Stasera in tv ‘Tutto per mio figlio’, il film con Giuseppe Zeno: un uomo semplice contro la camorra - la Repubblica

Spettacoli

Stasera in tv ‘Tutto per mio figlio’, il film con Giuseppe Zeno: un uomo semplice contro la camorra

Su Rai 1 in prima serata, ispirato a fatti realmente accaduti. La regia è di Umberto Marino

2 minuti di lettura

Raffaele Acampora non e? un magistrato, un giornalista o un poliziotto. È un uomo come tanti. Ma si ribella alla criminalità organizzata per dare un futuro migliore a sua moglie e ai suoi quattro figli. Il film Tutto per mio figlio con Giuseppe Zeno, diretto da Umberto Marino, è una storia di ribellione e rivalsa sulla camorra ispirata a fatti realmente accaduti, riproposto (in replica) su Rai 1 giovedì 16 maggio.

La trama

L’ambientazione è quella della Campania del 1996: Raffaele e? un allevatore che ‘fa’ i mercati, mestiere che ha ereditato da suo padre, tutti i giorni si sveglia prima dell’alba e percorre anche decine di chilometri per vendere gli animali che lui stesso ha allevato. Una vita dura, che lui affronta a testa alta con il piglio di chi sa di far bene il suo lavoro. Purtroppo, però, i tentacoli della camorra non risparmiano nemmeno il suo settore. Ogni settimana Raffaele e i suoi colleghi sono vittime del racket criminale, che impone loro il pizzo e vessazioni di ogni tipo. Fino a quando, un giorno, Raffaele decide di ribellarsi. Fonda un sindacato e, con la sua forza d’animo contagiosa, convince i suoi colleghi a iscriversi. Collabora con la polizia e la magistratura, denuncia, fa nomi. È consapevole del rischio che corre. Sa che Anna e tutti i suoi familiari sono preoccupati per lui, ma ormai non può e non vuole tornare indietro. La camorra cerca in ogni modo di farlo smettere, prima con offerte e poi con minacce e intimidazioni. Ma Raffaele ha detto agli iscritti del sindacato che avrebbe difeso i loro interessi, e ha una parola sola.

Il protagonista Giuseppe Zeno

A interpretare il valoroso Acampora è Giuseppe Zeno, attore napoletano, 46 anni, cresciuto tra Ercolano e Vibo Valentia: "Raffaele Acampora, è un uomo consapevole della realtà in cui vive e del fenomeno contro il quale si mette. Un allevatore di conigli con un'ingenuità quasi da ragazzino, consapevole del rischio che corre, ma con l'ostinazione di riprendersi la dignità negata e ridarla anche agli altri. E soprattutto con la ferma volontà di regalare ai figli la possibilità di vivere in un mondo migliore", dice l'attore tra i più amati e popolari della fiction tv. Carabinieri, Squadra antimafia, Il clan dei camorristi e Il paradiso delle signore, ma anche Incantesimo, Un posto al sole, Gente di mare e L’onore e il rispetto sono solo alcuni dei titoli nel suo lungo curriculum, che l’ha fatto diventare uno dei volti più noti del piccolo schermo. Imma Taratanni – Sostituto procuratore, Mina Settembre e Blanca tre recenti produzioni a cui ha preso parte.

"Un uomo piccolo che fa una grande scelta”

E poi Tutto per mio figlio: "Il mio personaggio è una sorta di omaggio agli uomini e alle donne che si sono ribellati alla criminalità organizzata in varie parti del nostro Paese o hanno avuto il coraggio di denunciare, a rischio della loro vita, dei loro affetti. Un invito a non arrendersi", sottolinea Zeno, padre di due bambine avute dalla moglie e collega Margareth Madé. "Tutto per mio figlio racconta la storia di un uomo qualunque, con una vita qualunque, un uomo piccolo, che però fa una grande scelta – le parole del regista Umberto Marino – questo film tv si propone di mostrare il male senza romanticizzarlo e di raccontare come il bene vi si opponga con gesti e comportamenti piccoli, legali, poco eclatanti, ma non per questo meno importanti”. Nel cast assieme a Zeno anche Antonia Truppo, Tosca D’Aquino, Mimmo Mancini, Ernesto Mahieux, Giuseppe Pirozzi, Massimiliano Rossi, Nello Mascia, Roberto De Francesco e Fabio De Caro, per un totale di “quarantadue ruoli tra grandi, piccoli e piccolissimi, tutti serviti dall’eccellenza della scuola napoletana – dichiara il regista – una pattuglia di attori a cui è affidato il compito di dare credibilità e sentimento a tutti i caratteri che fanno vivere la storia”.

I commenti dei lettori