Guerra e pace: riassunto, analisi dei personaggi, schema | Studenti.it

Guerra e pace: riassunto, analisi dei personaggi, schema

Riassunto dettagliato e schema di Guerra e pace di Lev Tolstoj. Analisi dei personaggi e spunti per la recensione del libro

Guerra e pace: riassunto, analisi dei personaggi, schema
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GUERRA E PACE: RIASSUNTO

Guerra e pace di Tolstoj
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Guerra e pace è probabilmente il più famoso romanzo di Lev Tolstoj. Pensato inizialmente come un romanzo breve, ambientato al tempo della congiura dei decabristi (ufficiali della guardia imperiale russa), finisce per avere uno sviluppo molto più ampio. Sullo sfondo di grandi avvenimenti storici come le battaglie di Austerlitz e Borodino, l’incendio di Mosca… campeggia la figura di Napoleone, idolo polemico dell'autore.

In questo contesto si inseriscono le vicende delle famiglie aristocratiche Bolkonskij e Rostov. Fra i personaggi del romanzo, emerge la figura del principe Bolkonskij, uomo dalla ricca e complessa interiorità: intellettuale sensibile e riservato, è una di quelle figure su cui le vicende della vita hanno ripercussioni intense. Colpito dalla morte della moglie e poi dall'infatuazione per il brillante Anatole Kuragin di Nataša (Natascia) Rostova, che egli aveva innalzato a ideale di purezza e di bellezza, Andrej, nel tentativo di realizzare i suoi sogni di gloria, ferito mortalmente sul campo di battaglia di Borodino, trova la «verità della vita» nell'amore di Dio.
Nataša è uno dei più affascinanti personaggi tolstoiani che, dopo gli errori giovanili, raggiunge attraverso il dolore un suo equilibrio e si avvicina ai valori fondamentali della vita, riuscendo a trovare la serenità nell'amore per Pierre Bezuchov. Quest'ultimo, schiacciato dalla sua immensa ricchezza, al fine di dare un senso alla propria vita compie una serie di azioni sfortunate: credendosi destinato a salvare la libertà, fallisce nel tentativo di uccidere Napoleone; entrato nella massoneria per realizzare un ideale di perfezionamento morale, ne rimane profondamente deluso; e fallisce anche quando, animato da spirito filantropico, cerca di realizzare nei suoi possedimenti radicali riforme. Ma non è operando sul piano pratico che Pierre troverà la soluzione, bensì nella scoperta in se stesso della «fede nella vita» e nella conquista della propria umanità.

Alla luce dell’analisi psicologica, i personaggi di Guerra e pace rivelano il pensiero di Tolstoj e la sua simpatia per tutti quelli che — dal soldato Karataev ai generali Bagration e Kutuzov— sono arrivati all'intima convinzione che solo dalla buona volontà degli uomini può nascere una realtà più positiva.

Guerra e pace è un affresco storico-sociale in cui la struttura e la narrazione degli avvenimenti che si concatenano con fatalità e ai quali si intrecciano le storie personali, fanno del romanzo un'epopea in cui tutti i personaggi hanno una propria individualità da cui traspare la grandiosa immagine poetica e storica del popolo russo.

PRIMO LIBRO - PARTE PRIMA

Temi principali.

  • Incontro tra Anna Pavlovna e principe Vasilij.
  • Preparazione e ricevimento mondano in casa di Anna Pavlovna.
  • Incontro tra Pierre e Andreij.
  • Bordello da Anatole Kuragin.
  • Richiesta e ottenimento del traferimento di Boris.
  • Ricevimento in casa Rostov per l'onomastico della contessa e della figlia.
  • Presentazione famiglia Rostov.
  • Visita di Anna Michoilovna al conte Bezuchov.
  • Contessa Rostova regala 500 rubli ad Anna Michailovna per il figlio Boris.
  • Pranzo in casa Rostov.
  • Incontro tra la principessina nipote Bezuchov e il principe Vasilij per la questione del testamento del conte.
  • Cerimonia di estrema unzione al conte Bezuchov.
  • Morte del conte Bezuchov.
  • Lettera di Julie Kuragin a Mar’ja Bolkonska’ja.
  • Arrivo della principessa Lise e del principe Anndrej in campagna dal padre.
  • Incontro tra i fratelli Bolkonskij.
  • Partenza del principe Andrej.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Salotto di Anna Pavlovna Scherer.
  • Casa di Andrej Bolkonskij.
  • Casa di Anatole Kuragin.
  • Casa del Conte Ilya Rostov.
  • Casa del Conte Bezuchov.
  • Camera della principessina cugina del conte Bezuchov.
  • Lysye Gory: possedimento in campagna del principe Bolkonskij.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • Anna Pavlovna Scherer: damigella d’onore e persona vicina all’imperatrice madre, Maria Feodorovna. Soprannominata Annette. In casa sua si svolgono i vari salotti dell’alta società. Ha 47 anni ma è ancora una donna entusiasta e piena di vivacità e slanci.
  • Principe Vasilij Sergeevič Kuragin: un principe che parla in un francese ricercato tipico di una persona invecchiata nell’alta società. Ha il cranio calvo e profumato. Ha sempre un’aria di indifferenza e ironia sarcastica ma ha dei modi di fare aggraziati e familiari.
  • Hélène Vasilievna Kuragina: figlia del principe Vasilij. Donna bellissima con le spalle piene e la scollatura sempre aperte sulla schiena e sul seno. Grazie alla sua bellezza non pareva ombra di civetteria in lei, al contrario timidezza. La sua bellezza aveva sugli altri un effetto sempre troppo forte e trionfale. Viveva in funzione della società, era una donna immagine dell’epoca.
  • Principe Hippolite Vasilievič Kuragin: figlio del principe Vasilij, assomigliava alla sorella Helene ma dimostrava di essere un idiota, il suo viso era infatti annebbiato dall’idiozia e dal malumore, il suo corpo era magrolino e fiacco. Occhi, naso e bocca gli stavano sempre contratti in una vaga e malinconica smorfia mentre bracca e gambe gli prendevano sempre delle posizioni innaturali.
  • Principe Anatole Vasilievič Kuragin: figlio del Principe Vasilij, definito dal padre un “imbecille irrequieto” poiché era sempre coinvolto in bravate di ogni genere: gioco, donne e alcool. Era di una bellezza sorprendente, aveva i capelli biondi e aveva la dote della calma e della sicurezza di sé.
  • Principe Nikolaj Bolkonskij: molto ricco e avaro, soprannominato “le-roi-de-Prussie”, vive in campagna con la figlia Marja, ha un altro figlio: il principe Andrej Bolkonskij. E’ un vecchietto con le mani minute e asciutte e le sopracciglia aggrondate, era molto intelligente ma ha delle stranezze che rendono pesante il viverci insieme. Era sempre occupato tra studio, giardinaggio, lavori di costruzione e tornio. Con coloro che gli erano vicini era brusco ed esigente.
  • Principessa Mar’ja Bolkonskij: giovane, ma ormai superata l’età da marito. Aveva sempre una mesta, spaurita espressione che rendeva meno bello il suo viso non bello, magro e malaticcio. Era molto devota alla religione per un tentativo di evasione dal padre e perché la carità verso il prossimo era un modo di riempire di senso la sua esistenza. Aveva gli occhi grandi, profondi e irradianti, erano cosi belli che a volte erano più attraenti di qualsiasi altra bellezza. Era talmente timida che ogni volta che si trovava in qualche situazione imbarazzante il corpo le si riempiva di chiazze rosse.
  • Mademoiselle Bourienne: dama di compagnia della principessa Mar’ja, orfana e allevata in casa Bolkonskij. Era una graziosa francesina bionda.
  • Principe Andrej Nikolaevič Bolkonskij: marito di Lisa Un giovane di statura non alta, d’aspetto molto elegante e armonioso, con i lineamenti decisi e bruschi. Sempre annoiato, pacato, malinconico e triste. Era un uomo di straordinaria memoria, cultura e istruzione.
  • Principessa Lisa Meinen Bolkonskij: la donna più seducente di Pietroburgo, sposata l’inverno precedente con il principe Andreij Bolkonskij e in stato di gravidanza. Aveva un grazioso labbro ombrato da un nero di baffetti, il labbro superiore era più corto rispetto alla dentatura. I suoi difetti la rendevano di una bellezza particolare e unica. Aveva un sorriso lieve e luminoso e i denti bianchissimi. Era piena di salute e vivacità. Aveva bisogno di vivere nei salotti dell’alta società tra ipocrisia, futilità, intrighi, vanità, balli e convenzionalità.
  • Conte Pierre Kirillovič Bezuchov: figlio illegittimo preferito del conte Bezuchov. Un solido, grosso giovanotto con i capelli tagliati corti e con gli occhiali. Era goffo, alto più del normale, ben piantato e con due enormi mani rosse. Aveva uno sguardo timido, intelligente, osservatore e pieno di naturalezza. Era cresciuto all’estero. Era distratto ma aveva sempre quell’espressione di bonarietà, semplicità e modestia.
  • Fëdor Ivanovič Dolochov: un uomo di media statura, capelli crespi e con due occhi azzurri splendenti. Era sui 25 anni. Non portava baffi e la sua bocca era di una sinuosità eccezionale. Aveva un’espressione sul viso di fermezza, sfrontatezza e intelligenza. Era compagno di bravate di Anatole Kuragin e siccome era povero viveva insieme a lui. Giocava sempre a tutti i giochi e vinceva. Era stato degradato nell’esercito a soldato semplice per una bravata commessa ai danni di un ufficiale, ma nonostante il brutto carattere stava dimostrando di poter meritare una promozione. Viveva a Mosca con la vecchia madre e con una sorella gobba. Era il più tenero dei figli e dei fratelli.
  • Principessa Anna Michailovna Drubeckoja: anziana principessa appartenente ai migliori casati di Russia, ma era povera e non frequentava più la società. Era tornata solo per cercare di ottenere il trasferimento del figlio nella Guardia. Risiedeva presso i parenti Rostov a Mosca.
  • Principe Boris Drubeckoj: figlio della principessa Anna Michailovna. Alto con i capelli biondi e il viso aggraziato, calmo e fine.
  • Contessa Natal’ja Rostov: moglie del Conte Rostov. Era una donna di tipo orientale dal viso scarno. Era sui 45 anni e aveva avuto dodici figli. L’esiguità delle forze le conferiva un aspetto di deferenza.
  • Conte Il'ja Andreevič Rostov: marito di Natal’ja. Aveva un giocondo viso rasato e lucido con i capelli radi sulla testa calva.
  • Contessa Nataša Rostov: figlia del conte Rostov sui 13 anni. Aveva gli occhi neri, la bocca grande e non bella, le spallucce scoperte, i boccoli neri sfuggiti all’indietro, ed era piena di vita.
  • Conte Nikolaj Rostov: figlio maggiore del Conte Rostov. Era un giovane piuttosto basso, riccioluto e con un’espressione aperta. Sul labbro superiore già stava spuntando una peluria nera e il viso emanava un’impressione di entusiasmo.
  • Contessa Sonja Alexandrovna Rostov: era la nipote orfana del Conte Rostov. Era bruttina e snella con dei lineamenti da miniatura, un molle sguardo ombrato da lunghe ciglia, una grossa treccia nera che le girava due volte il capo, una sfumatura giallognola nella carnagione del viso e delle braccia magroline ma aggraziate. Per l’agilità dei movimenti assomigliava a un gattino non ancora sviluppato.
  • Contessa Vera Rostov: la figlia maggiore del conte Rostov, una bella ragazza tutt’altro che stupida, ben educata, con una voce piacevole e con ottimi studi.
  • Mar’ja Dmitrievna Achrosimova: soprannominata in società “le-terrible-dragon”, era una anziana donna della società, famosa non per le ricchezze e gli onori ma per la schiettezza del giudizio, per la semplicità dei modi nonché per la sua rozzezza. Era di corporatura massiccia sui 50 anni con i boccoli brizzolati.
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PRIMO LIBRO - PARTE SECONDA

