Perrin, Jean-Baptiste nell'Enciclopedia Treccani - Treccani - Treccani

Perrin, Jean-Baptiste

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Fisico (Lilla 1870 - New York 1942), prof. di chimica fisica alla Sorbona (1898-1940), membro dell'Accademia delle scienze di Parigi (dal 1923), creatore del Centro nazionale di ricerche scientifiche; premio Nobel per la fisica (1926), per fondamentali ricerche su proprietà connesse alla struttura discontinua della materia (equilibrio di sedimentazione, moto browniano, ecc.). Nel corso di tali ricerche, ricollegandosi a lavori di A. Einstein e di M. von Smoluchowski, verificò l'esistenza di una distribuzione stazionaria verticale in emulsioni di granuli identici di massa nota e giunse alla prima determinazione diretta del numero di Avogadro. Altre sue ricerche importanti riguardano i raggi catodici, i raggi X, la fluorescenza, la fotochimica, ecc. Si interessò anche di problemi di astronomia, proponendo una teoria sull'origine della radiazione solare. Contrario alla politica del governo di Vichy, si rifugiò negli USA. Classica la sua opera Les atomes, che ebbe diverse edizioni francesi e fu tradotta in varie lingue. n Il figlio Francis (Parigi 1901 - ivi 1992), prof. presso l'univ. di Parigi (dal 1935) e il Collège de France (dal 1946), ha svolto ricerche nel campo della fisica teorica del nucleo (in partic. delle reazioni nucleari a catena) ed è stato dal 1951 al 1970 alto commissario del Commissariat à l'énergie atomique.

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