Cosa vedere a Soncino in 1 giorno: visita al Castello e al borgo medievale | LE COSMOPOLITE Viaggi di Roberta Ferrazzi

Cosa vedere a Soncino in 1 giorno: visita al Castello e al borgo medievale

Cosa vedere a Soncino? Il pittoresco borgo di Soncino, annoverato tra I Borghi Più Belli d’Italia e i borghi Bandiere Arancioni TCI, è un’incantevole località in Lombardia perfetta per vivere un’avventura unica tra storia, cultura e bellezze architettoniche. In questo articolo vi porto alla scoperta del Castello di Soncino e del borgo medievale, tra mulini ad acqua, antiche stamperie e scorci suggestivi, con un itinerario di un giorno ideale per una gita fuoriporta tra Cremona e Brescia.

Cosa vedere a Soncino

Il borgo di Soncino è un gioiello della Pianura Padana, che con le sue antiche mura, gli stretti vicoli lastricati, gli antichi mulini e un’architettura che racconta secoli di storia, offre ai visitatori un viaggio affascinante nel passato. Questo suggestivo borgo medievale, che fu visitato anche da Leonardo da Vinci, mi ha letteralmente conquistata. Rinomato per il suo Castello Sforzesco, in pochi sanno che questa non è l’unica cosa da visitare a Soncino. Durante la mia visita in questo pittoresco borgo ho infatti scoperto che Soncino offre la possibilità di seguire un itinerario a piedi costellato di luoghi di interesse da non perdere, che lo rende una meta perfetta da vedere in un giorno, con una bella gita fuoriporta all’insegna della cultura. Cosa vedere a Soncino? Questa guida vi condurrà attraverso le vie di questo affascinante borgo, svelando i segreti della sua imponente roccaforte, dei suoi musei e dei suoi tesori nascosti, con un itinerario di un giorno che vi farà vivere un’esperienza che unisce cultura, storia e bellezza architettonica, dove il passato si fonde con il presente, regalandovi un viaggio indimenticabile nel cuore della tradizione medievale italiana. Pronti a partire? 😉

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Castello di Soncino

Dove si trova Soncino

Soncino è un comune in provincia di Cremona, in Lombardia. Ubicato nei pressi del Fiume Oglio, questo antico borgo della Pianura Padana dista circa 15 km dal borgo medievale di Padernello, 40 km da Cremona e Brescia, e 70 km dal Lago di Garda e Milano.

Borgo di Soncino

Il borgo di Soncino è annoverato tra i borghi in Lombardia da visitare assolutamente. Questo antico borgo medievale è infatti annoverato tra I Borghi Più Belli d’Italia e i borghi Bandiere Arancioni di Tour Club Italiano. Il borgo di Soncino fa inoltre parte del parco fluviale Parco dell’Oglio Nord, di cui è la sede culturale.

Cinta muraria di Soncino

Storia di Soncino in breve

Per capire cosa vedere a Soncino e la rilevanza dei suoi luoghi di interesse, bisogna prima conoscere la storia di questo pittoresco borgo lombardo. Sebbene la presenza dell’uomo nell’area di Soncino si riveli sin dai tempi della preistoria, e il territorio sia stato zona di passaggio prima e di insediamento poi, la fondazione di Soncino si fa tradizionalmente risalire al periodo delle invasioni germaniche, che nel 476 d.C. causarono la caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Il medioevo fu per la storia di Soncino un’epoca di forte sviluppo, crescita economica e indipendenza. La prima importante militarizzazione del borgo avvenne nel 1200, sotto Buoso da Duera, Signore di Soncino e di Cremona. Al medioevo risale anche la creazione di un sistema idrico-fognario, che oltre a rendere la cittadina più salubre, permise il funzionamento dei numerosi mulini ad acqua, che vediamo ancora oggi. Durante il periodo visconteo (1385-1454), Soncino assunse un ruolo preminente come roccaforte difensiva posta lungo la linea di confine tracciata del fiume Oglio tra Venezia e Milano. Nel periodo sforzesco (1454-1536), il borgo di Soncino subì la sua seconda significativa militarizzazione, caratterizzata dalla completa ristrutturazione delle mura cittadine e dalla costruzione di una nuova rocca. La potete famiglia degli Sforza, consapevole della rilevanza strategica di Soncino all’interno dello scacchiere militare dell’Italia settentrionale, dedicò particolare attenzione al potenziamento delle sue imponenti strutture difensive. Con l’insediamento degli spagnoli nel 1536, prese avvio il periodo di decadenza del comune di Soncino. L’atto di infeudazione attuato da Carlo V d’Asburgo (1500 – 1558) a favore dei marchesi Stampa, potete famiglia milanese, limitò i molteplici privilegi che Soncino aveva goduto nei secoli precedenti. La presenza di numerose truppe militari spagnole, inoltre, contribuì all’impoverimento del territorio e alla graduale e costante diminuzione della vitalità economica. Tra il 1700 e la prima metà del 1800 il borgo venne smilitarizzato prima dagli austriaci, che demolirono le quattro porte medievali del borgo, e successivamente da Napoleone. Questi eventi segnarono la definitiva conclusione della storia indipendente del borgo di Soncino.

