Giorgio Moroder, il deejay da Oscar compie 84 anni: doveva essere geometra, il lutto per la moglie, il figlio e le canzoni vendute per 100 milioni di euro

Produttore, compositore e deejay. Da oltre sessant'anni Giorgio Moroder fa ballare il mondo e porta in alto la bandiera della musica italiana ma anche quella dell'Alto Adige che gli ha dato i natali. Sempre accompagnato dai suoi leggendari baffi, oggi compie 84 anni e si appresta ad aggiungere un premio al suo già ricchissimo palmares. Dalle collaborazioni con artisti immortali alle curiosità sulla sua vita privata, ripercorriamo la sua vita. Giovanni Giorgio Moroder nasce il 26 aprile 1940 a Ortisei dove ancora oggi ama trascorrere alcuni periodi nonostante viva a Los Angeles. Cresciuto in una famiglia della media borghesia, segue per diversi anni una formazione scolastica da autodidatta e la madre (unica a chiamarlo Hansjorg) vorrebbe vederlo diventare geometra per lavorare come dipendente pubblico. Dopo l'istituto d'arte, suona la chitarra (scoperta verso i 15 anni) in diversi gruppi musicali e nel 1967 si trasferisce a Berlino. Chiusa la parentesi da chitarrista, Moroder inizia a creare musica e nel 1971 si sposta a Monaco dove fonda Musicland Studios, il suo primo studio di registrazione. Entrato in contatto con la regina della discomusic Donna Summer, inizia la scalata verso il successo con brani come «Love to love you baby» e «I feel love». Nel 1977 lavora con David Bowie e Brian Eno, l'anno successivo firma la colonna sonora del film «Fuga di mezzanotte» e conquista il suo primo Oscar. Ormai è una celebrità con cui vogliono lavorare tutti, da Barbra Streisand a Freddie Mercury. Gli Anni 80 sono il periodo della consacrazione che lo porta addirittura a comporre la musica per le Olimpiadi del 1984 a Los Angeles e del 1988 a Seul. Nel 1990 realizza anche il brano dei Mondiali di calcio italiani prima di prendersi una pausa. Torna alla produzione nel 2012 e collabora con i nuovi leoni della scena musicale: da Britney Spears ai Coldplay, dai Daft Punk a Kyle Minogue. In totale Moroder ha realizzato 16 album in studio più infinite collaborazioni che lo rendono un'icona immortale della musica elettronica. Nel 1990 Moroder ha deciso di sposarsi già in età abbastanza avanzata con Francisca Gutierrez da cui ha avuto anche il suo unico figlio, Alex. Non si conosce quasi nulla della vita della donna che però ha sempre accompagnato l'artista nei suoi impegni in giro per il mondo fino al 2022 quando purtroppo è prematuramente scomparsa nella loro casa di Beverly Hills a causa di una grave malattia. Il figlio Alex vive e lavora negli Stati Uniti ed è un artista. Innumerevoli le curiosità su uno dei musicisti più importanti dell'ultimo secolo che nel 2005 è stato nominato Commendatore della Repubblica italiana dall'allora presidente Carlo Azeglio Ciampi. Durante alcune interviste Moroder ha confessato di non avere una buona memoria per i testi e di essere abituato a leggerli durante le esibizioni dal vivo. Citato dalla band The Kolors nella popolare hit dell'estate 2023 «Italodisco», l'artista ha fondato anche una sua linea di vini dedicata esclusivamente al prosecco. Attivo anche sui social network (in particolare su Instagram) e attento a tutte le novità del mondo musicale e imprenditoriale, Moroder pochi mesi ha venduto i diritti della sua intera produzione musicale alla società Iconoclast per una cifra mai resa nota ma che dovrebbe superare i 100 milioni di euro. Il grande artista altoatesino recentemente ha anche affermato di essere pronto a realizzare un brano facendo ricorso all'intelligenza artificiale. Nel corso della carriera, sono stati innumerevoli i premi ricevuti: tre Oscar (per la colonna sonora di «Fuga di mezzanotte» e per le canzoni principali di «Flashdance» e «Top Gun»), quattro Golden Globe e due Grammy Award solo per citare i più noti. Fra pochi giorni si aggiungerà un nuovo riconoscimento alla carriera di Moroder: il 3 maggio il compositore riceverà il premio alla carriera durante la 69esima edizione dei David di Donatello. Curiosamente era stato nominato per il David nel 1989 ma venne battuto da Lucio Dalla.

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