Russia, arrestato in divisa Ivanov, il vice “corrotto” di Shojgu. “È un terremoto politico” - la Repubblica

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Russia, arrestato in divisa Ivanov, il vice “corrotto” di Shojgu. “È un terremoto politico”

Russia, arrestato in divisa Ivanov, il vice “corrotto” di Shojgu. “È un terremoto politico”
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Nel 1937 l’ultimo arresto di un numero 2 della Difesa. La sua vita lussuosa e le sue ricchezze vennero smascherate da Navalny

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MOSCA — Un alto ufficiale in uniforme, con tutte le insegne in bella vista, nella gabbia di vetro riservata agli imputati non si era mai visto. Al viceministro russo della Difesa Timur Ivanov, stretto collaboratore di Sergej Shojgu, non è stato dato neppure il tempo di cambiarsi. È stato prelevato direttamente dal suo ufficio martedì sera, dopo aver partecipato a una riunione degli alti vertici militari, e portato l’indomani dinanzi alla corte del tribunale Basmannyj di Mosca che ha ordinato che fosse tenuto per due mesi in custodia nel famigerato carcere Lefortovo. Segno che il suo caso sarà gestito dai servizi di sicurezza Fsb e non dalla giustizia militare. Insieme al complice Sergej Borodin, Ivanov è accusato di associazione a delinquere finalizzata a ricevere “tangenti su larga scala” — sopra al milione di rubli per il codice penale russo, l’entità esatta non è nota. Si è dichiarato innocente, ma rischia almeno 15 anni di carcere.

L’immensa ricchezza di Ivanov e il suo sfarzoso stile di vita non erano certo un segreto. La rivista Forbes Russia lo aveva nominato tra i più ricchi membri dell’apparato di sicurezza del Paese già nel 2019 e la sua corruzione era stata indagata da diverse testate investigative. Nel 2019 Proekt aveva ricostruito la sua rete di immobili segreti e, dopo l’inizio dell’offensiva russa in Ucraina, il Fondo anti-corruzione (Fbk) di Aleksej Navalny aveva rivelato lo stile di vita lussuoso condotto da lui e dalla sua ex moglie, la “mondana” Svetlana Zakharova, anche nota come Maniovich: yacht, elicotteri, Aston Martin, feste di compleanno a St. Tropez, diamanti e una villa del XIX secolo a Mosca, la residenza del “Maestro” di Mikhail Bulgakov. Per Fbk il divorzio non era che uno stratagemma per sfuggire alle sanzioni Ue e Usa del 2022. Le autorità russe, tuttavia, non avevano mai dato seguito alle inchieste. La domanda che si fanno tutti è “Perché arrestarlo ora?”.

Il 48enne Ivanov era un intoccabile. Laureato in matematica e cibernetica, dopo una carriera nell’industria nucleare, era entrato a far parte della squadra di Shojgu nel 2012, quando era ancora governatore della regione di Mosca, e lo aveva seguito dopo che a fine anno era stato nominato ministro della Difesa. Prima come capo dell’azienda di edilizia militare Oboronstroj e poi dal 2016 come uno dei suoi attuali 12 vice con delega alle costruzioni. Da allora Ivanov aveva supervisionato i cantieri del Patriot Park, della Cattedrale delle Forze armate russe, del cosmodromo di Vostochnyj, delle linee di contatto con l’Ucraina, nonché la ricostruzione della Mariupol annessa. Il suo arresto, il primo ai massimi livelli in due anni di conflitto contro Kiev e il primo di un viceministro della Difesa dal 1937, non avrà alcun impatto sull’Operazione militare speciale in Ucraina, ma ha scatenato speculazioni su una nuova resa di conti tra clan e lotta di potere all’interno dell’élite russa in vista del nuovo mandato presidenziale di Putin.

Secondo alcune fonti, è il segno dell’ascesa dei servizi di sicurezza Fsb a scapito di Shojgu che finora aveva resistito alle critiche dei falchi e all’ammutinamento del gruppo mercenario Wagner di Evgenij Prigozhin. Fonti citate da Forbes Russia non escludono che l’arresto possa preparare il terreno a un’eventuale rimozione di Shojgu nel rimpasto di governo atteso dopo l’insediamento di Putin per il suo quinto mandato il 7 maggio. Fonti del Moscow Times, invece, sostengono che «con ogni probabilità, nulla impedirà a Shojgu di mantenere la sua posizione nel nuovo governo. Ma sarà notevolmente indebolita». Come sempre, tra i litiganti vince Putin. L’arresto scongiura che un gruppo di potere prenta il sopravvento e verrà presentato come un trionfo della giustizia nella lotta alla corruzione. Il suo portavoce Dmitrij Peskov, che in passato sarebbe stato in vacanza con Ivanov, si è limitato a respingere le notizie di ulteriori accuse di “alto tradimento” insinuate dal sito IStories e a invitare a non cadere in «congetture»: «Ci sono molte voci. Bisogna attenersi alle informazioni ufficiali». Quanto basta però a mettere d’accordo per una volta oppositori e falchi. «Oggi è una bella giornata», ha twittato dall’esilio Maria Pevchikh di Fbk. «È chiaro che si tratta di un terremoto», ha commentato invece il blogger militare Jurij Podoljaka, augurandosi che fosse «soltanto l’inizio».

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