Mulino di Borgo Sant'Angelo a Soncino
Mulino di Borgo Sant’Angelo a Soncino

Come visitare Soncino: i biglietti d’ingresso

Una volta giunti nei pressi della Racca di Soncino, noterete una casetta, che non è altro che la biglietteria del borgo. Qui potrete acquistare un biglietto di ingresso cumulativo che comprende:

  • il biglietto d’ingresso alla Rocca di Soncino, che nelle sue stanze ospita due piccole esposizioni, quella del Museo Aquaria e del Museo Reduci e Combattenti.
  • il biglietto d’ingresso al Museo della Stampa.
  • il biglietto d’ingresso alla Sala di Vita Medievale.

Cosa vedere a Soncino in 1 giorno: itinerario a piedi

Cosa vedere a Soncino in 1 giorno? Nell’itinerario che vi propongo di seguito vi guiderò attraverso le principali attrazioni e i tesori nascosti di Soncino, un percorso a piedi che vi consentirà di immergervi nella ricca storia del borgo medievale in un solo indimenticabile giorno, alla scoperta di antiche mura, pittoreschi vicoli e luoghi intrisi di fascino. 😉

mappa icon Scopri la mappa con i punti di interesse da annotare nella lista del cosa vedere a Soncino.

Castello di Soncino

In cima alla lista del cosa vedere a Soncino c’è sicuramente la sua Rocca medievale, che costruita in laterizi e collegata alla cinta muraria della città, è un perfetto esempio dell’idea che gli Sforza avevano di castello medievale.

Storia del Castello di Soncino

Il Castello di Soncino sorge dove già nel 1100 era stato predisposto un edificio fortificato. Bisogna però aspettare il 1460 ed il Duca di Milano Francesco Sforza (1401 – 1466) per vedere rafforzate le mura della rocca e costruito l’iconico torrione dalla forma circolare, frutto di un sapiente adattamento di un torrione preesistente. Tra il 1473 ed il 1475 venne realizzata la nuova fortezza su progetto dell’architetto ed ingegnere Bartolomeo Gadio (1414 – 1484). Passiamo poi al 1536 e al Conte Massimiliano Stampa, che decise di trasformare il fortilizio in un maniero ben più vivibile. Il Castello di Soncino venne abbellito con decorazioni pittoriche e fu dotato di una cappella nella torre di sud-est. Questa nobile dimora medievale passò di mano in mano ai discendenti della famiglia Stampa, fino a quando, nel 1876, Massimiliano Cesare Stampa, quattordicesimo e ultimo marchese di Soncino, lasciò il Castello ormai in degrado al comune, che si occupò successivamente di avviare un restauro conservativo e di aprirlo al pubblico come sito d’interesse.

Visita al Castello di Soncino

Durante la visita al Castello di Soncino potrete ammirare:

  • il caratteristico ponte levatoio.
  • la Rocca con il suo suggestivo cortile cinto da mura merlate e la Torre del Capitano, anche detta Torre del Castellano, di cui potrete visitare i sotterranei e l’abitazione del castellano.
  • il secondo e più ampio cortile con un bel pozzo nel centro, custodito tra tre torri a base quadrata, tra cui quella che ospita la Cappella, e l’iconica torre a base circolare.
  • il corpo di fabbrica addossato al muro, con chiari segni di stemmi sforzeschi sulle sue pareti, e un affresco risalente al Quattrocento, raffigurante la Crocifissione in un’elegante nicchia.
  • i pittoreschi camminamenti di ronda.
  • il grande fossato che circonda la Rocca e che un tempo era pieno d’acqua.
Cineturismo alla Rocca di Soncino

