Attore russo. Eccentrico e ambizioso, si forma al Teatro d'Arte di Mosca per imporsi, dopo una lunga gavetta, come esuberante caratterista: I lancieri del Bengala (1935) di H. Hathaway, Il generale morì all'alba (1936) di L. Milestone, I cinque segreti del deserto (1943) di B. Wilder. Scritturato soprattutto in ruoli di misterioso «cattivo» dall'accento straniero, in rare occasioni si improvvisa commediante, con brillanti risultati (Il grande McGinty, 1940, di P. Sturges). Tra gli anni '50 e i '60 è in Europa, come interprete di film significativi quali Topkapi (1964) di J. Dassin e Agente Lemmy Caution, Missione Alphaville (1965) di J.-L. Godard. L'audace visione della vita e lo sfrenato temperamento ne fanno uno degli attori prediletti di O. Welles: Rapporto confidenziale (1955), l'incompiuto Don Quixote (Don Chisciotte, 1955) L'infernale Quinlan (1958), Il processo (1962).