Una storia qualunque

La storia di un uomo ormai anziano, Michele La Torre (Nino Manfredi), che, uscito dopo 30 anni di carcere per l'omicidio della moglie (che non ha mai commesso), va alla ricerca dei suoi due figli, Sara (Agnese Nano) e Sandro (Antonio Manzini), che, dopo il suo arresto, erano stati affidati ad un'altra famiglia. In questa ricerca si fa aiutare da un avvocato con problemi economici che ha incontrato casualmente, Mirko Mancini (Bruno Wolkowitch). Michele riesce a rintracciare i figli e si finge giardiniere per poter stare a contatto con loro e conoscerli meglio. Mirko conoscerà Sara casualmente, frequentandola ed innamorandosene, ma nel contempo travolto dai sensi di colpa in quanto non riesce a tenere nascosta la situazione e a celare la presenza del padre naturale che Sara e il fratello credevano morto. Nel frattempo Mirko, che ha studiato le vecchie carte del processo e si convince dell'innocenza di Michele, attua una serie di indagini aiutato dall'ormai in pensione commissario Pietrostefani (Carlo Croccolo), che si era occupato del caso trent'anni prima, e alla fine si riesce a trovare il vero colpevole dell'omicidio, un tale avvocato Mosca (Giancarlo Dettori) che, invaghito dalla moglie di Michele, che lavorava presso di lui come segretaria, l'aveva uccisa perché quest'ultima aveva respinto le sue avances. Il vero assassino viene così assicurato alla giustizia e Michele può così finalmente riabbracciare i figli ed il nipote, stabilendosi a vivere a casa loro.