Non tutti sanno che la Rocca di Soncino è una meta per gli amanti di Cineturismo. L’antica fortezza medievale ha infatti fatto da set per le riprese di alcuni film e sceneggiati televisivi:

  • la miniserie televisiva prodotta dalla RAI dal titolo Marco Visconti (1975) per la regia di Anton Giulio Majano, trasposizione televisiva dell’omonimo romanzo storico di Tommaso Grossi.
  • la miniserie televisiva Camilla (1976) per la regia di Sandro Bolchi ed interpretata da Giulietta Masina, serie che venne tratta dal romanzo “Un inverno freddissimo” di Fausta Cialente.
  • il film Ladyhawke (1985) per la regia di Richard Donner, una fiaba ambientata nel 1200 con con Michelle Pfeiffer, Rutger Hauer e Matthew Broderick. 
  • il film Il Mestiere delle armi (2001) per la regia di Ermanno Olmi, che racconta degli ultimi giorni di vita del condottiero Ludovico di Giovanni De’ Medici, conosciuto come Giovanni delle Bande Nere, un soldato di ventura italiano al servizio dello Stato Pontificio durante le guerre d’Italia nella prima metà del 1500.

Museo della Seta di Soncino

Cosa vedere a Soncino? Il Museo della Seta di Soncino si trova in Via Cattaneo, proprio accanto alla magnifica Rocca Sforzesca, ed è ospitato all’interno dell’ex Filanda a Soncino. Il Museo della Seta offre ai visitatori la possibilità di esplorare antichi strumenti utilizzati nella produzione della seta, dall’approvvigionamento delle uova dei bachi fino alla fase di trattura della seta. Questo museo ha avuto origine dalla collezione privata del suo curatore, Enzo Corbani. Nel 2017, il museo è stato ampliato con l’apertura di una sala dedicata alle ditte bacologiche o seme-bachi, rappresentando una delle poche sale del genere in tutta Italia. La sala ospita filmati d’epoca sulla bachicoltura e manifesti a tema, offrendo al visitatore un’immersione completa nell’affascinante mondo della produzione della seta.

Museo della Stampa di Soncino

Il Museo della Stampa di Soncino è un’altra tappa nell’elenco del cosa vedere a Soncino. Nell’edificio tardo gotico di Via Lanfranco 6 venne infatti stampata la Prima Bibbia Ebraica il 22 Aprile 1488. La storia del Museo della Stampa di Soncino è legata alla famiglia del medico e rabbino Israel Nathan, che si vide costretta a lasciare la città di Spira, in Germania, a causa delle numerose persecuzioni anti-ebraiche. Nel 1441 Nathat ottennero dal Duca di Milano Francesco I Sforza la condotta per esercitare il prestito di denaro a pegno, ma il successivo arrivo sul mercato del Monte di Pietà (1472) introdotto grazie all’opera dei francescani con l’intento di liberare le classi meno abbienti dall’usura, porterà la famiglia a cambiare attività e a dedicarsi al mondo della stampa a caratteri mobili inventata da Guthemberg. Il business di famiglia si espanse in Italia fino al 1527. Dopo questa data Gershom, discendente di Nathat, si spostò prima a Salonicco e poi a Costantinopoli. Durante la visita del Museo della Stampa di Soncino potrete non solo scoprire la storia di questa famiglia, ma anche ammirare l’esposizione di numerose casse tipografiche e attrezzature risalenti alla fine del 1800 e all’inizio del 1900, che illustrano i procedimenti tecnici e le varie fasi del processo di stampa a caratteri mobili. Grazie alla presenza di un torchio ottocentesco, i visitatori possono osservare da vicino la metodologia con cui venivano stampate le singole pagine. Una bella esperienza che vi consiglio di non perdere.

