Carlo X
Carlo X era fratello di Luigi XVI, giustiziato durante la Rivoluzione francese nel 1793, e di Luigi XVIII che regnò in Francia durante la Restaurazione dal 1814 al 1824. Egli fu l’ultimo re della dinastia dei Borboni a sedersi sul trono francese. Durante la Rivoluzione emigrò all’estero e fu a capo della fazione dei realisti - gli ultras - e nel 1794 si trasferì in Inghilterra. Alla morte del fratello salì al trono.
Fin dall’inizio fu oggetto di impopolarità in quanto voleva ricreare il clima dell’Ancien Régime.
In politica interna, nello stesso anno sciolse la camera una prima volta e manifestò la sua ostilità nei confronti della vittoria dei liberali nelle elezioni. Il 25 luglio 1830, Carlo X decise di firmare le Quatre Ordonnances di Saint-Cloud con cui sopprimeva molte libertà, scioglieva la camera, modificava in senso conservatore la legge elettorale e introduceva la censura sulla stampa, ponendo sostanzialmente le basi per un colpo di Stato. Lo scontento fra i Francesi aumentò e l'opposizione antiborbonica alla Camera crebbe a tal punto che nel luglio del 1830 Parigi insorse dando vita alle "Trois Glorieuses" (= Rivioluzione di luglio) e costringendo il re a riparare a Rambouillet. Qui, Carlo X abdicò in favore del nipote Henri d’Artois, duca di Bordeaux (Enrico V). Questa decisione fu del tutto inutile e non ebbe alcun seguito perché sarà proclamato re dei Francesi (e non di Francia) il duca d'Orleans Luigi Filippo I.
Successivamente, Carlo X si trasferì a Gorizia, dopo morì di colera sei anni dopo.