Temi principali.

  • Preparazione del reggimento alla visita del comandante in capo (Kutuzov).
  • Visita di Kutuzov, dell’aiutante principe Andrej Bolkonskij e dell’ufficiale di Stato maggiore Nesvickij al reggimento.
  • Marcia del reggimento.
  • Visita del generale austriaco per confermare la sconfitta delle truppe austriache.
  • Episodio del borsello al campo dello junker conte Nikolaj Rostov.
  • Primi bombardamenti al di là del ponte.
  • Ritiro dell’armata di Kutuzov verso il Danubio dopo l’attacco dell’armata francese finito con una leggera vittoria russa.
  • Principe Andrej porta un dispaccio a Brunn presso il ministro della guerra.
  • Soggiorno del principe Andeij presso il diplomatico russo Bilibin.
  • Circolo dei 4 diplomatici tra cui Hippolite Kuragin presso Bilibin.
  • Incontro del principe Andrej con l’imperatore austriaco Franz.
  • I francesi occupano il ponte che doveva essere fatto saltare dai russi.
  • Murat intende fare un armistizio ma Napoleone rifiuta.
  • Andreij giunge a Grunt presso la batteria di Bagration.
  • Inizio bombardamenti.
  • Paura di Nikolaj Rostov.
  • Ordine di ritirata.
  • Ferimento di Rostov e successiva perdita di coscienza.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Braunau: quartier generale di Kutuzov.
  • Reggimento degli ussari Pavlogradskij a due miglia da Braunau.
  • Trattoria.
  • Appartamentino di Denisov.
  • Ponte.
  • Casa di Bilibin.
  • Salone delle udienze dell’imperatore austriaco Franz.
  • Znaim – Grunt.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • Comandate del Reggimento: un anziano sanguigno generale che iniziava a imbiancare sulle sopracciglia e le basette, ben piantato e largo di spalle. Il suo aspetto rifletteva quello di un uomo che sta compiendo felicemente il suo lavoro.
  • Generale Mack: personaggio storico realmente esistito. Era un generale austriaco. All'inizio della guerra del 1805 fu capo di stato maggiore e aveva la responsabilità del comando dell'esercito che si opponeva a Napoleone. L'esito delle operazioni belliche furono disastrose: l'armata da lui guidata venne chiusa, assediata e costretta alla resa da Napoleone nella famosa battaglia di Ulma. Successivamente si verificò il disastro di Austerlitz, e poco dopo Mack venne giudicato da un consiglio di guerra, condannato alla degradazione, alla perdita del suo rango, del suo reggimento, dell'Ordine di Maria Teresa e venne imprigionato per due anni. Fu rilasciato nel 1808. Nel 1819 con la definitiva vittoria degli alleati sui francesi, si cancellava la memoria dei precedenti disastri, egli fu reintegrato su richiesta del Principe Schwarzenberg, nel suo grado di tenente maresciallo di campo e nel rango di membro dell'Ordine di Maria Teresa.
  • Generale Michail Illarionovič Kutuzov: personaggio storico realmente esistito. Nel 1805, quando lo zar Alessandro formò una coalizione con Austria, Prussia ed Inghilterra per respingere le mire espansionistiche di Napoleone Bonaparte, Kutuzov ottenne il delicatissimo incarico di guidare, insieme al generale asburgico Franz von Weyrother, le truppe austro-russe in Francia e nell'Europa centrale. Fu quindi nominato dallo zar comandante in capo dell'armata russa. Radunato all'inizio di novembre un esercito di quasi 500.000 unità, Alessandro, a causa della penuria nel vettovagliamento nell'accampamento russo, decise di radunare i vertici militari per decidere il da farsi. Kutuzov, andando contro l'opinione del sovrano, ritenne che la sconfitta di Dürrenstein, subita da Gioacchino Murat poche settimane prima, non avesse assolutamente incrinato la grande forza dell'armata napoleonica; sconsigliò quindi di attaccare, propendendo per un'immediata ritirata presso i monti Rudny e per attendere l'arrivo di rinforzi da parte dell'alleato prussiano, ma le opinioni del generale non furono appoggiate da nessuno degli ufficiali presenti che condivisero il pensiero dello zar di attaccare subito. Il generale russo partecipò quindi, seppur con molti dubbi, alla gravissima debacle subita ad Austerlitz.
  • Žerkov: cornetta degli ussari (primo grado degli ufficiali di cavalleria), era al seguito del generale Kutuzov, montava di guardia come ufficiale aggiunto nello Stato Maggiore. In precedenza aveva fatto parte per un certo periodo, a Pietroburgo, della turbolenta comitiva capeggiata da Dolochov.
  • Principe Nevskij: alto e grosso ufficiale di Stato Maggiore con il viso sorridente e buono e gli occhi umidi. Aiutante di Kutuzov. Membro tra i fondatori del club inglese.
  • Denìs Davýdov (Vas’ka Denisov): personaggio storico realmente esistito. Era il comandante dello squadrone del reggimento degli ussari di Pavlogradskij nel villaggio tedesco di Saltzeneck e capitano di cavalleria. A lui era stato riservato il miglior alloggio del villaggio e con lui vi abitava anche Rostov. Nella notte era solito giocare sempre a carte. Era un uomo di bassa statura, di viso acceso, di occhi neri lucenti, capelli e baffi neri, irti, scarruffati e fitti, di denti corti e robusti e di dita corte. Inoltre non era in grado di pronunciare correttamente la erre E’ stato un poeta e militare russo dell'era napoleonica che inventò un suo genere poetico specifico detto "poesia ussara", uno stile noto per il suo edonismo e per la scorrevolezza della metrica. Le poesie di Davýdov sottintendevano tutto il suo stile di vita ussaro con temi quali il coraggio in battaglia e l'amicizia vera, ma anche ruoli come quelli delle meretrici o della vodka. Nel romanzo viene descritto come l'ideatore della tanto efficace guerriglia partigiana contro le truppe napoleoniche.
  • Tenente Teljanin: un piccolo ufficiale dello stesso squadrone, con le mani piccole, bianche e umidicce. Poco prima che l’esercito si mettesse in marcia era stato espulso dalla Guardia ma non si sapeva il perché. Non guardava mai nessuno negli occhi mentre gli parlava. Ha rubato il borsello di Denisov e ha per questo avuto un diverbio con Rostov.
  • Bilibin: un diplomatico russo sui 35 anni, scapolo dello stesso ambiente sociale del principe Andrej. Aveva iniziato la sua carriera già a 16 anni. Diceva sempre frasi argute e aveva il viso scarno e giallo tutto coperto di profonde rughe e gli occhi piccoli e infossati con un’aria sempre franca e allegra.
  • Imperatore Franz: Franz Josef Saurau è stato un politico e diplomatico austriaco. Meglio noto come Franz Josef Graf von Saurau o Conte Saurau, fu governatore di Vienna, ambasciatore a San Pietroburgo ed a Firenze, ministro di polizia, delle finanze, governatore di Milano dall’aprile 1815, governatore della Lombardia dall’aprile 1816 al febbraio 1818. Nell’aprile 1802, venne nominato ambasciatore austriaco a San Pietroburgo. Sono gli anni della terza coalizione anti-napoleonica, che portò alla enorme sconfitta austro-russa ad Austerlitz ed alla umiliante Pace di Presburgo del 26 dicembre 1806.
  • Gioacchino Murat: è stato un generale francese, re di Napoli e maresciallo dell'Impero con Napoleone Bonaparte. Grande soldato e grande comandante di cavalleria, fu con Napoleone in tutte le campagne. Era in effetti un combattente nato, un uomo sprezzante del pericolo. Tuttavia, non eccelleva nell'arte militare e sulle decisioni strategiche non capiva granché. Il 12 novembre 1805 Murat giunse in vista di Vienna e stava per attraversare il Danubio utilizzando l'ultimo ponte rimasto agibile che un contingente di genieri austriaci era quasi pronto a far saltare. Non potendo prendere il ponte d'assalto, nel timore che gli artificieri nemici facessero brillare le mine, Murat e Lannes, accompagnati dal loro intero stato maggiore, si presentarono sulla riva meridionale del Danubio in grande uniforme da parata ed iniziarono ad attraversare a piedi il ponte urlando “Armistizio, armistizio” e sfoggiando grandi sorrisi. Gli ufficiali austriaci che dirigevano le operazioni dei genieri erano interdetti e non osarono far aprire il fuoco sul gruppo di alti ufficiali francesi, apparentemente non più, al momento, belligeranti. Questi attraversarono il ponte e non appena giunti sulla riva settentrionale abbandonarono i sorrisi e, sfoderate le sciabole, si avventarono sugli artificieri più vicini neutralizzandoli. In quel momento una colonna di granatieri del generale Oudinot, che era rimasta celata nel bosco della riva meridionale, attraversò a passo di carica il ponte e sopraffece facilmente il reparto di genieri austriaci: il ponte era così salvo e le truppe di Murat e Lannes poterono attraversarlo senza pericoli. Un paio di settimane prima della battaglia di Austerlitz, presso Hollabrun, mentre l'armata francese stava tentando di accerchiare quella russa di Kutuzov, Murat fu convinto dal generale russo Wintzingerode, venuto a parlamentare, senza averne i poteri, una tregua d'armi che ebbe l'unico risultato di consentire al generale russo Bagration di sganciarsi dalla morsa in cui era stato costretto per coprire la ritirata del collega Kutuzov.
  • Generale Franz Von Weirother: generale austriaco che aveva preso il posto di capo di Stato maggiore dell’armata austriaca, dopo la morte del generale Schmidt. Ebbe la direzione della battaglia di Austerlitz.
  • Principe Pëtr Bagration: personaggio storico realmente esistito. Era un uomo di media statura tutt’altro che vecchio, di tipo orientale con il viso marcato, impassibile e asciutto. Nel 1805, durante le guerre napoleoniche, Bagration accrebbe ulteriormente la fama di grande e coraggioso generale; infatti, nella battaglia di Hollabrunn, la grande resistenza di Pëtr e del reparto da lui controllato, si rivelò decisiva per la copertura della ritirata di gran parte dell'esercito russo, guidato da Kutuzov verso Znaim, evitando che questo venisse distrutto dall'armata francese. Il 2 dicembre, nella disastrosa sconfitta di Austerlitz, Bagration guidò l'ala sinistra dell'esercito russo, non riuscendo ad evitare il gravissimo rovesciamento.
  • Capitano Tušin: capitano di una batteria dell’armata russa. Era un piccolo e magro ufficiale d’artiglieria.

