Consigli

Come comportarsi in caso di blackout

Ci sono cose che i singoli cittadini possono fare a casa per contribuire a ridurre i picchi di energia che fanno spesso saltare la corrente. Ma anche quando la luce salta, si possono limitare i danni che l'assenza prolungata di corrente crea ad esempio ai prodotti congelati o conservati in frigorifero. Ecco qualche consiglio per evitare di buttare via tutto in caso di blackout.

  • articolo di
  • Luca Cartapatti
22 giugno 2022
  • articolo di
  • Luca Cartapatti
Blackout quadro elettrico salvavita

In questi giorni di grande caldo la rete di distribuzione elettrica è sotto scacco. Accade quindi che spesso si distacchi la corrente anche nelle nostre abitazioni: in questo caso occorre solo armarsi di pazienza e aspettare che la corrente venga nuovamente ripristinata. Se i blackout sono frequenti e lunghi, oltre ad aver diritto a un rimborso secondo le modalità stabilite dal Garante, è meglio non iniziare a fare operazioni in casa che necessitano di corrente stabile e prolungata: ad esempio sarebbe meglio evitare di mettersi a congelare gli alimenti freschi, perché non si riuscirebbe a garantire un congelamento adeguato e si rischierebbe di avere quindi problemi anche di sicurezza alimentare.

Cosa si può fare per ridurre i picchi di energia

Anche se spesso le interruzioni di corrente improvvise sono il frutto di una serie di tanti fattori, ognuno di noi può tuttavia contribuire a ridurre i picchi di assorbimento di energia, che spesso sono la causa principale dei blackout; in generarle per evitare che salti la luce bisognerebbe cercare di limitare i consumi:

  • accendere solo gli elettrodomestici necessari;
  • evitare di accendere il forno;
  • limitare utilizzo di piccoli elettrodomestici energivori come la macchina del pane o il ferro da stiro (soprattutto se ci sono altri elettrodomestici accesi come ad esempio la lavatrice o la lavastoviglie);
  • privilegiate i cicli eco e le basse temperature.

Attenzione all’uso del condizionatore: i climatizzatori prodotti negli ultimi 10 anni sono dotati di inverter; lasciamolo lavorare in modo continuo senza accensioni e spegnimenti continui quando siamo in casa. In questo modo conterremo i consumi di energia e i picchi di assorbimento. Occhio anche a non eccedere con il freddo: la temperatura deve essere abbassata al massimo di 7-8 gradi e mai sotto i 25°C; piuttosto meglio usare la funzione deumidificazione.

Se il blackout arriva quando non siamo a casa

Siccome il blackout non dipende solo da noi potrebbe comunque verificarsi anche mentre siamo fuori casa; ecco allora qualche consiglio su come comportarsi in caso di prolungati blocchi di distribuzione dell’elettricità, soprattutto per quanto riguarda i prodotti che abbiamo nel frigorifero e nel congelatore.

Quanto durano i prodotti congelati

Per quanto tempo può mancare la corrente prima che il congelatore domestico non “tenga” più? In media tra le 12 e le 24 ore; il segreto, però, è di non aprire mai lo sportello. Se manca la corrente per questo intervallo di tempo e se lo sportello non viene aperto, i prodotti all’interno non dovrebbero scongelarsi e sono quindi ancora idonei a essere conservati e consumati.

Cosa fare in caso di blackout lunghi

Se invece l’interruzione è stata più lunga, allora i prodotti devono essere consumati entro le 24 ore dallo scongelamento o in alternativa possono essere cucinati per poi essere congelati nuovamente. In questo caso l’operazione di cottura è fondamentale: il rischio è nello sviluppo di microrganismi che sono abituali abitatori degli alimenti, anche se in misura diversa a seconda dei prodotti. Le basse temperature a cui sono conservati gli alimenti, infatti, non uccidono i microrganismi ma ne rallentano semplicemente la crescita; una volta tornati a temperatura ambiente tornano quindi a moltiplicarsi. Se riponiamo degli alimenti scongelati una seconda volta nel congelatore (senza averli cotti), avranno un corredo microbico arricchito; al successivo scongelamento i microrganismi riprenderebbero a moltiplicarsi, e le garanzie igieniche si abbasserebbero significativamente. In generale se gli alimenti sono scongelati da più di un giorno, teoricamente dovrebbero essere eliminati.

Il trucco del cubetto scongelato

Ma come fare a spere se è saltata la corrente per un intervallo di tempo eccessivamente lungo, mentre ad esempio eravamo in vacanza? Possiamo mettere dei cubetti di ghiaccio in un sacchettino di plastica. Se la temperatura all’interno del freezer è salita sopra lo zero, i cubetti si saranno sciolti e dopo che il freezer ha ripreso a funzionare si saranno solidificati in un'altra forma.

