Reichstadt1946
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Carlo X

Carlo X era fratello di Luigi XVI, giustiziato durante la Rivoluzione francese nel 1793, e di Luigi XVIII che regnò in Francia durante la Restaurazione dal 1814 al 1824. Egli fu l’ultimo re della dinastia dei Borboni a sedersi sul trono francese. Durante la Rivoluzione emigrò all’estero e fu a capo della fazione dei realisti - gli ultras - e nel 1794 si trasferì in Inghilterra. Alla morte del fratello salì al trono.
Fin dall’inizio fu oggetto di impopolarità in quanto voleva ricreare il clima dell’Ancien Régime.

Istituì, innanzitutto, il "fondo del miliardo", per risarcire ai nobili i danni subiti a causa della Rivoluzione, incoraggiò il ripristino delle congregazioni religiose soppresse e reintrodusse la pena di morte per coloro che si fossero resi responsabile di sacrilegio. Il suo regno vide la presenza dei ministri Villèle, Martignac e de Polignac: licenziati dal re uno dopo l’altro i primi due, dato che, secondo lui, avevano perseguito una politica timidamente liberale, ma comunque invisi al popolo liberale, de Polignac attuò una politica fortemente reazionaria e oltranzista; fra l’altro, pur avendo perso la maggioranza in Parlamento, a favore dei liberali, per rimanere al potere, decise di non riconvocare più le Camere fino al 1830. Nel 1830 il governo Polignac decise di inviare una spedizione militare in Algeria per eliminare i pirati algerini che, da tempo, infestavano il Mediterraneo, danneggiando l’attività commerciale francese e soprattutto per cercare di migliorare la popolarità del governo con una vittoria militare. La ragione per la guerra fu che il bey di Algeri, irato per il mancato pagamento dei debiti di guerra dovuti all'invasione di Napoleone in Egitto anni prima, aveva volontariamente provocato la Francia. Le truppe francesi occuparono pertanto Algeri il 5 luglio di quello stesso anno.
In politica interna, nello stesso anno sciolse la camera una prima volta e manifestò la sua ostilità nei confronti della vittoria dei liberali nelle elezioni. Il 25 luglio 1830, Carlo X decise di firmare le Quatre Ordonnances di Saint-Cloud con cui sopprimeva molte libertà, scioglieva la camera, modificava in senso conservatore la legge elettorale e introduceva la censura sulla stampa, ponendo sostanzialmente le basi per un colpo di Stato. Lo scontento fra i Francesi aumentò e l'opposizione antiborbonica alla Camera crebbe a tal punto che nel luglio del 1830 Parigi insorse dando vita alle "Trois Glorieuses" (= Rivioluzione di luglio) e costringendo il re a riparare a Rambouillet. Qui, Carlo X abdicò in favore del nipote Henri d’Artois, duca di Bordeaux (Enrico V). Questa decisione fu del tutto inutile e non ebbe alcun seguito perché sarà proclamato re dei Francesi (e non di Francia) il duca d'Orleans Luigi Filippo I.
Successivamente, Carlo X si trasferì a Gorizia, dopo morì di colera sei anni dopo.