PRIMO LIBRO - PARTE TERZA

Temi principali.

  • Vasilij aiuta Pierre nella gestione dell’eredità.
  • Ttrasferimento a Pietroburgo e residenza di Pierre presso Vasilij.
  • Dubbi, paure e incertezze di Pierre nei confronti di tutto ciò che si sta montando tra lui ed Helene.
  • Onomastico di Helene, fidanzamento “forzato” tra Pierre ed Helene e successivo matrimonio.
  • Arrivo di Vasilij e Anatole presso il principe Nikolaj Bolkonskij per cercare di combinare il matrimonio con la figlia Mar’ja.
  • Preparazione “comica” di Mar’ja a ricevere Anatole.
  • Colloquio inerente il fidanzamento tra padre e figlia Bolkonskij.
  • Primi intrighi e sotterfugi tra M.lle Bourienne e Anatole.
  • Decisione di Mar'ja di non accettare il fidanzamento.
  • Arrivo della lettera di Nikolaj Rostov a casa Rostov in cui si annuncia la contusione e la promozione a ufficiale.
  • Scompiglio generale in casa Rostov e risposta alla lettera.
  • Sosta dell’armata russa a Olmütz e festeggiamenti post-bellici.
  • Incontro tra Nikolaj Rostov e Boris (presenza di Berg e Andrej Bolkonskij).
  • Preparazione dell’armata per la rivista dei due imperatori russo e austriaco.
  • Visita di Boris a Andrej per ottenere un passaggio di grado.
  • Incontro con il principe Dolgorukov per il favore a Boris.
  • Inizio dei combattimenti, vittoria e presa della città di Wischau.
  • Visita del parlamentare francese Savary per proporre un convegno fra Alessandro I e Napoleone. Rifiuto e invio di Dolgorukov a Napoleone.
  • Preparazione della battaglia di Austerlitz e consiglio di guerra.
  • Notte di guardia di Rostov.
  • Fianco sinistro: inizia la mobilitazione e la marcia verso il nemico.
  • Battaglia di Austerlitz: sconfitta dei russi e ferimento di Andrej.
  • Incarico di Rostov di andare da Kutuzov o dall’imperatore per ottenere indicazioni circa l’avanzata del fianco destro.
  • Incontro di Andrej con Napoleone, trasporto nell’ospedale dei feriti/prigionieri di guerra.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Casa di Pierre a Mosca – Casa di Vasilij a Pietroburgo.
  • Salotto di Anna Pavlovna.
  • Casa del vecchio principe Nikolaj Bolkonskij.
  • Olmütz: accampamento armata russa.
  • Pratzen: villaggio da dove sarebbe partita l’ala destra dell’armata russa.
  • Austerlitz.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • Imperatore Alessandro I: imperatore di Russia realmente esistito. Era giovane con il viso bellissimo, lieto, simpatico e leggiadro e una voce esile e squillante.  Indossava l’uniforme della Guardia a cavallo con un cappello a tre punte. La corporatura era esile e malaticcia. In opposizione a Napoleone, Alessandro si convince di essere il mandante di una missione divina. Secondo Alessandro lo scopo della guerra non è solo la liberazione della Francia, bensì il trionfo dei «sacri diritti dell'umanità».
  • Generale Principe Dolgorukov: aiutante dell’imperatore Alessandro I e uno dei più ardenti fautori dell’attacco. E’ l’eroe della battaglia e della successiva presa della città di Wischau.
  • Principe Adam Čartorižkij: ministro degli affari esteri. Un uomo di bassa statura, in abiti civili, con un viso intelligente e col tratto caratteristico di una mascella sporgente in avanti che gli conferiva vivacità e duttilità al viso.
  • Savary: ufficiale francese presentatosi a parlamentare con l’imperatore. Lo scopo della sua missione era la proposta di un convegno tra l’imperatore Alessandro e Napoleone.
  • Napoleone: è stato un politico e militare francese, nonché fondatore del Primo Impero francese. Fu prima ufficiale d'artiglieria e quindi generale durante la rivoluzione francese. Governò la Francia a partire dal 1799.  Grazie a una serie di brillanti campagne militari e alleanze, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale, esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a controllare numerosi Regni europei. La disastrosa Campagna di Russia (1812) segnò la fine del suo dominio sull'Europa.

SECONDO LIBRO - PARTE PRIMA

Temi principali.

  • Rostov riceve una licenza e torna a casa portando con se l’amico Denisov.
  • Il conte Ll’ja Rostov prepara un pranzo al club inglese in onore del principe Bagration.
  • Pierre sfida a duello con un pretesto Dolochov, amante della moglie Helene.
  • Sokol’niki: duello tra Pierre e Dolochov con ferimento di quest’ultimo.
  • Separazione di Pierre ed Helene.
  • Lettera di cordoglio di Kutuzov al vecchio Bolkonskij per la scomparsa di Andrej.
  • Inizio del travaglio di Lisa.
  • Ritorno di Andrej.
  • Nascita del piccolo Nikolaj Andreevic Bolkonskij e morte di Lisa.
  • Rostov viene nominato aiutante del governatore di mosca e si lega a Dolochov convalescente.
  • Primi segnali di innamoramento di Dolochov nei confronti di Sonja.
  • Dolochov chiede la mano di Sonja ma lei rifiuta.
  • Ballo da Jogel nel palazzo Bezuchov.
  • Nataša invita Denisov a danzare.
  • Banchetto d’addio organizzato da Dolochov per i suoi amici.
  • Rostov inizia a giocare e perde 43 mila rubli che deve restituire a Dolochov.
  • Denisov chiede a Nataša di sposarlo ma lei rifiuta.
  • Rostov parte al fronte due settimane dopo gli altri, in attesa che il padre trovi il denaro per pagare il debito con Dolochov.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Casa Rostov.
  • Club inglese.
  • Sokol’niki.
  • Casa Bezuchov.
  • Casa Bolkonskij.
  • Albergo d’Inghilterra.

SECONDO LIBRO - PARTE SECONDA

Temi principali.

