Valsugana / La polemica

Levico, commercianti contro le auto del Barber Day, e lui replica: "Ma se fate la Levico Vetriolo"

Consegnate 52 firme contro il raduno automobilistico del 2 giugno, si ricorda la concomitanza con “Arte e Natura”. Ma Andreozzi è una furia: «Io riempio gli alberghi...»

LEVICO TERME. Sono state consegnate ieri al sindaco Gianni Beretta, ed alla giunta comunale tutta, 52 firme rappresentanti altrettante attività economiche del centro storico di Levico Terme che si dichiarano fermamente contrarie al passaggio nelle vie del centro città del corteo del "Barber Day", il prossimo 2 giugno.

L'evento, organizzato da Paolo "Barber" Andreozzi, per alcuni anni si è svolto alle Lochere mentre ultimamente ha come sede Borgo, ma prevede comunque un corteo di auto che sfilerà anche per la cittadina termale.

«Trattasi - si legge nella lettera - di un evento che abbiamo già dovuto subire in passato: comporta il passaggio di un numero impressionante di vetture ingombranti, rumorosissime, inquinanti, strombazzanti, che obbligano la chiusura anticipata dei negozi e la ricerca di un riparo per chiunque si trovi a passeggiare per le nostre vie, nel vano tentativo di evitare di respirare nuvole di polveri di monossido di carbonio solo per il divertimento di pochi».

Tuttavia, i firmatari della missiva indirizzata all'amministrazione comunale non si dicono contrari all'evento in sé, che può piacere o non piacere: quello che viene chiesto è coerenza alla giunta che, si legge, ha dato il proprio nullaosta al passaggio del corteo per le vie del centro storico proprio in concomitanza con il festival "Arte e natura in centro", organizzato dal consorzio Levico Terme in Centro, con laboratori ed installazioni floreali proprio in centro storico.

La lettera prosegue ricordando come Levico abbia ottenuto la Bandiera arancione del Touring Club Italiano, il lago abbia la certificazione di "Bandiera blu" che «sancisce l'impegno nella promozione di un turismo sostenibile», la promozione turistica abbia spinto in direzione della sostenibilità, del relax e del benessere.

Da qui la richiesta di coerenza all'amministrazione comunale, una coerenza tradita dalla scelta definita miope ed avventata di autorizzare il passaggio dell'evento.

«Come potremmo mai giustificare - si chiedono i commercianti - lo smisurato inquinamento acustico e ambientale alle persone che visiteranno Levico Terme in occasione del Festival Arte & Natura, iniziativa consolidata e molto apprezzata dai turisti, attratte dalla prospettiva di una città che si proclama vocata al benessere e alla sostenibilità? Come possiamo, malgrado le tante difficoltà, continuare ad impegnarci a rendere vivo e attrattivo il nostro centro storico quando assistiamo a scelte contraddittorie e incoerenti da parte della nostra amministrazione pubblica?».

Il sindaco Gianni Beretta, sentito in merito, dichiara che l'autorizzazione al passaggio del "Barber day" in centro è stata approvata in giunta comunale, non con una delibera apposita ma fra i punti delle "varie ed eventuali" e non all'unanimità. «Il tema - spiega il primo cittadino - verrà discusso in una delle prossime giunte, forse già la prossima settimana, vista la lettera pervenuta con le molte firme. Ma una discussione sarebbe stata assicurata anche se i firmatari fossero due".  Una decisione che metta dunque la parola "fine" alla vicenda verrà presa a breve.

A parlare di una scelta poco comprensibile è anche Efrem Filippi, presidente del consorzio Levico Terme in Centro (e firmatario della lettera): «Da anni ci impegniamo - spiega - per promuovere un'accoglienza votata al benessere delle persone, di Levico come luogo nel quale ci piace vivere. Ho subito pensato che fosse un'opportunità mancata quella di far passare il corteo in centro in concomitanza, oltretutto, con un festival alla sua prima edizione e che promuove molteplici aspetti della nostra città».

Meno diplomatico l’organizzatore del Barber Day. «Dov’è la coerenza in tutto questo?». Ne ha per tutti il “Barber”, Paolo Andreozzi, che da quasi vent’anni organizza il “Barber day” dedicato ai motori ruggenti. La notizia della lettera sottoscritta dai commercianti («ma non tutti - specifica lui - perché alcuni sono venuti di persona da me a dirmi che non hanno firmato») non è sicuramente indolore per lui. Che tuttavia se la prende anzitutto con l’amministrazione: «L’anno scorso pure, in tutta fretta, dopo avermi dato l’autorizzazione al passaggio per Levico, me lo hanno revocato a pochi giorni dall’evento, per le rimostranze di alcuni. Ma con la promessa di dare maggior lustro all’edizione di quest’anno. A quella promessa io mi sono appellato quest’anno, quando ho fatto la richiesta per il passaggio a Levico».

Andreozzi chiede coerenza: «Non va bene la sfilata - aggiunge - ma invece va bene la promozione della Levico-Vetriolo, con due giorni di prove e gare e con tanto di presentazioni scritte da sindaco e consorzio dei commercianti? Non è assolutamente vero, poi, che la sfilata in centro durerà un’ora e mezza, perché prima di passare, tutte le auto vengono ammassate per occupare il minor tempo possibile. Gli alberghi sono pieni per quel fine settimana, tante persone che verranno con le loro auto scopriranno Levico e la Valsugana, e torneranno ancora. Questo è il mio ambito e questo, nel mio piccolo, riesco a fare per promuovere il territorio».

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