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L’archeologo Arthur Evans, Cnosso e il mito del Minotauro

La mostra Labyrinth: Knossos, Myth & Reality, è a Oxford, Ashmolean Museum, fino al 30 luglio

di Nicol Degli Innocenti

Arthur Evans

2' di lettura

La leggenda ha attraversato i secoli: il re Minosse fece costruire sull'isola di Creta un labirinto dove rinchiudere il feroce Minotauro, una creatura mostruosa che attendeva le sue vittime sacrificali e che fu ucciso da Teseo, grazie al celebre filo di Arianna, che gli consentì di ritrovare l'uscita.

L'archeologo inglese Arthur Evans all'inizio del Novecento guidò gli scavi che portarono alla scoperta del palazzo di Minosse. Ora l'Ashmolean Museum, il museo dell'Università di Oxford, ha realizzato “Labirinto”, la prima mostra dedicata a Cnosso, con oltre cento reperti che per la prima volta hanno lasciato Creta e oltre cento foto, lettere, documenti e oggetti dagli archivi di Evans, che il museo custodisce.La mostra racconta la storia degli scavi dopo secoli di ricerche infruttuose. Era stato uno studioso di Creta, Minos Kalokairnos, che nel 1878 aveva individuato i resti un antico efidicio, ma le autorità dell'Impero ottomano gli avevano impedito di procedere con gli scavi. Nel 1900, dopo la conquista dell'indipendenza, Evans, direttore dell'Ashmolean Museum, ottenne dalle autorità cretesi il permesso di avviare gli scavi. L'archeologo trovò affreschi, vasi di ceramica, oggetti, statue, monete, gioielli e perfino un trono di pietra, e si convinse che il palazzo reale di Minosse e il mitico labirinto fossero una cosa sola.“Dal 1903 il museo conserva la più grande collezione di archeologia minoica grazie al mio predecessore, Sir Arthur Evans, che è stato un vero pioniere -., spiega Xa Sturgis, direttore dell'Ashmolean -. La mostra vuole essere un'esplorazione della cultura minoica e dei miti greci e anche della storia dell'archeologia britannica”.

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Il mito del Minotauro

La mostra segue anche il mito del Minotauro nelle sue varie forme e la sua longevità nel corso dei millenni. Pur rigorosamente accademica come da tradizione dell'Ashmolean, la mostra vuole coinvolgere il più possibile anche i giovani e i ragazzi: per questo oltre ai reperti ci sono due “esperienze” video.

Un video di 15 minuti dell'artista contemporanea Elizabeth Price immagina gli oggetti del palazzo di Cnosso. Una ricostruzione digitale del palazzo di Cnosso dei creatori del popolare videogame Assassin's Creed Odyssey consente una visita virtuale nelle sue sale, un viaggio nel tempo che riporta al V secolo A.C e che dimostra quanto il mito sia attuale anche oggi.

Gli scavi e le ricerche a Cnosso continuano tuttora e il luogo è uno dei siti archeologici più visitati al mondo. La mostra chiude con la scoperta fatta nel 1979 di sacrifici umani rituali a Cnosso, che riportano al mito del Minotauro. La creatura metà uomo e metà toro non è mai esistita, ma rappresentava un aspetto inconfessabile della civiltà minoica.

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