Giada Paolella, morta a 8 anni nello schianto, le ultime ore tra la ginnastica artistica e la partita di calcio del fratellino | Corriere.it

Giada Paolella, morta a 8 anni nello schianto, le ultime ore tra la ginnastica artistica e la partita di calcio del fratellino

diFederico Rota 

La piccola, di Castione,  stava tornando a casa con la nonna e il fratellino. Lo choc del paese: «Il dolore più grande per un papà e una mamma». 

Giada Paolella, morta a 8 anni nello schianto, le ultime ore tra la ginnastica artistica e la partita di calcio del fratellino

Giada Paolella aveva 8 anni: è morta in uno scontro frontale in automobile 

«Giada era una bambina gioiosa, dolcissima e molto intelligente». Prima di chiudersi la porta di casa alle spalle, non aggiunge molto altro la sorella della nonna rimasta coinvolta con i suoi nipotini nel tragico incidente avvenuto martedì 7 maggio verso le 23, lungo la strada statale a Clusone, all’altezza di San Lorenzo di Rovetta. Nello schianto frontale è morta Giada Paolella, di 8 anni. Sua nonna Paola, alla guida dell’auto, è rimasta gravemente ferita e il fratellino Davide, di 9 anni, si è rotto il femore di una gamba. 

«Il dolore più grande per due genitori»

«Non sappiamo molto altro — aggiunge la signora —, siamo distrutti. Abbiamo bisogno di tranquillità, per metabolizzare quanto accaduto».
Castione della Presolana, dove la bimba abitava con il fratellino e i genitori, Roberto e Laura Falconi, è sotto choc. «Penso che sia il dolore più grande che un padre e una madre possano vivere», dice una donna fuori dalla loro casa, nella zona di Rusio. 

La piccola andava a scuola a Bratto

La bimba frequentava la seconda elementare a Bratto. Dentro e fuori da scuola, ieri mattina, il pensiero di tutti è per Giada. «Suo fratello è in classe con mia figlia — si limita a dire una giovane mamma —. Giada era una bimba allegra e carinissima, veramente gentile». Alcuni genitori sono venuti a conoscenza dell’incidente mercoledì mattina, altri la notte stessa in cui si è verificato. La voglia di parlare, comprensibilmente, è poca. «Sono qui con un groppo…», lascia in sospeso la frase una donna, toccandosi il petto dove c’è il cuore.

Il dirigente scolastico: «Siamo sconvolti»

 «Quanto successo è talmente grave che sconvolge non soltanto la nostra comunità, ma l’intera valle — aggiunge Giampaolo Grechi, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Rovetta a cui fa capo anche la scuola di Bratto —. È qualcosa che va ben oltre la nostra comprensione. Questo credo sia il momento dello sgomento e del silenzio. Posso solo dire che il mio personale pensiero va alla famiglia di Giada e di suo fratello (che frequenta nella stessa scuola di Bratto la terza elementare, ndr). Cercheremo in tutti i modi di tutelare i loro compagni di classe. La scuola, con tutti gli strumenti di cui dispone, sarà al loro fianco per sostenerli».

I genitori lavorano all'Hotel Milano 

 Qualche metro più su della scuola elementare, sempre a Bratto, c’è l’Hotel Milano. Anche qui si ricordano bene della vitalità di Giada. «Era la gioia in persona, spensierata, come sono le bambine della sua età. La vedevamo quando, terminate le lezioni, usciva da scuola e veniva qui ad aspettare i genitori, prima di tornare insieme a loro a casa», racconta il direttore dell’Hotel, Fabio Iannotta. Il padre della bimba, originario di Cassino (in provincia di Frosinone), ha iniziato a lavorare qui una ventina di anni fa come cameriere. Da qualche anno, lavorava al suo fianco anche la moglie.

La ginnastica artistica e la partita di calcio del fratellino

Giada, martedì sera, era insieme al fratellino, di 9 anni, nella Seat Ibiza guidata dalla loro nonna di 60 anni. Il piccolo gioca a calcio nei pulcini del Rovetta, paese in cui la sorellina ogni martedì praticava ginnastica artistica. Stavano tornando a casa dopo una partita che il bimbo aveva disputato contro l’Albinoleffe. Lui, ieri, è stato operato all’ospedale Papa Giovanni XXIII, mentre la nonna era ancora ricoverata in prognosi riservata agli Spedali Civili di Brescia. Tutto è avvenuto in una manciata di secondi. La Seat con a bordo nonna e nipoti ha incrociato una Bmw serie 3 che arrivava nella direzione opposta. A bordo c’era una coppia di Clusone: al volante un uomo di 47 anni, rimasto ferito anche se non in modo grave, con al fianco una donna di 60 anni.

La camera ardente a Bratto

La violenza del frontale è testimoniata dalle immagini: su un ciglio della strada c’è la Bmw con il cofano sfondato, di fronte la Seat nelle stesse condizioni. La bimba è morta sul colpo. Quanto alla dinamica, per ricostruirla sono al lavoro i carabinieri di Clusone, intervenuti insieme al personale del 118 e ai vigili del fuoco di Clusone e ai volontari di Gazzaniga. Allo stato si sa che nei pressi di una rotonda una delle due auto ha sbandato sull’asfalto bagnato, invadendo la corsia opposta. La camera ardente è a casa della prozia, in via Toscanini, a Bratto. I funerali saranno sabato, alle 15, sempre a Bratto. 

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9 maggio 2024