Al Teatro Flavio la storia di Giò Stajano, prima donna trans in Italia

Al Teatro Flavio la storia di Giò Stajano, prima donna trans in Italia

Riflettori su una vita rivoluzionaria, simbolo di rottura con le convenzioni sociali e di genere dell'epoca e della lotta ai pregiudizi. Lo spettacolo è una produzione del Gay Center con il supporto di Rotaract distretto 2080

Al Teatro Flavio la storia di Giò Stajano, prima donna trans in Italia
Lcc
Lo spettacolo Polvere di Giò andato in scena al Teatro Flavio, Roma

In occasione della settimana in vista della Giornata Mondiale contro l'omobitransfobia ieri 10 maggio alle 20.30 è andato in scena, al Teatro Flavio, Polvere di Giò, a cura Gay Center con il Supporto di Rotaract distretto 2080.

Lo spettacolo ha percorso  le tappe fondamentali della vita di Giò Stajano, prima trans italiana, unico bambino che può dire di aver fatto la pipì addosso al Duce, considerato un suo nipote.
Giò nasce come uomo, Gioacchino, nel 1931 a Gallipoli (Lecce), da Fanny Starace, figlia di Achille Starace, segretario del Partito Nazionale Fascista che fu fucilato dai partigiani e appeso a piazzale Loreto a Milano, insieme ai corpi di Mussolini e Claretta Petacci.

"La vita di Giò è un romanzo di formazione costruito sui valori della queerness: libertà, autodeterminazione e ironica decostruzione. Giò é tutto ed è tutte noi: le gabbie normative di genere, la diffidenza del pregiudizio sessuale, le forme della violenza omotransfobica sono storia sua e storia nostra, di comunità “diversa” ieri come oggi” commenta Gay Center, e prosegue: ”Omosessuale nell’Italia virile del ventennio… troppo poco maschio anche per l’elite “capovolta” degli uomini al potere. Donna, prima donna…qualsiasi cosa questo significhi. Finanche l’essere scorrettamente autodeterminata nel gestire il proprio corpo quando il femminile arriva a costarle ogni residuo riconoscimento sociale. Sul finire devota, con scandaloso esibizionismo e con estrema serietà. Nel voler mostrare che le regole del potere, pur divino, sono nostra costruzione. Ipocrite e fragili di fronte all’esercizio autentico della propria libera umanità."

Lo spettacolo è ideato e diretto da Francesca Stajano Sasson, con la consulenza di Willy Vaira.

Al termine dello spettacolo è stata effettuata la premiazione del concorso Follow the Rainbow a cura di Rotaract distretto 2080.

Alcuni momenti dello spettacolo