Vito Bardi

Chi sono

Sono nato a Potenza, nel 1951 e ho passato la mia infanzia a Filiano, dove ho casa, terra a cui sono legatissimo. Ho frequentato la Scuola militare Nunziatella di Napoli e lì mi sono anche diplomato. Ho quattro lauree: economia e commercio, giurisprudenza, scienze internazionali e diplomatiche, scienze della sicurezza economia e finanziaria. Da 40 anni sono sposato con Gisella e insieme abbiamo due splendidi figli: Andrea e Luca. Sono anche nonno di Sofia, una bimba bellissima. Amo il calcio che è anche l’unico momento di pausa che mi concedo: tifo per il Napoli, come tantissimi lucani.
Nel 1970 sono entrato in Guardia di Finanza, nel 1995 ho ricevuto i gradi di colonnello e sono stato poi a capo della Legione di Firenze prima di essere trasferito al comando del I Reparto del Comando Generale. Nel 2001 sono stato promosso a generale di brigata, dal 2005 ho guidato il comando regionale della Campania mentre nel 2009 sono stato nominato generale di corpo d’armata. Sempre in Guardia di Finanza ho ricoperto gli incarichi di Comandante interregionale dell’Italia meridionale e di Ispettore per gli istituti di istruzione prima di essere nominato vice comandante generale del corpo. Nel 2019 il presidente Silvio Berlusconi mi ha indicato come candidato della coalizione di centro-destra e il 24 marzo sono stato eletto presidente della Regione Basilicata. In quella occasione ottenni una vittoria storica interrompendo il governo del centro-sinistra che durava ininterrotto da 24 anni. Nel 2024 mi candido a un secondo mandato alla guida della Regione che nei primi cinque anni di presidenza ha compiuto tanti passi avanti in diversi settori. A sostenermi un’ampia coalizione che comprende Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, UDC, DC, Noi Moderati, Azione, Italia Viva e altre sigle e associazioni della Basilicata.

Cinque anni al servizio dei lucani

Sono stati cinque anni difficili. La pandemia, la crisi economica e poi la guerra in Europa hanno segnato la vita di tutti noi lucani. Insieme, abbiamo superato una fase epocale che i nostri nipoti leggeranno sui libri di storia.

Sono stati anche cinque anni di promesse mantenute: grazie ai nuovi accordi con le compagnie energetiche, siamo riusciti a intervenire per abbassare il costo delle bollette del gas, con una norma che ha portato la Basilicata al centro dell’attenzione di tutta Europa; siamo intervenuti sulle bollette elettriche, grazie al bando per i non metanizzati che dal 9 aprile 2024 sarà esteso a tutti i lucani. E siamo riusciti a intervenire anche per contenere il costo delle bollette dell’acqua, grazie al bonus idrico che ha già ricevuto 40.000 domande.

Ci dicevano che non era possibile, che non ce l’avremmo mai fatta, che eravamo in campagna elettorale. Noi abbiamo risposto ma con i fatti, le leggi, i provvedimenti.

Adesso ci concentreremo su quello che c’è da migliorare, a partire dalla sanità.

Con il PNRR, con la nuova programmazione dei fondi UE e con l’accordo di coesione, in Basilicata arriveranno miliardi di euro. Li investiremo per creare nuove infrastrutture, per migliorare la sanità, per sostenere le imprese lucane e attrarre nuovi investimenti in Basilicata, per dare nuova spinta a un turismo che non è mai stato così florido, per tutelare i nostri agricoltori e per accompagnare i nostri lavoratori verso la transizione energetica e digitale, a partire da Stellantis.
Continueremo a sostenere le famiglie lucane rifinanziando ed estendendo il bando per la prima casa che è stato molto utile soprattutto per i più giovani.

Il 21 e 22 aprile si vota per il futuro della nostra terra. Il nostro unico interesse si chiama Basilicata. E continueremo a difenderlo con determinazione, passione e orgoglio. Orgoglio lucano.

Vito Bardi