  • Dissidio interiore e percezione del nulla di Pierre.
  • Incontro con il vecchio massone alla stazione di posta.
  • Cerimonia di ammissione alla loggia dei massoni.
  • Visita del principe Vasilij a Pierre.
  • Partenza di pierre verso i suoi possedimenti in campagna per dedicarsi ai suoi contadini.
  • Ingresso di Boris nella società di Anna Pavlovna.
  • Helene invita Boris a casa sua.
  • Il vecchio principe Bolkonskij viene nominato sovraintendente supremo della mobilitazione.
  • Andrej dopo la battaglia di Austerlitz si era definitivamente ritirato dall’esercito.
  • Il piccolo Nikolaj sta male e Andrej si prende cura di lui.
  • Lettera del vecchio Bolkonskij e di Bilibin.
  • Pierre giunge a Kiev e parla con i suoi contadini di una maggiore liberalità.
  • Pierre si reca da Andrej nel nuovo possedimento di Bogučarovo.
  • Rostov arriva al reggimento.
  • Reggimento Pavlogradskij: metà esercito è morto di fame e di malnutrizione.
  • Denisov ruba i convogli di provviste destinate alla fanteria.
  • Denisov viene convocato in tribunale per essere degradato ma viene colpito da una pallottola francese e va in degenza in ospedale.
  • Rostov va a cercare Denisov in ospedale.
  • Tilsit: incontro tra i due imperatori francesi e russi.
  • Rostov fa visita all’appartamento di Boris per chiedergli il favore di condurre la supplica di Denisov all’imperatore, ma l’amico appare contrariato.
  • Rostov si dirige al palazzo dell’imperatore per consegnare di persona la lettera e vede Alessandro I.
  • Rostov assiste in piazza all’incontro a cavallo dei due imperatori.
  • Napoleone decora il soldato Lazarev con una croce sul petto.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Stazione di posta.
  • Casa Pierre.
  • Loggia dei massoni.
  • Salotto di Anna Pavlovna.
  • Lysye Gory.
  • Governatorato di Kiev.
  • Bogučarovo: nuova residenza del principe Andrej.
  • Bartenstein: insediamento dell’esercito.
  • Reggimento Pavlogradskij.
  • Ospedale militare.
  • Tilsit.
  • Appartamento di Boris.
  • Palazzo dell’imperatore.
  • Piazza della città.
  • Trattoria.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • Viaggiatore massone Osip Alekseevič Bazdeev: un massone e martinista. Era un vecchio tarchiato, di solida ossatura, giallo, grinzoso con le sopracciglia canute aggrondate sugli occhi splendenti, d’un indefinito colore grigiognolo. Con le gambe magre e ossute e la testa grossa e larga sulle tempie, coi capelli tagliati corti. Aveva le mani grinzose con al dito un anello di ferro con effigiata la testa di Adamo, simbolo della massoneria. L’espressione del suo sguardo era severa, intelligente e penetrante e il suo viso era poco cordiale, gelido e austero.
  • Conte Villerskij: era un giovane conte polacco che aveva sempre preso parte alle riunioni mondane di Pietroburgo e sempre in compagnia di donne brillanti. Aveva un sorriso amabile. Si era proposto come garante di Pierre per la sua entrata nella massoneria.
  • Smol’Janinov: retore della massoneria, egli si occupava cioè di preparare il nuovo fratello all’entrata nella massoneria. Era un uomo tutt’altro che alto, aveva indosso un grembiule bianco di pelle che gli ricopriva il petto e parte delle gambe, al collo teneva appesa una collana e di sotto una specie di gorgiera che faceva da cornice alla faccia affilata.
  • Pelagejuška: una vecchia ricurva con una bisaccia sulla schiena. Una serva di Dio che aveva accettato la beneficienza della principessa Mar’ja. Era in camera della principessa con altri fedeli a prendere il the, pregare e raccontarsi le esperienze vissute.
  • Žilinskij: compagno d’alloggio di Boris era un polacco, anche lui aiutante. Era stato educato a Parigi ed era ricco, aveva una grande simpatia per i francesi e per questo la sera dell’incontro tra i due imperatori organizzò nel suo alloggio una cena con i conoscenti francesi.
  • Lazarev: soldato più alto di tutti e primo della fila. Durante l’incontro in piazza tra i due imperatori era stato chiamato per essere decorato da Napoleone con la croce sul petto.

SECONDO LIBRO - PARTE TERZA

Temi principali.

  • Andrej si occupa passivamente dell’amministrazione dei suoi possedimenti introducendo su consiglio di pierre delle riforme liberali.
  • Andrej si reca dal conte Ll’ja Andreevič Rostov, maresciallo della nobiltà per alcune questioni riguardo ai suoi possedimenti.
  • “Incontro” alla finestra al chiaro di luna tra Andrej e Nataša.
  • Svolta interiore di Andrej che vuole riprendere a vivere.
  • Incontro di Andrej con il ministro della guerra Arakceev.
  • Pierre torna dall’estero dov’era stato per un approfondimento sull’ordine e tiene un’assemblea generale che non viene ben accolta per le idee troppo illuministe.
  • Pierre riceve una lettera dalla moglie e un biglietto dalla suocera in cui sono contenuti vari tentativi di riappacificazione della coppia.
  • Pierre inizia a scrivere su un diario su consiglio di Josiv Alekseevich.
  • Helene torna a vivere con il marito e tiene intorno a sè vari circoli e salotti.
  • Boris compie la sua cerimonia di ingresso nella loggia e pierre è il suo retore.
  • Berg chiede la mano di Vera, la richiesta è accolta anche perché la famiglia Rostov si trova ancora in una situazione economica sconveniente.
  • Conte Rostov non sa come fare con la dote di Vera ma assicura a Berg 100 mila rubli.
  • 1809 – Nataša ha 16 anni, rivede Boris e si crea di nuovo quell’intesa di 4 anni prima ma Boris vuole troncare perché non ha da offrirle niente.
  • Colloquio intimo tra la madre e Nataša riguardo a Boris.
  • Ballo di capodanno: dettagliata preparazione delle donne Rostov e ingresso in società di Nataša.
  • Andrej fa ballare Nataša su sollecitazione di Pierre.
  • Il giorno seguente Andrej va a un pranzo intimo da Speranskij ma si agita per la falsità dei dialoghi.
  • Andrej va a fare visita ai Rostov e resta a pranzo.
  • Berg va da pierre per invitarlo all’inaugurazione della sua casa.
  • Berg e Vera bisticciano suoi ruoli di intrattenimento degli ospiti.
  • Pierre nota che sia Nataša che Andrej quando sono soli sono tristi e taciturni ma quando si parlano o si guardano i loro visi si trasfigurano e si illuminano.
  • Vera chiacchiera con Andrej di Nataša.
  • Casa Rostov: primi intrighi e debolezze tra Nataša e Andrej.
  • Nataša si sente innamorata di Andrej e ne parla con la madre mentre Andrej che sente lo stesso sentimento ne parla con Pierre.
  • Andrej vuole chiedere la mano di Nataša ma prima trascorre tre settimane a Lysye Gory per parlarne con il padre.
  • Principe Bolkonskij è contrario e invita il figlio ad aspettare un altro anno.
  • Nataša si sente delusa e amareggiata per la scomparsa di Andrej.
  • Andrej va a casa Rostov e chiede la mano di Nataša con la clausola di far trascorrere un anno prima del matrimonio per rafforzare l’amore.
  • La contessa accetta e Andrej e Nataša si fidanzano ma non viene reso ufficiale perché Andrej vuole che Nataša si senta libera e non vincolata.
  • Andrej parte per un viaggio all’estero e dopo due settimane Nataša ritorna a fare la vita allegra di sempre
  • Mar’ja scrive una lettera all’amica Julie per consolarla della perdita del fratello.
  • Mar’ja riceve una lettera da Andrej in cui lui le rende noto del suo fidanzamento e in cui le chiede di parlare con il padre per un’abbreviazione a 4 mesi per il matrimonio ma il padre è in completo disaccordo.
  • Mar’ja vorrebbe abbandonare la famiglia per dedicarsi alla vita di pellegrina religiosa ma si sente troppo legata al padre e al nipote.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Vari possedimenti di Andrej.
  • Casa Rostov in Pietroburgo.
  • Gabinetto di Arakceev.
  • Casa Speranskij.
  • Loggia massonica.
  • Casa Bezuchov.
  • Casa Berg e Vera.
  • Angliskaja: palazzo festa di Capodanno.
  • Lysye Gory.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • Conte Michail Michajlovč Speranskij: collaboratore di Alessandro I nella sfera civile, segretario civile, referendario dell’imperatore e suo accompagnatore in Erfurt. Un uomo alto, calvo, d’un biondo chiaro, sulla quarantina, con una grande fronte scoperta e una, non comune, strana bianchezza di pelle sulla faccia allungata. Indossava un frac blu, con una croce al collo e una stella sul lato sinistro del petto. Aveva una voce sottile, una delicata bianchezza di viso e di mani un po’ larghe, ma soffici, delicate e bianche. Parlava pacatamente, aveva una calma e una sicurezza di sé mai vista, ma si muoveva in modo goffo e melense e aveva una risata incessante e falsa. Lo sguardo era fermo e morbido e gli occhi socchiusi e velati d’umidore. Era un uomo pieno di senno, avvezzo a ragionar con rigore, d’intelligenza grandissima, pervenuto al potere con costanza ed energia. Era l’uomo che spiegava razionalmente tutte le manifestazioni della vita.
  • Conte Aleksej Andreevič Arakčeev: collaboratore di Alessandro I nella sfera militare e soprannominato Sila Andreevič. Un uomo sulla quarantina, lungo di busto, con una lunga testa dai capelli mozzi e dalle grosse rughe, con le sopracciglia aggrottate su due occhi ottusi verde-bruni e un naso rosso pendente.
  • Conte Kočubej: antico collaboratore di Alessandro I.
  • Mar’ja Ignat’Evna Perovskaja: amica e parente della contessa Rostov, magra e gialla damigella della vecchia corte. Essa faceva da guida ai provinciali Rostov nell’alto mondo di Pietroburgo. Aveva un corpo vecchio e brutto che continuava a lavare, profumare e incipriare.

