Muore a 30 anni, Santarcangelo in lutto: “Addio piccola guerriera”

Muore a 30 anni, Santarcangelo in lutto: “Addio piccola guerriera”

Tutta la città piange Sara Domeniconi, la trentenne scomparsa a causa di un melanoma: "Vola in alto piccolo angelo guerriero"

Sara Domeniconi

Sara Domeniconi

Santarcangelo (Rimini), 19 maggio 2024 – "Vola in alto, nostro piccolo grande angelo guerriero", è la frase scritta su uno dei manifesti in ricordo di Sara Domeniconi affissi lungo le strade. Perché Sara, morta a soli trenta anni di tumore, ha combattuto fino all’ultimo e con ogni forza contro la malattia. E anche per questo tantissime persone ieri hanno voluto salutarla e renderle omaggio per l’ultima volta, durante la cerimonia nella camera ardente dell’ospedale Franchini di Santarcangelo. In lacrime amici, familiari ma anche sconosciuti che avevano sempre visto Sara in giro per il borgo clementino.

La sua scomparsa ha sconvolto tutta la città. Dove tutti conoscevano i problemi di Sara, a cui avevano diagnosticato un melanoma una decina di anni fa. E tutti ammiravano la sua forza d’animo, il suo lottare e andare avanti, convivendo con la malattia senza mai arrendersi.

Figlia di Silvia Baldazzi, titolare della macelleria di viale Marini, Sara lavorava come impiegata presso un’azienda. "Era una ragazza bellissima e piena di vita. E anche quando ha scoperto di avere un melanoma, non ha perso la sua forza d’animo e la sua voglia di vivere. Anzi, ha combattuto come una leonessa", ricordano i famigliari di Sara.

Da sempre era una grande sportiva. Il primo amore per lei è stato il ballo (uno degli zii di Sara, Marco Baldazzi, è un ex ballerino, coreografo e insegnante di danza). Poi tanto, tantissimo sport. Sara andava in palestra, faceva crossfit, aveva partecipato anche alla ‘Spartan race’. Nemmeno il tumore aveva fermato il suo amore per lo sport, al contrario.

"Le hanno diagnosticato un melanoma alla schiena quando aveva poco più di vent’anni – continuano i famigliari –. Sara è stata operata, poi ha fatto cure sperimentali all’Irst di Meldola. E grazie alle cure e all’attività sportiva, in tutti questi anni era riuscita a convivere con la malattia". Sara era un esempio per tutti: nonostante il tumore conduceva una vita assolutamente normale, dimostrando una forza e uno spirito non comuni. Poi, tre mesi fa, la terribile scoperta: Sara ha avuto una recidiva, è comparso un altro tumore in un’altra zona del corpo. E non le ha lasciato scampato.

"Ma anche in questi mesi Sara ha reagito e combattuto – continua il racconto dei famigliari – con tutta la forza che aveva. Era una ragazza straordinaria. Un esempio per tutti noi, per il suo attaccamento alla vita, per il suo coraggio. Un angelo guerriero".