Migliori serie tv post-apocalittiche di sempre: eccone 10
Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » SERIE TV » Le 10 migliori Serie Tv post-apocalittiche di sempre

Le 10 migliori Serie Tv post-apocalittiche di sempre

In un’era segnata da incertezze ambientali e tensioni geopolitiche, il genere post apocalittico nelle serie tv cattura l’immaginazione collettiva con storie di resilienza, rinascita e riflessione tra le migliori di sempre. Un genere che esplora scenari in cui la civiltà come la conosciamo è stata spazzata via da catastrofi naturali, guerre nucleari, pandemie o invasioni aliene.

Al centro delle serie tv post-apocalittiche c’è la profonda indagine sulla natura umana. Queste narrazioni non sono solo racconti di distruzione e disperazione, ma anche potenti esplorazioni della psiche umana. In contesti dove le strutture sociali e le leggi non esistono più, i personaggi sono spinti ai loro limiti, costringendoli a rivisitare le loro moralità, obiettivi e desideri. Serie come The Walking Dead (che potete vedere sul catalogo Disney+ qui) e film come Mad Max: Fury Road mostrano non solo la lotta per la sopravvivenza, ma anche la lotta interiore dei loro protagonisti, che cercano di mantenere la propria umanità in un mondo dove le regole normali non si applicano più.

Potremmo perdere il mondo ma potremmo continuare a ritrovare e ricostruire noi stessi.

Forse l’aspetto più sorprendente delle serie tv post-apocalittiche è la loro capacità di trovare bellezza e speranza anche nelle circostanze più disperate. In Station Eleven, per esempio, un gruppo di attori e musicisti viaggia attraverso i resti di una civiltà distrutta, esibendosi in opere di Shakespeare per comunità sparse. Questa serie mostra come, anche quando tutto sembra perduto, l’arte e la cultura possono offrire conforto, connessione e una via di fuga dalla brutalità del mondo esterno.

Quali sono allora le 10 migliori serie tv post-apocalittiche di sempre? Ve le sveliamo qui.

1) The Walking Dead

migliori serie tv post apocalittiche di sempre (670x378)
Parte del cast di The Walking Dead

Fin da quel primissimo, indimenticabile pilot The Walking Dead non è mai stata solo una serie tv ma un’epopea post-apocalittica che ha ridefinito il genere zombie nella cultura popolare moderna. Prendendo le mosse dal fumetto omonimo creato da Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, lo show ha rapidamente catturato l’attenzione di un pubblico globale. Tutto merito di una audace narrazione e di quel realismo cupo che ne ha segnato lo stile. Ma il fascino della serie non risiede solo nella minaccia costante dei non morti, quanto, piuttosto, nelle intricate dinamiche umane che si sviluppano in risposta a un mondo in frantumi.

Al centro della narrazione troviamo Rick Grimes. Con lui ha inizio questo storia ed è con il suo addio che The Walking Dead finisce davvero (qui parliamo del perché Rick Grimes muore con The Walking Dead). Il vice sceriffo si risveglia dal coma per scoprire che il mondo che conosceva non esiste più. La sua trasformazione da uomo di legge a leader riluttante di un gruppo eterogeneo di sopravvissuti è, di fatti, il cuore pulsante della storia . La leadership di Rick è messa alla prova in ogni stagione, sfidandolo a bilanciare la moralità con la necessità brutale di sopravvivenza.

Al di là della suspense e dell’horror, The Walking Dead mette sempre al centro l’essere umano.

Con le sue speranze, i suoi sogni, le sue angosce e i suoi limiti. Ogni personaggio porta il fardello dei propri fantasmi, e la serie esplora come il dolore e la perdita possano trasformarsi in forze sia distruttive che unificanti. Nonostante l’ambientazione desolata che fa da cornice a gran parte del racconto, rimangono comunque visibili momenti di speranza e di bellezza. Le nuove generazioni, come Carl, rappresentano la speranza di un futuro diverso, in grado di poter riparare ai torti della vecchia e porre così le basi per una società rinnovata e ottimista.

2) See

Baba Voss

Immagina un mondo dove nessuno può vedere il sole che sorge, i colori che dipingono il cielo o i volti dei propri cari. Un mondo dove le montagne, i fiumi e gli alberi sono solo storie tramandate attraverso il tempo. Questo è il mondo di See. Una realtà dove l’umanità si è adattata e sopravvissuta, confidando nei suoi altri sensi per navigare un ambiente ostile e pericoloso. La premessa di See ha luogo in un futuro lontano. Secoli dopo che un virus ha decimato la popolazione mondiale e ha reso ciechi tutti gli esseri umani sopravvissuti.

In questa nuova società, la capacità di vedere è considerata un mito, e le generazioni successive hanno sviluppato altre abilità per sopravvivere, come l’udito e il tatto, per navigare nel mondo. Al centro di questa epopea post-apocalittica c’è Baba Voss, un guerriero e leader carismatico che si trova a proteggere una coppia di gemelli nati con la capacità di vedere. Un fatto che potrebbe cambiare radicalmente il destino della società.

La serie tv post-apocalittica ci immerge in un viaggio avventuroso e travolgente attraverso paesaggi mozzafiato e insidie mortali. La regia magistrale cattura l’essenza di un mondo senza vista, dando vita a una cornice visiva unica e coinvolgente. Ogni dettaglio, dai costumi alla scenografia, contribuisce a creare un’atmosfera di mistero e meraviglia.

Pagine: 1 2 3 4 5