasione di una disputa sulla successione al trono di Castiglia, le ostilità ripresero. Il nuovo re di Francia, Carlo V (1338-1380), non era soltanto un colto uomo di lettere: con l’aiuto del suo scaltro contestabile Bertrand du Guesclin, riuscì ad accaparrarsi nuovamente gran parte del principato di Aquitania, riducendo il dominio inglese ad una piccola striscia di terra. 

Le spedizioni inglesi continuavano, in particolare nel 1370 e nel 1373, ma Carlo V, con l’aiuto dei Castigliani, rispose attaccando i porti inglesi meridionali. Il suo successore Carlo VI (1368-1422) ereditò il regno all’età di 11 anni (1380), e fu tormentato per tutta la vita da allucinazioni e attacchi di follia. 

Enrico V d'Inghilterra
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Nel frattempo in Inghilterra era morto Edoardo III (1377). Il suo successore Riccardo II (1367-1400) cercò concretamente una pace con i francesi, ma venne costretto a deporre nel 1399 dal suo successore, Enrico IV di Lancaster (1367-1413). In Francia due fazioni, capeggiate dai duchi di Borgogna e di Orleans, combattevano per controllare di fatto il paese. Dopo l’assassino del duca Luigi d’Orléans (1407), la situazione sfociò in una vera e propria guerra civile tra la Borgogna e gli alleati dell’assassinato duca, gli “armagnacchi”.  

Per l’ambizioso Enrico V d’Inghilterra (1387-1422), re dal 1413, l’instabile situazione francese era un momento ideale per tornare in Francia. Il 25 ottobre del 1415 gli inglesi sbaragliarono l’armata francese presso Agincourt (in Piccardia). Nel 1417, dopo una serie di assedi, Enrico V riuscì a prendere Rouen, capitale della Normandia, che nel 1419 entrava in pieno possesso inglese.  

4La guerra civile tra Armagnacchi e Borgognoni

I due partiti francesi erano sempre più divisi: il 19 settembre del 1419, gli Armagnacchi, per vendicare Luigi di Orleans, avevano assassinato Giovanni, duca di Borgogna. Suo figlio Filippo, detto il buono, si alleò così con gli inglesi, che a questo punto miravano decisamente a Parigi.

Con il trattato di Troyes (1420) Filippo di Borgogna concesse a Enrico V di sposare la principessa Caterina di Valois, figlia di Carlo VI, venendo così riconosciuto come erede al trono di Francia. Di fatto, l’Aquitania e tutta la Francia a nord della Loira, compresa Parigi, erano sotto il controllo di un’alleanza anglo-borgognona.

Carlo VII (1403 - 1461) in una immagine del 1420. E' stato re di Francia dal 1422.
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Enrico V morì nell’agosto del 1422, e Carlo VI di Francia ad ottobre. A questo punto il nuovo re d’Inghilterra, Enrico VI (1421-1471), di appena sei mesi, venne proclamato anche re di Francia. Nel sud della Francia, tuttavia, il trattato di Troyes non venne mai accettato. Con l’appoggio degli scozzesi, gli armagnacchi sostenevano la successione al trono del “delfinoCarlo VII di Valois (1403-1461), figlio del defunto re di Francia. 

5Giovanna D’Arco e la guerra dei 100 anni

Giovanna D'Arco a Chinon nel 1429, dove chiede a Carlo VII di poter guidare l'esercito contro gli inglesi
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Il Duca di Bedford Giovanni di Lancaster (1389-1435), potente reggente di Francia per conto del piccolo re Enrico VI, puntava a fare in modo che tutta la Francia, anche a sud della Loira, accettasse il trattato di Troyes ed il dominio inglese. Nell’agosto del 1424 sbaragliò le forze del delfino Carlo presso Verneuil, e nel 1428 iniziò ad assediare la città di Orleans. Nel febbraio del 1429 Giovanna d’Arco  (1412-1431), una giovanissima contadina, vergine ed analfabeta, arrivò alla corte del delfino affermando di aver sentito voci secondo cui Dio stesso le avrebbe assegnato una missione: liberare una volta per tutte la Francia dagli inglesi.

Il carisma di questa ragazza donò nuova fiducia ed entusiasmo all’armata che, sotto il suo comando, venne mandata a liberare Orleans dall’assedio. Sotto il suo comando gli inglesi vennero sconfitti prima a Jargeau (12 giugno), poi a Patay (17 giugno). Un mese dopo (17 luglio 1429) al suo cospetto il delfino venne incoronato a Reims come Carlo VII di Francia

L’anno dopo Giovanna venne catturata dai borgognoni, venduta agli inglesi, processata e bruciata sul rogo per eresia, e gli inglesi ebbero una lieve ripresa. Il suo intervento convinse definitivamente Filippo di Borgogna che gli inglesi non sarebbero mai riusciti ad imporre la propria autorità su una regione vasta come la Francia: abbandonò quindi i propri alleati e riconobbe Carlo VII come suo re. Nel 1436, Parigi tornava sotto il controllo del re di Francia.    

6Guerra dei cent’anni: la terza fase e la riconquista della Francia

Nel 1444 a Tours si stipulò una nuova tregua, e con l’occasione la figlia di Carlo VII, Margherita d’Angiò (1430-1482) veniva data in moglie ad Enrico VI. Nel 1449 gli inglesi ricominciarono però a saccheggiare ampie zone della Francia. Carlo VII rispose all’offensiva riconquistando la Normandia nel 1450, e l’anno dopo la Guascogna.

Il generale Talbot nella battaglia di Castillon il 17 luglio 1453.
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Il vecchio comandante inglese John Talbot (1384-1453) riuscì a riconquistare Bordeaux, ma il 13 luglio del 1453 venne sconfitto a Castillon, dove perse la vita.  Approfittando dei problemi interni all’Inghilterra, dove nel 1453 si avviava la contesa dinastica che ricordiamo come Guerra delle due rose (1453-1485), Carlo VII riuscì a riconquistare tutta l’Aquitania tranne Calais, che tornerà in mani francesi solo nel 1558. Non cessavano del tutto le ostilità, ma la Francia tornava pienamente in possesso dei re di Francia, e per questo motivo gli storici considerano conclusa la Guerra dei cent’anni

"L'umanità deve mettere fine alla guerra o la guerra metterà fine all'umanità." J.F. Kennedy

7Ascolta l'audio lezione sulla guerra dei cent'anni

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