British Museum di Londra: 10 opere che devi assolutamente vedere

British Museum Londra: 10 opere che devi assolutamente conoscere

Il British museum di Londra è uno dei più grandi musei del mondo con una collezione di circa otto milioni di pezzi tra reperti, opere d’arte e libri. La sua storia è molto antica: fu fondato da Sir Sloane nel 1753 e poi venduto al re Giorgio II alla sua morte. La collezione del British Museum si è accresciuta nel tempo soprattutto grazie agli gli scavi del XIX secolo nei paesi colonizzati dal Regno Unito.

Il British Museum oggi ospita collezioni provenienti da tutti i continenti, dalle gallerie con opere delle Americhe fino ai reperti provenienti dall’Australia, passando ovviamente per l’Europa e l’Asia. Il museo ha infatti un obbiettivo molto ambizioso: raccogliere sotto un unico tetto le testimonianze di tutte le civiltà del mondo.

Vuoi saperne di più?

Scopri le dieci opere del British Museum che non puoi assolutamente perderti.

Si parte!

Biglietti per il British Museum

1 – La stele di Rosetta

La Stelle di Rosetta é stata uno dei ritrovamenti più importanti della storia e si trova proprio qui, all’interno del British Museum. Non va ammirata, non è neppure bella, ma storicamente è stata di importanza cruciale almeno per gli egittologi.

Fu rinvenuta nel 1799 e i geroglifici sino ad allora erano solo misteriosi simboli accostati. Grazie a questa stele si riuscì finalmente a capire questo ermetico linguaggio dell’antico Egitto.

Come é stato possibile?

Molto semplicemente, la Stele di Rosetta non é altro che una pietra con un testo scritto in greco antico, in demotico e in geroglifico. Il testo é sempre lo stesso, ma é stato semplicemente tradotto dalle popolazioni antiche non lo scopo di essere chiaro per tutti. Proprio grazie a questo espediente é stato possibile anche per noi riuscire a comprendere i geroglifici.

Grazie, stele di Rosetta!

Una curiosità!

Se fu un francese a ritrovare la stele di Rosetta e a farla studiare, furono però gli inglesi ad impossessarsene dopo la conquista dell’Egitto. Per questo oggi si trova al British Museum e non al Louvre di Parigi.

british museum stele di rosetta

2 – I fregi del Partenone al British Museum

Monumentali e bellissimi, sono i gruppi scultorei che un tempo decoravano i frontoni del Partenone sull’acropoli di Atene. Furono portati in Inghilterra nel XIX secolo e da anni la Grecia ne chiede la restituzione.

Queste enormi statue sono state scolpite nel 440 a.C. da Fidia, uno dei più grandi scultori dell’antichità. Oggi sono tutte bianche, ma devi sapere che un tempo erano completamente colorate e dovevano sembrare davvero vive, così come le sculture che decoravano le città romane!

I fregi del Partenone al British Museum sono particolarmente importanti perché segnano l’apice dell’arte classica e l’abilità che avevano raggiunto gli antichi sultori greci.

A me sono rimaste davvero impresse, tu cosa ne pensi?

Ti segnalo che nella stessa sala ci sono anche le metope del Partenone, splendide anch’esse.

i fregi del partenone

3 – La sezione sull’antico Egitto

La collezione di reperti egizi del British Museum é la terza più grande al mondo. La prima è ovviamente quella del Cairo seguita dal bellissimo museo egizio di Torino.

Vi sono tantissime mummie, statue colossali e piccolissimi oggetti della vita quotidiana, grandi affreschi e pareti intere di geroglifici.

Insomma una sezione in cui vale la pena perdersi per ore ed ore.

4 – Gli scacchi dell’isola Lewis, un mistero vichingo?

Si tratta di numerosi scacchi in avorio di tricheco e ossa di balena rinvenuti nell’isola di Lewis nel XIX secolo. Risalgono al XII secolo e sono stati fabbricati probabilmente in Norvegia, si pensa presso Trondheim.

La fattura é davvero incredibile ma la cosa che ancora non ci si é riusciti a spiegar é come e perché siano arrivati sulle coste della Scozia. Un vero mistero.

scacchi dell’isola Lewis british museum

5 – Il tesoro di Suttun Hoo

Questo tesoro fu rinvenuto nel 1939 nel Regno Unito e costituisce una delle più importanti testimonianze di arte del VI-VII secolo in questa zona.

