Full Metal Conte. E chi poteva sapere che il sergente istruttore Hartman in realtà è nato in Salento? Ce lo ha rivelato Marco Borriello, ospite del Bobo Vieri Talk Show. Nel suo lungo girovagare per le squadre di Serie A, l’attaccante napoletano ha incrociato tanti allenatori. Ma come dimenticare quei tre? “Nessuno mi ha fatto correre come Gasperini, Conte e Zeman, con loro in tre anni ne ho persi sei di carriera”. Preparazioni al limite, scene forti, film del terrore, altro che Momenti di gloria.
Borriello: “Conte era un mostro e un maestro”
Con Conte è stato breve ma indimenticabile. Borriello ha giocato nella sua Juventus per soli sei mesi, da gennaio a giugno 2012, vincendo uno scudetto e segnando il gol decisivo nella partita col Cesena: “Con lui – ricorda – vomitavo. Eravamo seguiti dalla Mapei, con il professor Sassi sotto un capannino a controllare tutto, anche battiti. Quando uno abbassava un attimo i battiti arrivava il richiamino: dovevi alzare l'intensità. Sono arrivato a 196 battiti. Ero appena prima dell'infarto, il 99% dello sforzo”. Chi soffriva, chi smoccolava: “Mi ricordo che arrivavano le bestemmie di Quagliarella in napoletano”. Certo, “dopo due anni non sopporti più certi ritmi”, però “Conte era mostro, un maestro anche nel correggere le partite il martedì, il venerdì, con il laserino: tutti ad ascoltarlo. Alla fine ti migliorava. La squadra la domenica si muoveva come una fisarmonica: ci sentivamo bene e lo dimostravamo in campo. Quell’anno abbiamo conquistato lo scudetto e lui ne ha vinti altri altrove”.
Borriello: “Zeman ti massacrava”
Zeman, incrociato alla Roma, era un altro torturatore: “La sua preparazione era lunga, massacrante. La notte non dormivo per la stanchezza”. Per tre giorni quattro volte i 2000 metri, dieci volte i 1000, poi per tre giorni gli 800, in seguito i 600 e così via, fino ai 100 da correre in 12, 13 secondi. Borriello non ha dubbi sul verbo da usare: “Ti massacrava”. Lui cercava di limitare i danni con una furbata: “Mi mettevo a correre nel gruppo di Totti, così evitavo le critiche: chi avrebbe mai detto qualcosa contro il capitano?”.
Borriello: “Conte sogna la Juve”
In chiusura, ancora Conte: “Può tornare alla Juve il prossimo anno. Lui vorrebbe, è juventino nell'anima. Anche se Allegri sta facendo benissimo". Bremer, Rabiot e gli altri sono avvisati.