Morta Margaret Lee, grande star dei film italiani degli anni '60 | Corriere.it

Morta Margaret Lee, grande star dei film italiani degli anni '60

diRedazione Spettacoli

L'attrice è deceduta all'ospedale di Gloucester, nel sud ovest dell'Inghilterra. Era apparsa come showgirl al fianco di Johnny Dorelli nel varietà «Johnny Sera» nel 1966

Jonny Dorelli e Margaret Lee in "Johnny Sera" regia di Eros Macchi

Jonny Dorelli e Margaret Lee in «Johnny Sera» regia di Eros Macchi

L'attrice inglese Margaret Lee, pseudonimo di Margaret Gwendolyn Box, popolare protagonista di film italiani negli anni Sessanta, tra commedie comiche e pellicole in costume, è morta all'ospedale di Gloucester, nel sud ovest dell'Inghilterra, all'età di 80 anni. La notizia della scomparsa, avvenuta il 24 aprile, è stata pubblicata oggi dal quotidiano londinese «The Telegraph». L'attrice fu accanto al cantante Johnny Dorelli nel suo debutto sul grande schermo e nei ruoli drammatici recitò spesso con Klaus Kinski. Dopo il ritiro dalle scene, Lee ha vissuto a Cheltenham, nel Gloucestershire.

Nata a Wolverhampton, in Inghilterra, il 4 agosto 1943, Margaret Lee si formò alla Italia Conti Academy of Theatre Arts di Londra, diplomandosi nel 1960. Si trasferì poco dopo a Roma per intraprendere la carriera cinematografica. Fece il suo debutto a Cinecittà in un film del genere peplum, «Maciste contro i mostri» (1962), dove interpretò la protagonista femminile Moah accanto a Reg Lewis, seguito da «Sansone contro i pirati» (1963).

Fu però una serie di commedie popolari a rendere Lee una star in Italia. Con un look biondo e vaporoso sul modello di Marilyn Monroe, Lee trascorse gli Sessanta apparendo in numerose divertenti commedie, molte delle quali con protagonisti il popolare duo comico Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, che ebbero un grande successo e ne fecero un'attrice cinematografica molto conosciuta: «I due pericoli pubblici», «Due mattacchioni al Moulin Rouge», «Un mostro e mezzo», «Io uccido, tu uccidi», «I due sergenti del generale Custer», «Franco, Ciccio e le vedove allegre».

Sebbene non fosse riuscita ad aggiudicarsi il ruolo di Tatiana Romanova in «Agente 007, dalla Russia con amore», Margaret Lee si distinse nei film di spionaggio e fantaspionaggio europei, spesso in ruoli sexy. Anche il suo aspetto cambiò: abbandonò il look biondo ispirato a Marilyn Monroe e divenne invece bruna. Alcuni dei film europei più famosi in cui Lee ha recitato sono stati «Agente 077 dall'Oriente con furore» (1965) di Sergio Grieco, «La tigre profumata alla dinamite» (1965) di Claude Chabrol, «Il ladro della Gioconda» (1965) di Michel Deville, «New York chiama Superdrago» (1966) di Giorgio Ferroni, «Se tutte le donne del mondo... (Operazione Paradiso)» (1966) di Henry Levin e Arduino Maiuri (1966), «Il più grande colpo del secolo» (1967) di Jean Delannoy e «Dick Smart 2.007» (1967) di Franco Prosperi (1967).

La bellezza e il talento della Lee attirarono anche l'attenzione del produttore
cinematografico internazionale Harry Alan Towers, che le diede un più ampio riconoscimento internazionale assegnandole ruoli di primo piano in diverse produzioni con cast all-star, a partire dal thriller britannico «Il lungo
coltello di Londra» (1966) di John Llewellyn Moxey (1966). Towers scritturò Lee anche nella spy-comedy «l nostro uomo a Marrakesh» (1966), diretta da Don Sharp; nel film d'azione «I cinque draghi d'oro» (1967), diretto da Jeremy Summers; nei thriller «Paroxismus» (1969) e «Il trono di fuoco» (1970), entrambi diretti da Jesús Franco; e infine «Il dio chiamato Dorian» (1970), diretto da Massimo Dallamano. Il co-protagonista di Lee in «Il lungo coltello di Londra», «I cinque draghi d'oro», «L'assassino ha le ore contate» (1968) di Yves Boisset (1968) e «Paroxismus» era l'attore tedesco Klaus Kinski (un habitué delle produzioni di Harry Alan Towers). L'accoppiata Lee-Kinski si rivelò molto popolare tra gli spettatori, soprattutto in Italia, e i due continuarono a recitare insieme fino ai primi anni Settanta, comparendo in un totale di 12 film.

Margaret Lee è stata molto popolare anche nella televisione italiana degli anni '60; è apparsa come showgirl al fianco del cantante Johnny Dorelli nel varietà «Johnny Sera» nel 1966 e al «Galà per Johnny Dorelli» (1968) e poi al varietà «La domenica è un'altra cosa» (1969-1970). Lee ha anche recitato con Dorelli nel suo debutto cinematografico «Arriva Dorellik» (1967). 

All'inizio degli anni Settanta la carriera cinematografica della Lee scese sempre più verso l'exploitation, culminando nel thriller violento «La bestia uccide a sangue freddo (1971) di Fernando Di Leo. Altri film di quel periodo sono «Le belve» (1971) di Giovanni Grimaldi, «Donne sopra, femmine sotto» (1971), di Boro Drašković, «La sensualità è... un attimo di vita» (1974) di Dante Maraccini, «Gli assassini sono nostri ospiti» (1974) di Vincenzo Rigo (1974).

Nel 1974 Lee scomparve dalla scena cinematografica italiana e tornò in Inghilterra. Nel 1981, tuttavia, Lee ritornò in Italia per un piccolo ruolo nella commedia «Sesso e volentieri» (1982) di Dino Risi, che la riunì con il suo vecchio co-protagonista Johnny Dorelli. Ma il ritorno della Lee fu breve: apparve solo in un altro film, «Stangata napoletana» (1983) di Vittorio Caprioli, prima di ritirarsi completamente dal cinema e trasferirsi negli Stati Uniti.

Margaret Lee ha avuto due figli: Roberto Malerba (nato dal matrimonio con il suo press-agent e marito) e Damian Anderson (nato dal suo legame con il musicista Kim Brown), entrambi impegnati come produttori in campo cinematografico. Nel 1985 si era risposata con Walter Creighton.

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4 maggio 2024