Sananda Maitreya: "La musica serve per renderci liberi"
IL CANTAUTORE SI RACCONTA

Sananda Maitreya torna con un nuovo album: "La musica serve per renderci liberi"

Il cantautore e polistrumentista, che molti ricorderanno come Terence Trent D'Arby, pubblica il doppio "The Pegasus Project: Pegasus & The Swan"

12 Mag 2024 - 11:10
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Sananda Maitreya, indimenticato Terence Trent D'Arby che ormai nel lontano 2001 ha cambiato legalmente il suo nome, torna con un poderoso nuovo album "The Pegasus Project: Pegasus & The Swan", per TreeHouse Publishing. Il tredicesimo lavoro del 62enne cantautore e polistrumentista newyorchese, milanese d'adozione da oltre 20 anni, è un doppio con 41 canzoni che ha scritto, prodotto, suonato e arrangiato lui stesso e completa la trilogia iniziata "Prometheus & Pandora" nel 2017 e continuato con "Pandora's PlayHouse" del 2021. "Questo ultimo progetto per me rappresenta un processo di liberazione, lasciare le cose andare. La musica serve per renderci liberi", racconta durante la presentazione.

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Il passato, il presente

  Ha esordito nel 1987 con il celebrato “Introducing the hardline according to…” quando ancora si chiamava Terence Trent D’Arby. Poi dal 2021, ispirato dai suoi sogni ricorrenti, ha cambiato nome e si è trasferito in Europa, arrivando in Italia, sposandosi ad Assisi, e stabilendosi a Milano. "Sananda Maitreya è il mio nome. Io non voglio essere il numero uno delle classifiche, le persone che mi hanno sempre seguito lo capiscono. Questo è il momento migliore per me per essere un artista, perché riconosco chi sono", spiega l'artista in conferenza stampa. Sananda ha lasciato andare una vita precedente per dedicarsi senza filtri alla ricerca della sua vocazione. Questo ha significato rinunciare a ciò che l'industria musicale si aspettava da lui, per ritrovare la libertà che ora vive nella musica. "Sono felice della strada che ho fatto. Mi ricordo che una volta Prince mi disse, quando la mia carriera esplose, 'Non ti invidio perchè sei diventato un fenomeno all’improvviso senza passare da determinati step di crescita. Avendoti conosciuto all’inizio non sanno come il tuo percorso artistico evolverà, non sanno come crescerai'". E a proposito del rapporto tra passato e presente, aggiunge che non è attratto "dalle mie vecchie canzoni, perché sono ossessionato sempre da quelle che verranno dopo".

L'identità e la libertà

  L'artista spiega il suo concetto di libertà legato al mondo discografico: "Per me il primo album non è il mio primo ma l'ultimo di una parte della mia vita. Tra il mio primo e il mio secondo disco Columbia diventò Sony e le cose cambiarono. C’era resistenza sul come volevo continuare il mio percorso perché si aspettassero che io continuassi a ripetere la stessa formula. La musica se intesa o trattata come un prodotto mira a uccidere la mia creatività. Non ho quindi permesso di controllare la mia identità di artista".

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Sananda Maitreya e la mitologia

  Sananda Maitreya ha parlato di mitologia a proposito della scelta del titolo: "Prometeo è un semidio che credeva di essere un dio perché suo padre era un dio, ma per gli altri dei dell’olimpo Prometeo non era nulla, non era come uno di loro. Prometeo crede che gli dei abbiano una responsabilità verso gli esseri umani, nonostante non se ne occupino. Prometeo ruba il fuoco agli dei per darlo agli uomini, subendo la punizione di Zeus, che lo incatena a una rupe ai confini del mondo per poi farlo sprofondare nel Tartaro. Questa cosa di essere in funzione per gli uomini, mi ha davvero illuminato".

Il nuovo album

  Nel disco vi sono collaborazioni come quella di Andy Wright (Pet Shop Boys/Massive Attack) e Gavin Goldberg per il brano "Love Is Blind", Jellybean Johnson (batterista di Prince) per "Walk On" e il compositore americano Oscar Deric Brown per "I Have A Dream" e "The Last Word". L'album vede inoltre la presenza della Budapest Art Orchestra, composta da 60 musicisti e diretta dal Maestro Diego Basso e del quartetto d'archi Archimia String Quartet. Inoltre, ci sono due voci femminili molto care a Sananda, quella di Luisa Corna e Beatrice Baldaccini. "Ho incanalato la forte energia che arrivava da fuori, seppure legata a eventi negativi, e l'ho trasformata in emozione e forza. La mia creazione rispecchia lo spirito del tempo", afferma. Per l'ispirazione dice che si sente "di provenire da un altro luogo e l’unica cosa che da un senso pieno alla mia vita è l’arte, facendola e prendendo ispirazione da essa. Ricordo che i miei ricordi iniziano dai Beatles in poi, dalla prima volta che ho sentito un loro pezzo, non ho ricordi prima di averli ascoltati. La mia vita cominciò con il primo ascolto dei Beatles. Ha cambiato la mia vita e l’ha trasformata."

Il tour

  Il 7 giugno partirà, dall'Olanda, il nuovo tour europeo di Sananda Maitreya che sarà accompagnato dalla sua live band: The Sugar Plum Pharaohs." Per ora abbiamo dei concerti all’estero ma sto lavorando per creare una sorta di residency su Milano perchè mi piacerebbe creare qualcosa di diverso qui in questa città dove tutto il mondo si incontra". Questo il calendario con le prime date confermate:

07 giugno - Vorstin Club - Hilversum // Olanda

08 giugno - Hello Festival - Emmen //  Olanda

13 giugno - C Punt - Hoofddorp //  Olanda

15 giugno – De Bosuil – Veert // Olanda

16 giugno - Great Gigs in The Park Festival - Sint Niklaas // Belgio

26 giugno - Botanical Garden Belgrade Festival // Serbia

28 giugno - Retro C Trop Festival - Tilloloy // Francia

06 luglio – Love Supreme Festival – Glynde Place // U.K

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