Gli archeologi hanno rinvenuto in quest’area un numero considerevole di monili appartenenti ad alcune tombe che non erano mai state violate in precedenza.

Vuoi sapere quale é stata la più sbalorditiva?

Sicuramente la sepoltura che comprendeva un’intera nave in legno di quercia del peso di diverse tonnellate. Al suo interno c’erano fibbie, fermagli, elmi, else di spada e molti altri splendidi oggetti che vale la pena di ammirare.

tesoro di Suttun Hoo opere del british museum

6 – Il piattone di Mildenhall

Questo piatto é uno dei più begli esempi di arte minore della tardo antichità romana. Si tratta di un autentico capolavoro di oreficeria, pesa più di 8 kg e rappresenta scene bacchiche ed il barbuto dio Nettuno al centro.

Il piattone di Mildenhall del British Museum è in argento sbalzato ed é semplicemente magnifico.

Anche il resto dell’argenteria merita di essere ammirato: é ciò che resta dei tesori che furono nascosti all’epoca delle invasioni barbariche e poi ritrovati secoli dopo nelle situazioni più inverosimili.

piattone di Mildenhall opere del british museum

7 – Il cristallo di Lotario

Si tratta di un gioiello che fu probabilmente realizzato per il re carolingio Lotario II (860 d.C. circa). Il cristallo di Lotario fu minuziosamente inciso con le scene bibliche di Susanna e i vecchioni.

Lo puoi trovare nella sezione medioevo del British Museum.

cristallo di lotario

8 – Il Mohai del British Museum

Hai presente quelle antiche sculture di capoccioni monolitici di pietra scura con il nasone che si trovano all’isola di Pasqua? Beh, ce n’é uno anche al British Museum nella sezione “living and dying” e si chiama Hoa Hakananai’a. É alto quasi 3 metri ed è datato più o meno al 1200.

Non conosco l’arte di questa parte del mondo, ma vi assicuro che ha una potenza espressiva notevole ed è davvero impressionante. Una sola parola per descriverlo: maestoso.

Ti segnalo anche che in Italia é custodito un secondo Mohai. Si trova nel paese di Vitorchiano, in provincia di Viterbo e puoi vederlo gratuitamente perché é esposto sul belvedere esterno della città.

Il Mohai del British Museum

9 – Ceramica greca ed etrusca

Trovarsi di fronte a certi capolavori è senz’altro molto emozionante, ma quello che amo di più dei musei è quando mi raccontano com’era la vita quotidiana degli uomini del passato. Cosa facevano, cosa mangiavano, come si truccavano le donne, con cosa giocavano i bambini, come erano i loro vestiti.

Questo mi piace sapere.

I “cocci” di vasi, otri e ampolle greco-romani sono sparsi in tutti i musei d’Europa e sembrano sempre uguali, invece sono ogni volta una scoperta. Il più bello del British Museum a mio parere é il vaso di Achille e Pentesilea, la mia eroina. Peccato non si riesca a fotografare in modo decente da nessuna angolazione.

10 – La Great Court del British Museum

Non dimenticarti di ammirare l’architettura della Great Court del British Museum. E” dedicata ad Elisabetta II ed é la più grande piazza coperta d’Europa, piena di luce, davvero magnifica.

Fu inaugurata nel 2000 ed é opera di Foster&Partners.

Great Court del British Museum

Informazioni pratiche e pareri

Come gli altri musei statali inglesi, il British Museum é gratuito ma un’offerta all’uscita é gradita (e doverosa, aggiungerei).

L’ultima volta che l’ho visitato era il 2014 ed è stata un’emozione grandissima rivedere certe opere dopo averle studiate. Ne ho scoperte anche molte altre e sono rimasta ore ad ammirare alcuni capolavori di arti minori, monili, piatti, armi e vestiti.

Mi hanno colpita molto alcune opere provenienti dall’Asia e dall’Africa. Se conosci qualche manuale di storia o storia dell’arte che tratta nello specifico di questi due continenti segnalamelo per favore, vorrei saperne di più!

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Elisa

Elisa

Ciao, io sono Elisa! Sono una storica dell’arte e travel blogger. Ho uno spirito nomade e adoro viaggiare per scoprire posti nuovi, scrivere e vivere nuove esperienze! Dal 2012 ho creato arttrip.it per condividere le mie esperienze di viaggio con tutti voi. Foto scattate con Panasonic GH5

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