Johnny Depp vince il primo round: il processo per diffamazione contro Amber Heard andrà avanti. Lo ha deciso il giudice Penny Azcarate, che ha rifiutato la richiesta dei legali dell’attrice di archiviare le accuse. E contro l’attrice è bufera: tre milioni e mezzo di persone firmano una petizione online per vederla fuori dal sequel di Aquaman - foto | video
LA CAUSA - L’ex coppia più bella di Hollywood si lasciò malissimo nel 2016. Amber mostrò al mondo immagini di un volto apparentemente tumefatto, accusando il divo dei Pirati di Caraibi di averla picchiata. E intorno a capitan Jack Sparrow si fece il deserto. La sua carriera venne praticamente stroncata, a partire dal suo ruolo più amato, con l’esclusione dal sesto capitolo della saga della Disney. Finchè Johnny, visibilmente dimagrito, reagì: disse che i lividi sul viso di Amber erano finti e che non aveva mai alzato le mani su una donna in vita sua. Perciò le fece causa per diffamazione, chiedendo 50 milioni di dollari di danni. Ne fece una anche al Sun, che l’aveva definito “picchiatore di mogli”. Ma, in piena tempesta metoo, la perse. Al “processo madre” che va in scena in Virginia, tuttavia, le cose stanno andando molto diversamente.
MICA TANTO VITTIMA - L’attore ha messo a nudo le proprie debolezze, spiegando che per lui la droga era una sorta di “medicina”. È stato mostrato un video in cui, strafatto, prendeva a pugni un mobiletto della cucina. Ma quanto a botte, se non c’è traccia di sue violenze ai danni di Amber, ce ne sono in abbondanza di Amber ai danni di lui. Lo rivelano gli audio registrati della stessa attrice, che si rivolgeva così al marito: “Non ti ho preso a pugni. Mi dispiace di non averti colpito in faccia con un vero schiaffo. Ti stavo picchiando, non ti stavo prendendo a pugni”. E ancora: “Scusa se ti ho colpito così, non ti ho preso a pugni. Ti stavo colpendo, cazzo. Non so quale fosse il reale movimento della mia mano. Stai bene? Ti ho fatto male, non ti ho preso a pugni. Sei un fottuto bambino! Cresci Johnny!” E oltre alle sberle, gli insulti: “Sei uno smidollato… Perché non vai a farti fottere. Vecchio pezzo di merda avaro”. Poi, riferendosi al figlio dell’attore: “Spero che il suo nuovo patrigno gli insegni cosa significhi essere un uomo”. Non sembrano le parole di una che subisce le violenze del marito, tutt’altro. Ma non basta.
IL DITO MOZZATO - Ci sono anche gli audio di quando Amber mozzò un dito a Johnny scagliandogli addosso una bottiglia di vodka. C’è la guardia del corpo dell’attore che ha mostrato le foto della luna di miele in cui Johnny aveva il viso gonfio. Malcolm Connolly, questo il suo nome, ha detto di non averli mai visti picchiarsi, ma di aver notato spesso Johnny con graffi su volto e collo, labbra gonfie, occhi neri. E ancora, ci sono dispetti da Guerra dei Roses, con le feci fatte trovare sul letto di lui, che Amber giura, smentita da un testimone, che furono però lasciate dai suoi yorkshire. C’è, di nuovo, una psicologa forense, Shannon Curry, che definisce l’attrice affetta da disturbo borderline della personalità che la porterebbe ad usare “tattiche di manipolazione per cercare di soddisfare i propri bisogni” e che la spingerebbe a cercare di essere sempre al centro dell’attenzione. La stessa psicologa nega invece che l’attrice abbia subito un disturbo da stress post traumatico dovuto alla relazione con Johnny Depp. Ma, per quanto attiene alle percosse, il colpo di scena principale è arrivato fuori dall’aula. Amber disse infatti che i lividi presenti nelle immagini diffuse nel 2016 erano leggeri perché li aveva coperti con un prodotto ad hoc della Milani Cosmetics, che chiese di assumere come prova. Ma la stessa Milani ha pubblicato un video su Tik Tok nel quale faceva presente che quel prodotto uscì nel 2017, un anno dopo la presunta aggressione.
NON SI ARCHIVIA - Una volta sentiti tutti i testimoni di chi ha presentato la causa, il giudice in America può decidere se sospendere il processo perché infondato o se andare avanti, come se fosse un’udienza preliminare davanti al gip. I legali di Amber hanno avanzato così richiesta di archiviazione delle accuse. Ma il giudice Penny Azcarate ha detto che sono state presentate finora prove sufficienti per permettere al procedimento di andare avanti.
Quando Amber Heard aveva tagliato un dito a Johnny Depp - guarda
BUFERA SU AMBER - A dirla tutta, fino ad ora per l’attrice è stata una sconfitta su tutti i fronti, perché tutto è apparsa fuorchè vittima. E se n’è accorta lei stessa, che ha licenziato i suoi addetti alla comunicazione perché, come racconta una fonte al New York Post, sarebbe “frustrata che la sua storia non venga raccontata efficacemente”. E “non le piace quando si scrive male di lei”. Già, perché anche i titoli dei giornali americani sono piuttosto negativi. Non solo. Una petizione su change.org chiedeva la sua esclusione da Aquaman 2 ricordandone l’arresto nel 2009 per violenza domestica nei confronti dell’ex partner Tasya Van Ree. Settimana scorsa avevano firmato 2 milioni di persone. In cinque giorni sono diventati tre milioni e mezzo. Una bufera tale che, secondo alcuni media stranieri, la Warner Bros avrebbe deciso di ridurre la presenza dell’attrice nel sequel di Aquaman a soli dieci minuti.
Johnny Depp accusa la moglie Amber Heard: i lividi se li è dipinti - guarda
e.m.
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