Il bosone di Higgs: la particella più ricercata della storia

- Attualità, Medicina e Salute

Il Dr Francesco Pandolfo ci fornisce una chiara spiegazione riguardo al “mistero” del bosone di Higgs. Ecco quanto ha scritto:

“Dopo mezzo secolo di esperimenti, è stato finalmente rilevato un primo segnale della possibile esistenza della particella più ricercata della storia della fisica: il bosone di Higgs.

Ma cos’è esattamente e perché è tanto importante sapere se esista o meno?

Per rispondere a queste domande bisogna tornare a quando è stato elaborato il Modello Standard.
Si tratta di una teoria che cerca di spiegare il modo in cui tutte le particelle elementari note interagiscano nell’ Universo visibile, comprendendo tre delle quattro forze fondamentali note (interazione nucleare forte, nucleare debole, elettromagnetica); è esclusa la gravità, trattata dalla teoria della Relatività Generale.
C’è però un problema: non riesce a spiegare da dove sia spuntata la massa di tutte queste particelle.

Il problema sarebbe tale da compromettere la teoria, ma si risolve inventandosi un’ altra particella subatomica che conferisca a ogni cosa questa caratteristica fisica fondamentale.
A proporre la sua esistenza sono stati alcuni fisici tra cui Peter Higgs (da cui il nome), nel 1964.
Risolto il problema sulla carta, occorreva trovare la prova dell’esistenza della particella, ma l’impresa sembrava quasi impossibile.
Non potendo sperare di trovarla nell’Universo (se esiste, infatti, decade in un settimilionesiomo di secondo, trasformandosi in altre particelle), in questi anni i fisici hanno tentato di crearla per poi rilevarla.

Come? Lanciando dei fasci di protoni ad altissima energia all’interno degli acceleratori di particelle e facendoli scontrare, come delle enormi travi lanciate una contro l’altra. Da questi scontri si generano molte particelle elementari: leptoni, quark, altri tipi di bosoni e così via; ognuna ha delle caratteristiche energetiche note e individuabili.

“Non c’e’ ancora il “numero magico” “, ha spiegato il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Fernando Ferroni, riferendosi al margine di errore minimo perche’ si possa parlare di una scoperta. ‘’Non e’ un’operazione semplice, ma escluderei che non stanno vedendo niente’’, ha aggiunto. Se la conferma arrivera’, la scoperta del bosone di Higgs, ha osservato Ferroni, “sara’ la piu’ importante di questa fisica straordinaria”.
Se la rilevazione del bosone di Higgs verrà confermata avremmo una conferma di come si crede che funzionino alcune cose nell’Universo,
altrimenti sapremmo che finora abbiamo (almeno in parte) sbagliato e, soprattutto, che c’è una fisica completamente nuova da scoprire.”

-