Cosa fare dei prodotti nel frigo? 

Per i prodotti che sono nel frigo, invece, la questione è un po' differente. Se il blackout è durato solo qualche ora, conviene cuocere bene gli alimenti prima di consumarli; nel caso il blackout sia durato più a lungo, meglio non farsi remore a eliminare alimenti particolarmente deperibili come carne e pesce.

Frigorifero: consigli in caso di blackout

La prima cosa a cui prestare attenzione, come abbiamo visto, è evitate di aprire la porta del frigorifero o del vano freezer durante un blackout. Tuttavia si possono svolgere altre operazioni per assicurare una miglior tenuta della temperatura.

  • Pulisci e controlla innanzitutto la tenuta della guarnizione: occorre verificare se la porta del frigorifero aderisce bene, assicurandosi che all'aperturra faccia il cosiddetto “effetto ventosa” (ovvero la porta non si apre troppo facilmente ma fa una leggera resistenza). Se non fa resistenza si può passare alla "prova del foglio di carta", ovvero si può mettere un foglio di carta tra la porta e il suo battente e provare a chiuderla: se tirando leggermente il foglio non viene fuori, significa che la guarnizione è buona e la porta del frigorifero chiude bene. Se invece il foglio riesce a uscire si può provare a pulire bene la guarnizione. Infine, se anche questo non funziona significa che la guarnizione è davvero danneggiata e occorre provvedere alla sostituzione.
  • Un congelatore pieno di surgelati mantiene la corretta temperatura fino a 48 ore, al contrario, se fosse pieno solo per metà, la manterrebbe per meno di 24 ore. Per questo motivo, se frigo e freezer non sono pieni, non serve riempirlo per forza con altro cibo (specialmente se costoso e facilmente deperibile come carne o pesce); meglio riempire gli spazi con una cosiddetta "massa termica", ovvero alcune bottiglie di acqua che una volta arrivate alla temperatura conservano e restituiscono il freddo.
  • In caso in cui il blackout sia durato a lungo e, come abbiamo visto, si è costretti a dover cucinare il cibo congelato e a buttare quello nel frigo, conviene approfittate per sbrinare il freezer e pulire il frigo prima di porre nuovamente altro cibo a congelare.
  • Ricontrolla le impostazioni degli elettrometrici a controllo elettronico: molto spesso, dopo un blackout, si perdono le impostazioni di prestazione e utilizzo scelte in precedenza e quindi vanno impostate nuovamente.

Se salta il "salvavita"

Può accadere che a causa di un blackout (molto più raramente) o di un utilizzo importante e assiduo di un elettrodomestico (come appunto il climatizzatore d'estate) salti il cosiddetto "interruttore differenziale", ovvero quello che tutti conoscono come "salvavita", un sistema ormai presente in tutte le abitazioni in grado di interrompere in automatico la linea elettrica in caso di anomalie nel flusso di corrente. Dato che il ripristino della linea elettrica deve essere fatto manualmente (sollevando una leva nel quadro elettrico), se il salvavita scatta quando non siamo a casa o siamo in vacanza, può rappresentare (come abbiamo visto) un serio problema soprattutto per il frigorifero.

A chi sa di star via per le vacanze estive a lungo, il consiglio è quello di svuotare frigo e congelatore prima di partire. Tuttavia, questa cosa non sempre è fattibile soprattutto per vacanze un po' più brevi; in questi casi quindi viene suggerita l’installazione dei sistemi cosiddetti di "riarmo automatico". In pratica un elettricista sostituirà il normale salvavita con uno di questi sistemi automatici che, nel caso in cui salti il salvavita, agisce come farebbe la nostra mano, alzando la levetta e riportando la linea in funzione. Questo, potrebbe permettere di salvaguardare proprio il cibo nel frigorifero e non lasciarlo per giorni senza corrente.

Tuttavia è bene far presente che il più delle volte, quando scatta il salvavita, non possiamo dare la colpa direttamente al blackout o al distributore di energia, perché significa che qualcosa di anomalo succede nel nostro impianto (magari amplificato dal grande caldo o dall’uso in contemporanea di più elettrodomestici). Meglio non sottovalutare la situazione: se il salvavita scatta spesso è opportuno cercare di identificare la causa (salta quando uso la lavastoviglie o accendo la luce in ripostiglio, per esempio) e chiamare un valido elettricista per trovare il problema e risolverlo. La causa spesso è un elettrodomestico mal funzionante o un punto luce difettoso.

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