SECONDO LIBRO - PARTE QUARTA

Temi principali.

  • Varie lettere della contessa Rostova al figlio Nikolaj per convincerlo a tornare a casa per gestire l’economia.
  • Rostov ottiene la licenza e prima di partire organizzano un pranzo al reggimento.
  • Nikolaj avendo a che fare con l’amministrazione della famiglia licenza Miten’ka, poi rendendosi conto che non è in grado di gestire le cosa si dedica ad altre attività.
  • Nikolaj si dedica alla caccia.
  • Uomini Rostov e Nataša fanno una battuta di caccia.
  • Fratelli Rostov sostano dopo la battuta di caccia presso lo zio.
  • Festività natalizie in casa Rostov.
  • Visita dei Rostov mascherati in casa Meljukova.
  • Incontro nei pressi del granaio tra Nikolaj e Son’ja.
  • Nikolaj confida alla madre di voler sposare Sonja ma sia lei che il marito gli rispondono che non avrebbe mai avuto la benedizione loro.
  • La contessa rimprovera Sonja di aver ingannato il figlio e di essere un ingrata.
  • Violenti litigi tra la contessa e Nikolaj che ai primi di gennaio torna al reggimento.
  • Conte Rostov, Nataša e Sonja partono per Mosca per vendere la casa, viste le ristrettezze economiche sempre maggiori, la contessa resta in campagna per via di uno stato di infermità sempre maggiore.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Villaggio Michailovka.
  • Casa Rostov.
  • Casa Meljuokova.
  • Bosco di Otradnoe.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • Petja Rostov: era ormai un ragazzo di tredici anni, bello, allegramente e intelligentemente birichino, con la voce che gli stava mutando.
  • Danila: capo muta e cacciatore al servizio dei Rostov. Era un uomo con i capelli mozzati a tondo come gli ucraini, brizzolato, rugoso, con uno scudiscio ricurvo nella mano e con quell’espressione di sufficienza e di sprezzo per tutto quanto esiste. Aveva due occhi neri lucenti e non era di statura elevata.
  • Anis’ja Feodorovna: economa dello zio Rostov. Era una donna grossa, colorita, era una bella massaia sui quaranta, con un po’ di pappagorgia e due turgide labbra sanguinose. Gli occhi erano ospitali e affabili, il sorriso carezzevole. Nonostante le grossezza non comune che la costringeva a sporgere in avanti il seno e il ventre camminava piena di destrezza, le sue mani erano bianche e soffici.
  • Dimmler: direttore dell’orchestrina di casa Rostov nonché maestro di canto di Nataša. Un uomo non più giovane che viveva con la moglie in casa Rostov.
  • Pelageja Danilovna Meljukova: era una donna tarchiata, energica con gli occhiali e un soprabito sbottonato. Era una vedova che viveva con i figli di età svariata e con un gran numero di istitutori a 4 Km dai Rostov. Aveva una corporatura massiccia e una risata squassata, irrefrenabile, bonaria e da vecchia.

SECONDO LIBRO - PARTE QUINTA

Temi principali.

  • Pierre si trova in una crisi interiore per la morte del suo benefattore Iosif Alekseevič e ricomincia a condurre una vita disordinata per questo parte per Mosca.
  • Il vecchio principe Bolkonskij nell’inverno si trasferisce a Mosca con la figlia.
  • Mar’ja a Mosca si trova sola, triste e in conflitto con se stessa perché vedeva in lei la copia del padre.
  • Il vecchio Bolkonskij ha delle attenzioni sempre maggiori per M.lle Bourienne.
  • Pranzo in onore dell’onomastico del vecchio principe.
  • Colloquio intimo tra Pierre e Mar’ja.
  • Julie Karagin è la donna più in vista del momento, Boris vorrebbe farle la proposta per la sua eredità ma esita in quanto non la vede naturale.
  • Boris non vuole lasciarsi sfuggire tutta l’eredità e per questo fa la proposta a Julie, che accetta.
  • I Rostov sostano a Mosca a casa della Achrosimova.
  • Nataša va con il padre a fare conoscenza con il vecchio principe Bolkonskij e con Mar’ja, ma il principe si rifiuta.
  • I Rostov vanno a teatro e lì Nataša fa il suo incontro con la bellissima Helene e con il fratello Anatole.
  • Inizia il corteggiamento di Anatole a Nataša.
  • Tornata a casa Nataša viene assalita da dubbi e sensi di colpa.
  • Helene si reca dai Rostov per invitarli a cena anche su suggerimento del fratello che voleva fargli una corte spietata.
  • Anatole invita Nataša a ballare e durante il ballo le svela che è pazzamente innamorato di lei.
  • Anatole bacia Nataša mentre lei si sistemava il vestito.
  • Durante la notte Nataša è in preda ad una confusione totale.
  • Mar’ja manda una lettera a Nataša per chiarirsi.
  • Anatole si fa scrivere da Dolochov una lettera d’amore per Nataša che la legge in preda ad una trepidazione indescrivibile.
  • Sonja legge la lettera e cerca di far ragionare Nataša sull’errore che sta commettendo ma lei non vuole sentire ragioni.
  • Anatole insieme con Dolochov organizza un piano per sposare Nataša e fuggire in segreto all’estero.
  • Il piano fallisce perché Son’ja, che aveva capito tutto, racconta alla Achrosimova ciò che sta per succedere e lei intervenne.
  • Colloqui tra Mar’ja Dmitrievna e Nataša che cade in uno stato di malessere con gli occhi sbarrati e brividi freddo.
  • Mar’ja Dmitrievna convoca Pierre per parlargli dell’accaduto.
  • Pierre violentemente parla con Anatole per rimediare a questa vergognosa situazione e lo fa partire per Pietroburgo .
  • Nataša tenta di avvelenarsi con del veleno per topi ma, impaurita per il gesto, lo confessa a Sonja e si riesce a intervenire.
  • Il principe Andrej arriva a Mosca e manda a chiamare Pierre e affrontano l’argomento Nataša.
  • Nataša vuole parlare con Pierre per confessargli del suo conflitto interiore.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Casa Bolkonskij a Mosca.
  • Casa Karagin.
  • Casa Achrosimova.
  • Teatro di Mosca.
  • Casa Bezuchov.
  • Casa Dolochov.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • Métivier: un bell’uomo francese, con un ciuffo nero, di grande statura e amabile nei modi. Era un medico di straordinario valore.
  • Julie Karagin: era una delle donne più in vista del momento perché in seguito alla morte dei fratelli era diventata una ricca ereditiera. Aveva 27 anni ed era priva di ogni bellezza, anche se lei credeva di essere addirittura più attraente di quando era ragazzina. Nella sua casa si riuniva una società numerosa e lei era sempre più circondata da circoli di giovani che le si rivolgevano come se fosse un’amica priva di sesso e che aspiravano solo alla sua eredità. Julie era sempre vestita e pettinata secondo l’ultima moda e non mancava a nessuna occasione mondana. Aveva sempre l’aria delusa, disgustata e disillusa da tutto in un’aura di malinconia.
  • Balaga: era un giovane di 27 anni, biondo di capelli, rosso in faccia e sul collo che aveva ben grosso, tarchiato, camuso con gli occhietti e la barba luccicante. Era un postiglione di Trojke già da sei anni al servizio di Anatole e Dolochov. Era complice, e allo stesso tempo vittima, delle loro bravate ma con loro si divertiva anche se lo picchiavano o lo facevano ubriacare. Lui piaceva ai due perché sapeva guidare bene e perché sapeva divertirsi. Con gli altri clienti Balaga mandava sempre i suoi garzoni ed era fiscale con i prezzi, con i suoi “signori” andava sempre lui senza pretendere denaro in cambio. Una volta ogni tanto quando si trovava nei guai si presentava da loro, di mattina, non ubriaco affinché lo tirassero fuori dai guai.

TERZO LIBRO - PARTE PRIMA

Temi principali.

