Meloni da Leotta: “Sono nella chat delle mamme. Il saggio di mia figlia nel giorno del G7: un inferno” - la Repubblica

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Meloni da Leotta: “Sono nella chat delle mamme. Il saggio di mia figlia nel giorno del G7: un inferno”

La premier ospite nel format della conduttrice: “Sensi di colpa e regole, ma la maternità mi ha resa migliore””

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«Diventare mamma mi ha cambiato moltissimo. Assolutamente migliorato. Io credo che la maternità ti dia alcune cose che sono estremante importanti nella vita: dare valore al tempo, ottimizzare il tempo, perché tutto il tempo che io perdo è soprattutto tempo tolto a lei». A parlare è la premier Giorgia Meloni e “lei” è la figlia Ginevra, nata dal rapporto con il giornalista Andrea Giambruno. La presidente del Consiglio per la festa della mamma ha concesso un’intervista di 42 minuti a Diletta Leotta, nel format della conduttrice Mamma dilettante in cui, in passato, sono state ospiti, tra le altre, Aurora Ramazzotti, Martina Stella e Federica Pellegrini.

In una chiacchiera tra mamme, pubblicata anche su Youtube nel giorno della Festa della mamma, Meloni ha raccontato la sua esperienza: «La maternità ti regala la forma di amore più alta possibile e la paura più drammatica possibile, quella di morire. E nel fare questo rimette a posto tutto il resto: cose che ti mettevano l'ansia, quando diventi madre dici vabbé si fa. Alla fine torni a casa, lei sta bene e dici il resto lo gestisco. Ti aiuta ad avere una consapevolezza e un coraggio nel fare tutto il resto che sono straordinari. Per cui sì, è una cosa che mi ha dato tantissima stabilità, mi ha centrato. Sono diventata più pragmatica, più realista, più attenta alle cose che hanno un senso».

Nell’intervista a Leotta la premier ha raccontato anche la sua quotidianità di madre: “Chiaramente c'è una persona che sta con me da quando è nata Ginevra alla quale mi affido moltissimo, e poi c'è il padre. I nonni un po' meno perché i suoi nonni paterni vivono a Milano, è difficile. C'è mia mamma. Poi un sacco di amici, mamme della classe. Io ho trovato tanta solidarietà tra mamme. Che non è solo di adesione politica, io non so cosa votino le mamme della classe di Ginevra però fanno sempre del loro meglio per darmi una mano. Ce la mettono tutta. E non perché io sia il presidente del Consiglio, lo fanno anche tra di loro. Vedono il mio impegno, questa è una cosa molto bella che la maternità ti regala. La maternità ti regala anche la vera solidarietà tra donne». E Meloni, tra i mille impegni da premier e da leader di Fratelli d’Italia, riesce a partecipare anche alla chat dei genitori: «Commento, dico la mia, voto, quando mettono le votazioni, quando posso partecipo, faccio la mamma».

Meloni parla anche delle proprie ansie: «Io sono anche una persona che non è mai contenta, con tutta l'ansia che questo comporta. Sono stata anche una persona ansiosa a differenza magari di quello che può sembrare. No: l'ansia adesso c’è ma completamente su un altro mondo: tutto il resto bene o male pensi sì, una soluzione si può trovare. Sono una donna costretta ad essere forte» afferma Meloni. «La maternità - dice ancora Meloni - tira fuori tutte le tue fragilità e le mette a posto. Uno degli elementi in cui la maternità cambia completamente la prospettiva della tua vita: in fondo ti rendi conto che non sei più tu il baricentro, che diventa naturalmente un'altra persona. Non ti toglie niente questo, dai anche più valore a te stesso. Io che non ho mai avuto paura di morire, quando sono diventata madre mi sono posta il problema: non posso morire».

Leotta chiede a Meloni dei sensi di colpa e delle difficoltà di conciliare gli impegni politici con la maternità: «I sensi di colpa non li gestisci. Il problema è che il senso di colpa è tremendamente diseducativo. Perché tu provi a superare il tuo senso di colpa facendo l'unica cosa che non devi fare: assecondando. Il senso di colpa ti impedisce spesso di dire no ed è la cosa più diseducativa che puoi fare con un figlio, temo». Meloni racconta anche le regole che si è data con la figlia: «Ho la regola che cerco di metterla a dormire io, perché lei sopporta tutto ma quando deve andare a dormire ci devo stare io. Io infatti me la porto quando devo andare in giro e stare più di una notte fuori. Quello è il suo momento: se le togli quello, lei lo vive come un tradimento» dice, e poi racconta l’altra regola: "Alle recite ci devi essere. Ecco il saggio di danza di Ginevra sai che giorno l'hanno piazzato? Il primo giorno del G7. L'unica cosa in un anno che non potevo spostare. E' stato un inferno e sarà un inferno».

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