Chiesa di Santa Maria Assunta a Soncino

Chiesa di Santa Maria Assunta è una tappa da inserire nella lista del cosa vedere a Soncino. Situata in Piazza della Pieve 1, poco distante dal Museo della Stampa, la Pieve di Santa Maria Assunta a Soncino si erge in un lungo dove nel V secolo fu eretto il primo edificio di culto nella zona. Nel corso dei secoli, la chiesa subì diverse trasformazioni. Se gli interventi del 1300 e 1400 rispettarono la struttura romanica originale, il rifacimento del 1580 apportò significative modifiche all’edificio, per adeguarsi alle nuove norme liturgiche stabilite dal Concilio Tridentino. Durante il tardo Rinascimento, la Pieve fu completamente affrescata dai talentuosi artisti cremonesi Giulio Calvi, noto come il Coronaro (1585), e Uriele Gatti, che dipinse la controfacciata nel 1589. L’era barocca ha lasciato tracce tangibili, come l’estensione del coro, che risale ai primi del 1600, e la costruzione delle cappelle laterali. Nel 1800 l’architetto Carlo Visioli contribuì alla struttura aggiungendo la cappella della Santissima Trinità. La chiesa subì gravi danni a causa del terremoto del 1802, ma tra il 1883 e il 1888, l’acclamato architetto Carlo Maciachini la restaurò e ampliò. Durante il restauro la facciata di Chiesa di Santa Maria Assunta venne riportata al suo presunto aspetto medievale.

Torre Civica di Soncino

La Torre Civica di Soncino ubicata in Piazza Giuseppe Garibaldi, è il simbolo medievale di questo pittoresco borgo lombardo e una tappa da annoverare nella lista del cosa vedere a Soncino. Inglobata al Palazzo del Comune, la torre dell’orologio di Soncino è stata edificata nel 1128 e poi sopraelevata ad un’altezza di 41,80 metri nel 1575, grazie all’aggiunta della cella campanaria. Nelle stanze del primo piano attigue alla torre, si trovano due celle carcerarie con la stanza del custode. E’ qui che, secondo la tradizione, il terribile condottiero e politico italiano Ezzelino III da Romano (1194 – 1259), Signore della Marca Trevigiana, dopo aver esteso il suo dominio sulle città di Trento, Belluno, Vicenza, Verona, Bassano, Padova e Brescia venne prima imprigionato e poi morì il 27 settembre 1259.

Palazzo Comunale di Soncino

Il Palazzo Comunale, così come lo passiamo ammirare oggi, è frutto di una serie di rimaneggiamenti dovuti in parte anche al terremoto che colpì il borgo nel 1802. La parte originale del Palazzo ancora visibile è l’ala in cotto con tracce delle aperture romaniche a bifora e la Torre Civica. Il palazzo durante i secoli ebbe diverse destinazioni d’uso. Fu infatti Palazzo Vecchio e poi Palazzo dei Consoli nel 1100, Palazzo del Podestà nel 1200, Palazzo Nuovo del Consiglio Generale nel 1400, periodo in cui venne eretta la Torretta dei Matei. L’orologio che fa bella mostra di sé sulla facciata del Palazzo fu il dono di Guido Contarini della Repubblica di Venezia. Si tratta di una replica in scala ridotta del famoso orologio situato in Piazza San Marco a Venezia. Le decorazioni in terracotta dell’orologio astronomico risalgono al 1977 e sono il risultato dell’abilità degli scultori soncinesi Agostino Ghilardi e Fabrizio Pirletti.

Torre Civica e Palazzo Comunale di Soncino

Chiesa di San Giacomo Apostolo a Soncino

La Chiesa di San Giacomo Apostolo si trova in Via IVº Novembre, e vede le sue origini nel 1300, allorquando venne edificata sui resti di un antico ospizio per pellegrini risalente al 1100. Nel 1361, la gestione passò ai Canonici agostiniani di San Cataldo di Cremona, i quali si presero cura della chiesa per soli tre anni. Durante questo breve periodo, fu realizzata la torre campanaria con una insolita forma ettagonale, ossia con sette lati, ancora oggi unica al mondo nel suo genere. Dopo un periodo di abbandono, la struttura fu successivamente affidata ai domenicani. Nella seconda metà del 1400 i domenicani la integrarono in un complesso monastico dotato di tre chiostri, apportando modifiche anche alla zona absidale. Nel corso del tempo, la chiesa subì diversi interventi, tra cui l’allungamento del 1510 che comportò la demolizione della facciata originale. Tra il 1600 e il 1700 la Chiesa di San Giacomo Apostolo fu oggetto di ulteriori modifiche, assumendo così l’aspetto attuale, che la rende una tappa imperdibile nell’itinerario del cosa vedere a Soncino. Particolarità della Chiesa è il presbiterio sopraelevato, dove si possono ammirare due vetrate realizzate da Fra Ambrosino de’ Tormoli e il coro ligneo in noce, opera di fra Damiano Zambelli datata 1507-1508. La Chiesa di San Giacomo Apostolo presenta anche la cripta della Santa Corona, costruita dopo il 1470 per ospitare una preziosa reliquia, attualmente conservata nella chiesa di Santa Maria Assunta.