  • Napoleone avanza con il suo esercito verso oriente e venne accolto con grande acclamazione.
  • Napoleone attraversa il fiume niemen e quindi entra in territori russi.
  • L’imperatore Alessandro I è completamente impreparato all’imminente guerra.
  • 13 giugno 1812: festa organizzata dal conte polacco Bennigsen nella sua villa a Vilno in onore dell’imperatore Alessandro I.
  • L’imperatore Alessandro manda tramite Balašëv una lettera a Napoleone con un invito a lasciare il territorio russo e avanzare le trattative di pace.
  • Balašëv viene tenuto in isolamento per 4 giorni, prima di essere ammesso ad un’udienza con Napoleone.
  • Napoleone avanza le tesi della colpevolezza della Russia e della grandezza del suo esercito non lasciando a Balašëv la possibilità di replicare.
  • Con la missiva di ritorno scritta da Napoleone aveva inizio la guerra.
  • Principe Andrej parte per Pietroburgo per cercare di incontrare Anatole, ma quest’ultimo è partito per il fronte moldavo.
  • Andrej parte con Kutuzov al fronte turco dove svolge la carica di generale di giornata presso lo stato maggiore.
  • Con l’inizio della guerra Andrej ottiene il permesso di dirigersi al fronte occidentale e nel tragitto si ferma a Lysye Gory.
  • In attesa di assegnazione Andrej si trova presso il campo di Drissa retto da Barclay.
  • Consiglio di guerra tra Bennigsen, Alessandro I, Barclay, Pfül, Paulucci, Michaux, Wohlzogen, Volkonskij, Armfelt e Toll circa la strategia da adottare contro Napoleone, era presente come ospite Andrej.
  • Rostov e il suo reggimento di sempre, dopo aver indietreggiato oltre Drissa, si rifugiano in una bettola a causa di un violento temporale.
  • Inizio dei combattimenti nel reggimento di Rostov a Ostronja.
  • Nataša è molto malata, la contessa con il resto della famiglia si era trasferita a Mosca e in casa Rostov c’era un continuo andirivieni di medici.
  • Nataša inizia a riprendersi anche grazie alla fede in Dio.
  • Rivelazione dell’apocalisse sulla figura di Napoleone, rivelata a Pierre dai massoni.
  • Pierre porta a casa Rostov il proclama dell’imperatore in cui annunciava la gravità in cui si trovava la Russia invasa dal nemico francese.
  • Pierre si rende conto di amare nataša e per questo decide di diradare le visite
  • Petja vuole arruolarsi ma i genitori sono contrari.
  • Petja va a vedere la visita dell’imperatore in città ma rimane schiacciato dalla folla e perde i sensi.
  • L’imperatore convoca nel palazzo Slobodskij tutta la nobiltà e la classe dei mercanti per consultarsi con loro circa la guerra.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Fiume Niemen.
  • Vilno – gabinetto dell’imperatore.
  • Lysye Gory.
  • Campo di Drissa.
  • Quartiere del generale Bennigsen.
  • Reggimento Pavlogradskij.
  • Ostrovnja.
  • Casa Rosto.
  • Piazza del Cremlino.
  • Palazzo Slobodskij.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • Generale aiutante Balašëv: generale aiutante e una delle persone più intime dell’imperatore.
  • Davout: maresciallo che aveva presso Napoleone le stesse mansioni di Arakčeev presso Alessandro I. Non era vile ed esprimeva la sua devozione con la ferocia.
  • Napoleone: indossava un’uniforme blu, aperta sul gilè bianco con i calzoni bianchi, attillati e di camoscio sulle gambe corte e le coscia grasse. Aveva i capelli corti, una fronte larga, un collo bianco, un viso e un’aria giovanile e profumava di Colonia. Era un uomo corto e ingrossato sui quaranta con le spalle larghe e massicce e un aspetto imperiale e imponente.
  • Pfül: un teorico tedesco della guerra persuaso dell’esistenza di una scienza della guerra e delle sue leggi immutabili, leggi dei finti movimenti, degli aggiramenti, ecc. Era stato lui a ideare il piano strategico contro Napoleone della campagna in corso. Era un uomo di media statura, molto magro, ma d’ossatura forte, d’una rude, sana complessione, largo di bacino e ossuto di scapole. La sua faccia era molto rugosa, con gli occhi piantati fondi. I capelli verso le tempie erano stati allisciati alla meglio con la spazzola mentre di dietro erano ispidi. Aveva sempre un’aria inquieta e stizzita. Era una di quelle persone disperatamente, incrollabilmente sicure di se fino al martirio perché era convinto di essere in possesso della verità assoluta.

TERZO LIBRO - PARTE SECONDA

Temi principali.

  • Andrej in una lettera consiglia al padre di trasferirsi a Mosca in quanto da Lysye Gory sarebbe passata la direttiva militare.
  • Alpatyč, contadino del vecchio Bolkonskij era stato mandato in città a Smolenk per sbrigare degli affari e per capire se era sicuro rimanere ancora a Lysye Gory.
  • Napoleone dà l’ordine di aprire il fuoco sulla città di Smolensk e gli abitanti non capendo cosa stesse succedendo e avendo fiducia nell’imperatore guardano con curiosità proiettili e cannoni.
  • Sulla strada del ritorno Alpatyč incontra il principe Andrej.
  • Andrej dopo la partenza della famiglia per Mosca torna a Lysye Gory per brevi momenti e lì incontrò Alpatyč.
  • La città di Smolensk è occupata dal nemico.
  • Il 7 agosto il principe Bagration invia una lettera ad Arakčeev circa la ritirata di Barclay dichiarandosi in completo disaccordo.
  • Kutuzov viene nominato dapprima principe e poi comandante supremo delle forze armate e dell’intero territori occupato dalla truppe.
  • L’armata di Napoleone si spinge fino a Borodino, 112 km da Mosca, ma qui i russi non poterono accettare battaglia.
  • Lavruška, servitore di Rostov, dopo una sbornia, si era messo a saccheggiare un villaggio e viene catturato dai francesi che lo conducono al cospetto di Napoleone che inizia a interrogarlo.
  • Il vecchio Bolkonskij e Mar’ja in realtà non erano partiti per Mosca perché il principe voleva restare fino agli estremi della possibilità a Lysye Gory. Ma una mattina, mentre si stava avviando dal comandante supremo, fu ferito e trasportato a Bogučarovo.
  • Il vecchio principe morente chiede perdono alla figlia e dopo poco muore.
  • Mar’ja alla morte del padre si trova ad amministrare i contadini che stanno morendo di fame ma i contadini non reagiscono bene.
  • Rostov va a Bogučarovo per cercare del fieno e arriva alla villa Bolkonskij dove Mar’ja è impossibilitata a partire per via del divieto imposto dai contadini.
  • Nikolaj scorta la principessa Marja fino a Mosca. Dopo essersi salutati entrambi hanno la sensazione di amarsi e il pensiero di sposarsi.
  • Incontro e conoscenza Bolkonskij-Denisov. Denisov espone ad Andrej il suo piano d’attacco.
  • Incontro Andrej-Kutuzov. Andrej gli racconta del padre e lui partecipa al suo cordoglio.
  • Nei salotti di Mosca tutto è come sempre a parte il nuovo divieto di parlare in francese, pena la multa.
  • La cugina di Pierre vuole da quest’ultimo il permesso di partire perché partono tutti.
  • Pierre matura l’idea di andare ad assistere in guerra.
  • 24 agosto si combatte a Ševardino.
  • Pierre arriva al fronte e si fa spiegare come si sono organizzati i vari fronti russi.
  • Pierre si incontra con Boris che era alla processione della madonna di Smolensk.
  • Pierre si incontra di nuovo con Kutuzov, ma prima di lui c’è Dolochov (degradato nuovamente a soldato semplice).
  • Il 25 agosto Andrej sdraiato su una panca ripercorre gioie e amarezze della sua vita.
  • Incontro freddo tra Pierre e Andrej. Andrej si lascia andare a forti considerazioni sulla guerra.
  • Sul fronte francese alla viglia della guerra De Beausset e il generale Favrier giunsero al quartier generale portando come regalo dell’imperatore per Napoleone un quadro.
  • Napoleone legge il proclama di incitamento alle sue truppe.
  • Stesura dell’ordine del giorno della battaglia: vago, imbrogliato e non attuato anche perché Napoleone era scappato via.
  • Inizio della battaglia.
  • I russi indietreggiano – molti feriti. Pierre assiste a tutto.
  • I francesi si erano impadroniti della batteria russa ma con la battaglia di Ermolov i russi li ricacciano.
  • La guerra si combatte sul campo non c’è tempo per portare le informazioni ai comandanti e tornare indietro con l’ordine.
  • Murat manda il suo aiutante da Napoleone per chiedere dei rinforzi, che vengono dati solo dopo tre richieste.
  • I francesi prendono le fleches ma Napoleone si rende conto che questa battaglia sta andando in modo diverso.
  • Marat viene catturato.
  • Alle tre dopo mezzanotte cessano gli attacchi francesi. I russi avevano resistito.
  • Napoleone si rende conto dell’inutile strage ma non è capace di imporre l’ordine di ritirata.
  • Il principe Andrej viene ferito e incosciente viene trasportato all’accampamento medico dove riconosce Anatole al quale hanno amputato la gamba.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Lysye Gory.
  • Città di Smolensk.
  • Salotto di Anna Pavlovna.
  • Fronte russo – fronte francese.
  • Smolensk.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • Generale aiutante Balašëv: generale aiutante e una delle persone più intime dell’imperatore.
  • Ferapontov: era un massiccio nero, sanguigno contadino sui quaranta, che aveva le labbra massicce, il naso e gli occhi a forma di bernoccolo sulle nere sopracciglia aggrottate, e massiccio il ventre. Trent’anni prima aveva acquistato con l’aiuto di Alpatyč un bosco dal principe e si era dato al commercio e ora possedeva una casa, un albergo e un negozio di farine.
  • Alpatyč: vecchio contadino di casa Bolkonskij che era stato mandato in città per sbrigare delle faccende e per capire se era sicuro continuare a stare a Lysye Gory.

TERZO LIBRO - PARTE TERZA

Temi principali.

