Piedimonte San Germano, La sfida tra rapper finisce nel sangue - Ciociaria Oggi

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L'aggressione

Prima la challenge social. Poi la violenza in piazza: la sfida tra rapper finisce nel sangue

Quattro giovani di Cassino raggiungono Piedimonte San Germano e pestano un coetaneo: denunciati grazie all’indagine dei carabinieri

carabinieri

Giovani rapper si sfidano a suon di strofe. Ma i toni diventano troppo alti e dalla challenge social si passa alla maniere forti: un ventiseienne finisce in ospedale, picchiato in piazza da coetanei inferociti. Pure con una chiave inglese. Quattro i denunciati a piede libero - tra i 20 e i 27 anni, tutti di Cassino - per l’aggressione allo sfidante di Piedimonte. Per loro anche la proposta di un foglio di via obbligatorio.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, affidata ai carabinieri di Piedimonte - della Compagnia di Cassino - la sfida sarebbe nata sui social. Una di quelle “dissing” o “beef” - che letteralmente vuol dire mancare di rispetto - che porta a umiliare (tecnicamente parlando) l’altro rapper. Un duello a suon di dissing (strofe, rime o interi brani “scostumati”): una vera e propria faida tra rapper, con l’obiettivo di prendere in giro, criticare o insultare persone dello stesso gruppo. Pratica internazionale, che nel mondo globale in cui viviamo appartiene a tutti i ragazzi appassionati del genere. Compresi gli adolescenti o poco più del Cassinate, che sui social si lanciano frecciate, fanno rime amare, si attaccano senza risparmiare colpi bassi. Tra allusioni, insulti veri e propri e insinuazioni. Fatto sta che al culmine di una di queste sfide a suon di rap, alla fine della scorsa settimana, i quattro cassinati hanno deciso che era stato superato il limite, rispondendo a quella che ritenevano fosse una provocazione non certo con una stilettata canora. Saltati in auto, hanno raggiunto Piedimonte e in pieno centro - cappellini e cappucci in testa - hanno picchiato il loro sfidante. Prima un colpo ben assestato al volto, poi botte da orbi pure con una chiave inglese.

Immediato l’arrivo dei carabinieri che stavano perlustrando la zona per il controllo del territorio: prima il fuggi fuggi, poi l’inizio di indagini rapidissime. Mentre il ventiseienne picchiato veniva trasferito in ospedale con diverse ferite al volto e traumi. In pochissimo tempo, gli uomini della locale stazione dell’Arma hanno identificato gli autori della violenza, denunciandoli a piede libero. Un lavoro possibile anche attraverso l’analisi delle immagini di videosorveglianza. I quattro rapper ora dovranno rispondere di lesioni per l’aggressione e sono stati proposti per il foglio di via obbligatorio.

Il sindaco rassicura
Nessun collegamento con gang violente o gruppi criminali in lotta per la droga. A rassicurare i cittadini, dopo le informazioni trapelate a margine dell’operazione, è il sindaco Ferdinandi. «In riferimento agli eventi accaduti nella serata di giovedì scorso informiamo che, grazie all’intervento celere dei carabinieri della stazione di Piedimonte e all’importante supporto del sistema di videosorveglianza, è stato possibile identificare immediatamente i responsabili. Questi ultimi, sono stati fermati e affidati alla giustizia con richiesta di emissione del foglio di via obbligatorio - ha dichiarato il primo cittadino Gioacchino Ferdinandi - Vogliamo rassicurare e riconfermare che Piedimonte è, e continua ad essere, una comunità sicura per tutti. Le accuse, prive di qualsiasi fondamento, non scalfiscono l’immagine di una città che pone il cittadino al centro della sua attenzione».

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