Come arrivare a Soncino

Come arrivare a Soncino? Il mezzo più comodo per raggiungere il borgo è sicuramente l’auto. In particolare per arrivare la borgo si può prendere l’autostrada A35, detta la BreBeMi, che collega le città di Brescia e Milano, con uscita a Chiari Ovest. Se arrivate in auto da Cremona prendete la SS498, strada provinciale 498 Soncinese.

Dove parcheggiare a Soncino

La città di Soncino offre diverse possibilità per lasciare la vostra auto e godervi il piccolo borgo in tutta comodità. In particolare vi consiglio di raggiungere il Parcheggio “Sotto la cerchia muraria” in Via Borgo Sotto 2, che è ubicato proprio accanto alla Rocca di Soncino. 😉

Cosa vedere vicino a Soncino

Cosa vedere vicino a Soncino? Il borgo di Soncino si presta per essere visitato in giornata insieme al vicino borgo di Padernello, che vanta un delizioso maniero di periodo medievale e una suggestiva opera d’arte di Giuliano Mauri. Da non perdere poi la visita della città di Cremona, patria dei violini Stradivari, di cui potrete visitare lo straordinario museo, e la Piazza del Duomo con l’iconico Torrazzo, una delle torri più alte d’Europa. Adoro entrambe queste destinazioni e vi consiglio spassionatamente di visitarle. 😉

Guida di Soncino

In conclusione, l’esplorazione del suggestivo borgo medievale di Soncino si rivela un affascinante viaggio nel cuore della storia e della cultura lombarda. Attraverso le sue antiche mura, le piazze caratteristiche e i tesori artistici, ogni visitatore ha l’opportunità di immergersi nelle diverse epoche che hanno plasmato questo luogo unico. Dai periodi viscontei e sforzeschi, passando attraverso le sfide degli anni spagnoli e le trasformazioni architettoniche, fino alle testimonianze del Rinascimento e del Barocco, Soncino racconta storie che si intrecciano con il tessuto stesso della sua pietra. Con la sua magnifica Rocca, la Pieve di Santa Maria Assunta, le mura imponenti, i vicoli lastricati, i mulini ad acqua e il Museo della Stampa, Soncino si erge come un tesoro da scoprire, una gemma che custodisce con orgoglio la sua eredità storica. Che siate appassionati di storia, amanti dell’arte o semplici viaggiatori desiderosi di esplorare nuovi luoghi affascinanti, Soncino vi accoglierà con il suo carattere unico e la sua autenticità, regalandovi un’esperienza di viaggio indimenticabile.

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Roberta Ferrazzi

Roberta Ferrazzi

Ciao, sono ROBERTA FERRAZZI, travel blogger fondatrice e manager di LeCosmopolite.it - il blog al femminile per donne viaggiatrici che stai leggendo ora - Consulente in Marketing e Comunicazione crossmediale, Marketing Coach e Content Creator. Arilicense di origine e milanese di adozione, vivo tra il Lago di Garda e Milano. Da sempre innamorata dei viaggi, non smetto mai di esplorare il mondo, scoprendo culture incredibili e luoghi mozzafiato. Adoro condividere le mie esperienze di viaggio ed itinerari attraverso il blog e spero di ispirarti a prendere la valigia e partire per avventure emozionanti anche in solitaria. In LE COSMOPOLITE ti parlo di piccolo e grandi avventure per il mondo, ma anche di come diventare travel blogger. Unendo il mio DNA del viaggiatore con la mia esperienza nel marketing crossmediale, ti spiego come trasformare la tua passione per i viaggi in una professione autentica e gratificante. Ricorda, ogni viaggio è un'opportunità per scoprire se stessi e il mondo che ci circonda. Preparati a partire e lasciati sorprendere dalle meraviglie che ti attendono!

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