  • I francesi entrano a Mosca per cinque settimane senza combattimento e poi si ritirano.
  • Kutuzov era persuaso di aver vinto la battaglia, gli sarebbe servita solo una battaglia il giorno dopo, ma una nuova battaglia era impossibile perché non c’era il tempo di ripresa e di preparazione necessario.
  • Armate russe ritirate a fili, territorio non favorevole alla battaglia.
  • Si riunisce un consiglio di guerra in cui si formano vari gruppi con proposte d’azione diverse.
  • Kutuzov convoca i generali più anziani nell’Izba del contadino Andrej Savost’janov.
  • Kutuzov contro Benningsen ordina la ritirata perché mutare l’ordine dell’esercito a una così breve distanza dal nemico non gioverebbe.
  • L’abbandono dei civili russi di Mosca è la causa a lungo termine della vittoria russa.
  • Helene si trova a Pietroburgo scissa tra due pretendenti. Incontra m.re de Jobert che l’avvicina alla chiesa cattolica.
  • Convertita al cattolicesimo vorrebbe l’annullamento del matrimonio con Pierre perché frutto di una falsa religione.
  • Helene fa in modo che entrambi i suoi contendenti le chiedano la mano cosi in società si pone l’attenzione su quale partito è il migliore e non sul fatto che Helene è già sposata.
  • Ad un ballo Marja Dmitraevna Achrosimova ad alta voce esprime che la condizione di Helene, non è una novità.
  • La madre di Helene si informa da un prete circa l’impossibilità di contrarre matrimonio con un marito vivente ma la figlia riesce a persuadere pure lei.
  • Helene scrive una lettera a Pierre in cui chiede il divorzio perché si vuole sposare.
  • Pierre, ancora sul campo, incontra tre soldati che gli danno da mangiare e lo riportano a Mozaijsk dove lo attende il suo maestro di scuderia.
  • Pierre dormendo sulla carrozza si lascia andare a sogni e riflessioni sulla vita, la morte e la conoscenza.
  • Pierre viene a conoscenza della morte di Andrej e di Anatole.
  • Giunto a Mosca Pierre viene convocato dal conte Rastopčin perché aveva dato la sua carrozza a Ključsrëv per allontanarsi da Mosca.
  • I Rostov non si allontanano da Mosca finché non entrano i francesi perché la contessa non vuole andare via senza Petja.
  • Arrivato Petja iniziano i preparativi per il trasferimento con imballaggio di tutti gli oggetti.
  • Nataša dalla finestra vede un convoglio di feriti fermo, esce in strada e chiede al maggiore di fermarsi in casa loro.
  • Nataša partecipa in modo attivo ai preparativi.
  • Da ferito arriva in casa Rostov il principe Andrej.
  • Il conte all’arrivo dei feriti e alle richieste di carrette per il deposito dei feriti non riesce a resistere e inizia a scaricare molti oggetti superflui.
  • Berg fa visita ai Rostov per chiedere in prestito un contadino per trasportare un mobile per Vera.
  • Nataša sale in collera dai genitori perché non stanno lasciando le carrette per i feriti.
  • Finalmente, la partenza dei Rostov.
  • Pierre si dirige a casa di Bazdeev per fare una scelta dei manuali da conservare.
  • Nataša in carrozza incontra Pierre che torna da Mosca.
  • Napoleone entra a Mosca.
  • Un nipote dei Rostov fa visita alla casa disabitata e Mavra Kuz’minisk gli dà 25 rubli.
  • La folla rimasta a Mosca è in preda all’agitazione.
  • Kutuzov scrive a Rastopčin un biglietto per far inviare la polizia ad accompagnare le truppe russe fuori da Mosca.
  • Per Vereskagin accusato di aver tradito la Russia a causa della mal traduzione di un decreto dal francese viene decisa l’uccisione davanti alla folla in tumulto, ma dopo essersi buttato tra la gente viene ucciso in seguito a percosse.
  • Incontro tra Kutuzov e Rastopčin.
  • I francesi entrati per primi con Murat si sistemano nel centro di Mosca come se fossero in un accampamento.
  • L’esercito si sparpaglia e si perde tra le case nonostante i vari tentativi di fare un appello.
  • Due francesi entrano nell’appartamento del benefattore di Pierre e Pierre si mette a discorrere con loro.
  • Pierre aveva intenzione di uccidere Napoleone secondo quanto era stato scritto nella profezia.
  • Pierre con Ramballe si lascia andare al racconto di Nataša.
  • Due settembre incendio di Mosca.
  • Sonja, con disapprovazione della contessa, svela a Nataša della presenza di Andrej ferito non grave ma che non può andare a visitare.
  • Andrej è tormentato da molti pensieri tra cui Nataša.
  • Nataša gli chiede perdono e Andrej le dice che l’ama.
  • Pierre viene fatto prigioniero.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Fili.
  • Mosca.
  • Salotto di Helene.
  • Pietroburgo.
  • Casa Rostov.
  • Casa Bazdeev.
  • Možajsk.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • M.re de Jobert: abate che fa convertire Helene al cattolicesimo. Era un uomo ben nutrito, con un mento pieno, rasato a lucido, con un piacevole fermo taglio di bocca, con le mani bianche composte, un sottile sorriso sulle labbra, i capelli ricciuti e le guance rasate, sode e appena sfumate di nero.
  • Conte Fëdor Vasil’evič Rastopčin: è stato un politico e militare russo. Fëdor Rastopčin ebbe grande influenza sullo Zar Paolo I, che lo nominò nel 1796 aiutante generale, Gran Maresciallo di Corte e quindi Ministro degli esteri. Nel 1799 ricevette il titolo nobiliare di conte. Egli cadde in disgrazia nel 1801 per la sua opposizione all'alleanza militare con la Francia, ma fu riabilitato nel 1810 e venne subito nominato Governatore militare di Mosca. Egli fu pertanto incaricato della difesa militare contro Napoleone ed usò ogni mezzo per sollevare la popolazione della città e dei sobborghi contro l'esercito invasore. Viene considerato l'istigatore dell'incendio di Mosca che ebbe luogo il giorno seguente a quello dell'arrivo in città dell'esercito napoleonico. È certo che fu lui a far aprire le prigioni e che nulla fece per frenare le evasioni. Era un uomo focoso, sanguigno che s’era sempre rigirato nelle alte sfere dell’amministrazione, anche se era dotato di spirito patriottico, non aveva il minimo concetto di quel popolo che credeva di governare.
  • Vereščagin: un giovane dal collo lungo ed esile, con la testa rasata a metà e i capelli ricresciuti. Aveva le gambe e le mani esili. Aveva tradotto male un decreto francese mettendo in subbuglio Mosca ed era stato accusato di essere una spia di Napoleone e per questo fu condannato a morire e infatti morirà a seguito di percosse della folla.

QUARTO LIBRO - PARTE PRIMA

Temi principali.

  • Helene si dà ammalata per la situazione che si è creata con i due pretendenti.
  • Nei vari salotti di Anna Pavlovna si hanno dubbie notizie sull’esito della guerra, giunge poi la notizia della morte di Helene.
  • Kutuzov invia Michaux a fare rapporto all’imperatore circa l’abbandono di Mosca.
  • Nikolaj è incaricato di dirigere le operazioni di rimonta per la sua divisione a Varonez.
  • Nikolaj va a un ricevimento a Varonez a casa del governatore dove genera animazione ed entusiasmo.
  • Nikolaj fa la conoscenza della zia materna di Marja.
  • Su consiglio di Andrej Marja si era trasferita presso la zia e si stava riprendendo dal lutto paterno ma era in ansia per il fratello.
  • Incontro tra Marja e Nikolaj.
  • Nikolaj si sente attratto da Marja ma nutre rispetto per Sonja – dissidio interiore.
  • Sonja scrive una lettera a Nikolaj in cui lo lascia libero da ogni legame con lei perchè non era un ingrata nei confronti della famiglia che l’aveva cresciuta.
  • La contessa aveva pregato Sonja di sacrificarsi e Sonja accetta anche perché se Andrej avesse sposato Nataša, Nikolaj non avrebbe potuto sposare Marja.
  • Dopo quattro giorni di prigionia Pierre viene condotto da Davout.
  • Pierre viene costretto ad assistere alla fucilazione di altri prigionieri.
  • Durante la successiva prigionia Pierre fa la conoscenza del soldato Platon Karataev.
  • Marja decide di partire per andare da Andrej.
  • Incontro di Marja con tutti i Rostov.
  • Incontro con Andrej.
  • Andrej è consapevole di morire così come lo sono Marja e Nataša che lo assistono fino alla fine.
  • Morte di Andrej.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Pietroburgo.
  • Salotto Anna Pavlovna.
  • Varonež.
  • Prigione di Pierre.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • Platon Karataev: un ometto di piccola statura, un soldato del reggimento Apšeronskij in prigionia insieme a Pierre. Parlava sempre per proverbi e aveva un’intonazione della voce carezzevole e naturale. La testa era perfettamente rotonda; la schiena, il petto, le spalle e le braccia gli stavano atteggiate come se fosse sul punto di abbracciare qualche oggetto, erano rotonde. Aveva un gradevole sorriso e due grandi occhi castani. I denti erano di un bianco fulgido e ben robusti. Non c’era nemmeno un filo canuto tra la sua barba o i suoi capelli; tutto il suo corpo aveva un aspetto di flessuosità e soprattutto saldezza e resistenza. Sulla faccia nonostante le minute e rotonde grinze, aveva un’espressione innocente e giovanile; la voce era piacevole e melodiosa. Nella rapidità e nella giustezza delle sue intonazioni c’era una speciale irresistibile persuasività. La sua forza e la sua agilità all’inizio della prigionia erano tali da sembrare che il suo fisico non concepisse stanchezza o malessere. Diceva tutti i giorni le preghiere e sapeva fare ogni cosa: cucinare, cucire, maneggiare la pialla, lavorare a lesina. Era perpetuamente indaffarato e solo la notte si concedeva il lusso di fare conversazione o di cantare. Da prigioniero era ritornato all’iniziale contadinesco stile di vita. Platon Karataev non sapeva nulla a memoria, a parte le preghiere. Pierre imparerà molto da Platon soprattutto per ciò che riguarda la fede. Platon era stato arrestato con l’accusa di aver appiccato un incendio, poi era stato trasferito in ospedale a causa della febbre alta ed era tornato solo qualche giorno prima dell’arrivo di Pierre.

QUARTO LIBRO - PARTE SECONDA

Temi principali.

  • Marcia laterale russa alla spalle di Krasnaja-Pachra.
  • Sul fianco sinistro nei boschi fu scovata l’armata di Murat e si decise di attaccare i primi di ottobre.
  • Attacco a sorpresa da parte dei cosacchi di Orlov-Denisov (battaglia di Tarutino).
  • Napoleone invia un proclama ai cittadini russi per farli ritornare a Mosca per ravviare l’economia.
  • Grazie a Platon Karataev e alla prigionia Pierre compie un processo di purificazione interiore.
  • 6-7 ottobre 1812 i francesi iniziano la ritirata.
  • Bolchovitinov porta la notizia a Kutuzov che Napoleone ha abbandonato Mosca.
  • Kutuzov con tutte le forze frena i vari tentativi di sbaraglio che gli altri generali russi volevano compiere contro i francesi.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Tarutino.
  • Mosca.
  • Prigione di Pierre.
  • Fianco sinistro armata francese.
  • Bosco.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • Pierre Bezuchov: Pierre era molto cambiato fisicamente nei tempi della prigionia. Non dava più quell’impressione di grossezza, nonostante la costituzione del corpo possente. Barba e baffi gli ricoprivano la metà inferiore del viso, i capelli erano cresciuti a dismisura, gli stavano come una specie di casco ed erano pieni di pidocchi. L’espressione degli occhi era ferma tranquilla e d’una vivace prontezza. All’antica rilassatezza, che gli si esprimeva anche nello sguardo, era succeduta un’energica, vigile aderenza alla realtà, pronta all’azione a alla difesa.

QUARTO LIBRO - PARTE TERZA

Temi principali.

  • Guerra partigiana condotta da Denisov.
  • Denisov e Dolochov intendono assalire un trasporto.
  • Petja Rostov porta un ordine a Denisov.
  • Petja va con Dolochov in perlustrazione dai francesi.
  • Durante l’insurrezione partigiana Petja viene ferito alla testa e muore.
  • Con la stessa insurrezione viene liberato Pierre.
  • Karataev si ammala e Pierre gli si allontana sempre di più.
  • Platon Karataev viene ucciso perché non riesce più a procedere a causa della malattia.
  • Durante la ritirata i francesi sono costretti ad abbandonare tutte le cose saccheggiate per sfuggire ai russi.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Mikulino – Šamševo.
  • Pokrovoskoe.
  • Vjaz’ma.
  • Strada di ritorno da Mosca.

QUARTO LIBRO - PARTE QUARTA

Temi principali.

  • Dopo la morte di Andrej, Marja e Nataša vivono senza vivere. Marja si riprende per prima perché ha degli obblighi con i parenti e il nipote.
  • Marja prepara il suo ritorno a Mosca e Nataša sentendosi abbandonata si chiude in se stessa.
  • Dai Rostov giunge la notizia della morte di Petja.
  • La morte di Petja fa morire lentamente la madre ma riporta alla vita Nataša e rinsalda il suo legame con Marja.
  • Il sovrano incontra Kutuzov a Vilno, lo rimprovera per alcuni errori ma lo abbraccia fra le lacrime e lo decora con la croce di San Giorgio di 1˚ grado.
  • Morte di Kutuzov.
  • Pierre dopo essere stato liberato si ammala di febbre biliare e per tre mesi è costretto a fermarsi a Orël.
  • Pierre è convertito, crede in Dio e si occupa degli altri.
  • L’amministratore fa i conti a Pierre dei suoi possedimenti ma anche dei debiti lasciati da Helene.
  • Giunto a Mosca, Pierre fa visita a Marja.
  • Pierre si incontra con Nataša a casa di Marja e riscopre di amarla, sentimento che credeva di aver perso.
  • A cena parlano delle avventure di Pierre, dell’amicizia con Platon Karataev e della fine di Andrej.
  • Pierre confida a Marja l’amore per Nataša e le chiede consigli.
  • Marja parla con Nataša che rivive con la prospettiva di un matrimonio.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Casa Rostov.
  • Vilno.
  • Orël.
  • Mosca.
  • Casa di Marja.

EPILOGO

Temi principali.

  • 1813: matrimonio tra Nataša e Pierre, morte del conte Ll’ja Andrrevič Rostov.
  • Nikolaj apprende della morte del padre a Parigi dove era con le truppe russe, chiede la licenza e corre a Mosca.
  • Situazione finanziaria tragica: debiti per due volte il valore del capitale.
  • Nikolaj vende metà del capitale e accetta del denaro offerto da Pierre.
  • Decide di occuparsi solo della famiglia e affitta un appartamento modesto dove vive con Sonja e la madre.
  • La contessa non sa niente dei debiti e non potendo vivere senza lusso fa accumulare sempre più debiti al figlio.
  • Marja giunge a Mosca e va in visita dai Rostov: accoglienza fredda e distaccata di Nikolaj.
  • Mar’ja capisce che il distacco di Nikolaj è dovuto alla sua situazione finanziaria.
  • Autunno 1813: matrimonio tra Nikolaj e Marja. Vanno a vivere con Sonja e la madre a Lysye Gory.
  • 1820: dopo tre anni Nikolaj aveva ormai rassettato la situazione e comprò una tenuta vicino a Lysye Gory ed entrò in trattative per riscattare Otradnoe.
  • Nikolaj era un capo d’azienda severo e molto irascibile, non sopportava le suppliche dei contadini e se non si faceva come voleva lui li prendeva a botte.
  • I parenti dei Rostov e dei Bolkonskij soggiornavano spesso a Lysye Gory per periodi abbastanza lunghi.
  • 5 dicembre 1820: alla vigilia del giorno di San Nicola per i festeggiamenti a Lysye Gory c’era la famiglia di Nataša e il generale Denisov.
  • Coppia Marja e Nikolaj: non c’è amore da parte di Nikolaj ma non riesce a fare a meno di lei e di averla accanto.
  • Coppia Nataša e Pierre: amore intenso, attento e amorevole.
  • 1820: Nataša ha tre figlie femmine e un maschio.
  • Per San Nicola torna anche Pierre che era a Pietroburgo per degli affari.
  • Primo iniziale festeggiamento per il suo ritorno soprattutto da parte di Nataša.
  • Riunione di tutti gli uomini nello studio di Nikolaj per parlare della creazione di una società segreta.
  • Bisticcio tra Nikolaj e Pierre per le idee contrastanti.
  • Mar’ja mostra a Nikolaj il suo diario in cui annota tutte le azioni e le cose che riguardano i loro figli.

Luogo di svolgimento delle scene.

  • Lysye Gory.
  • Mosca.
  • Pietroburgo.

Personaggi che agiscono sulla scena.

  • Nataša Rostov contessa Bezuchova: aveva già quattro figli: tre femmine e un maschio. Era divenuta florida e prosperosa, non era più possibile riconoscere la snella e irrequieta Nataša di una volta. I tratti del viso le si erano fatti più fermi e avevano un’espressione di tranquilla morbidezza e limpidezza. Sul viso non c’era più quella fiamma perpetuamente bruciante d’animazione, che costituiva il suo incanto. Ora la sua anima non si dava a vedere affatto. La sua fiamma si riaccendeva in rari casi: quando era in ritorno il marito, quando uno dei bambini superava una malattia, quando insieme a Marja rievocavano Andrej, quando ritornava al canto che dopo il matrimonio aveva abbandonato. In questi momenti il suo corpo era più incantevole di un tempo. Da quando Nataša si era sposata non si era fatta vedere in società, se non raramente e chi la vedeva la giudica non aggraziata e non amabile. Non le era possibile frequentare la società perché tra le gravidanze, gli allattamenti (di cui si occupava solo lei e nessuna nutrice), e l’interesse per la vita del marito non aveva tempo. L’unica che realmente aveva capito Nataša era la madre, lei sapeva infatti che tutti gli atteggiamenti infantili della figlia erano dovuti al bisogno di avere una famiglia e un marito da accudire. A Nataša non piaceva la compagnia degli estranei, voleva intorno a sè solo i più intimi con i quali poteva stare spettinata, in vestaglia da camera e con i pannolini sporchi in mano. Nataša si era lasciata andare nel modo di vestire e di pettinarsi ed era gelosissima di ogni donna, anche della governante. Nell’ambito della casa Nataša si poneva nell’atteggiamento di una schiava di fronte al marito, in nessun modo osava disturbarlo mentre era nel suo studio. Quando il marito partiva per questioni da sbrigare lei diventava timorosa, triste e irascibile, nessuno la poteva tranquillizzare se non il contatto con i figli.
  • Principe Nikolaj Andreevič Bolkonskij: il figlio di Andrej aveva ormai 15 anni ed era uno scarno, malaticcio, intelligente, ragazzo coi capelli biondi ricciuti e con gli occhi bellissimi. La sua educatrice, la principessa Mar’ja si adoperava in tutti i modi affinché volesse bene a suo marito, ma il ragazzo era rapito e nutriva un’ammirazione spropositata per Pierre e infatti lui non voleva diventare né un ussaro né un cavaliere di San Giorgio come lo zio Nikolaj ma un uomo istruito, intelligente e buono come Pierre. Alla presenza di Pierre sul suo viso c’era sempre un’irradiazione di gioia, si faceva rosso e gli mancava il respiro quando Pierre si rivolgeva a lui.
  • Contessa Natalija Rostov: aveva ormai 60 anni, era tutta incanutita e portava una cuffietta che le incorniciava il viso con una ruche. Il suo viso era tutto grinzoso, il labbro superiore le era sparito in dentro e gli occhi erano velati. La sua vita era priva di meta e significato. Non viveva più ed era solo in cerca della tranquillità della morte. Faceva le cose in modo meccanico, senza pensare e aveva bisogno di litigare con tutti.

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