Grado, si accende il consiglio comunale sul futuro di Casa Serena ma la proposta passa • Il Goriziano
Grado, si accende il consiglio comunale sul futuro di Casa Serena ma la proposta passa

Grado, si accende il consiglio comunale sul futuro di Casa Serena ma la proposta passa

Il caso

Grado, si accende il consiglio comunale sul futuro di Casa Serena ma la proposta passa

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 31 Lug 2022
Copertina per Grado, si accende il consiglio comunale sul futuro di Casa Serena ma la proposta passa

Un gruppo di cittadini, nel frattempo, ha presentato le oltre 1200 firme raccolte negli ultimi giorni per salvaguardare la struttura.

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Passato l’ordine del giorno su Casa Serena a Grado. Il consiglio comunale dell’Isola, riunitosi nella serata di sabato 30 luglio, ha votato con dieci voti a favore, quelli dei consiglieri Riccardo Ronchiato, Roberto Borsatti, Renato Bonaldo, Raffaella Marin, Alda Devescovi, Marco Zorz, Elisa Polo, Sara Monferà, Claudio Kovatsch e Vinicio Patruno, e sette contrari, quelli di Luciano Cicogna, Maurizio Delbello, Dario Raugna, Fabio Fabris, Greta Reverdito, Sara Polo e Adriano Ritossa.

Quasi cinque ore di consiglio comunale con almeno due di discussione per un tema che, negli ultimi giorni, ha infuocato l’opinione pubblica gradese. Kovatsch ha voluto rimarcare, durante la seduta, la necessità di “avere un maggiore controllo sulla gestione di Casa Serena”. Per il primo cittadino, come illustrato durante la lunga seduta, si tratta di un percorso che porterà, in tre anni, a un’azienda municipalizzata.

A fare da padrone la vicenda, che finirà nelle aule giudiziarie a ottobre, dei casi di maltrattamento sorti all’interno della struttura e denunciati da alcune indagini. La situazione, dunque, secondo quanto emerso dal consiglio comunale, ha reso necessario un cambio nella gestione e, come ha sottolineato a Il Goriziano l’assessore Raffaella Marin: “Dove ci sono stati arresti e persone indagate, una gestione esterna dove l’amministrazione comunale non può mettere becco a noi non va bene, vogliamo riprenderci la gestione e poter aver un controllo che abbiamo individuato in una forma chiamata “analoga”, ovvero che il Comune, come socio, ha il controllo diretto sulla struttura”. Un po’ come accade, dunque, con la Farmacia comunale “con un consiglio di amministrazione e un presidente. E un responsabile che ha il controllo, come detto, diretto”, aveva ribadito Marin. Concetto poi nuovamente espresso anche durante l’assise.

Ha pesato anche la raccolta firme organizzata da un gruppo di cittadini nelle ultime settimane: "Quasi 1200 firme raccolte in una settimana durante la stagione estiva che impegna buona parte dei gradesi è un numero stratosferico che denota partecipazione alla causa indipendentemente dall'appartenenza politica”, sottolinea a margine Greta Reverdito di OpenGrado, sottolineando l’impegno per la raccolta firme portata avanti tra i cittadini dell’Isola.

"Vergognoso che la maggioranza consiliare pur di non affrontare il malcontento dei gradesi accusi noi dell'opposizione di averli raggirati. Un inaccettabile insulto all'intelligenza di 1137 persone, persone che per inciso, la maggioranza di Kovatsch dovrebbe rappresentare e non offendere”, prosegue Reverdito che mette sul piatto anche un ‘fuori onda’ dalla diretta del Consiglio Comunale: “Kovatsch infatti, dopo aver spiegato che l'intenzione della maggioranza è quella di costituire in tre anni un'azienda municipalizzata per gestire Casa Serena, viene accidentalmente registrato mentre smentisce palesemente quanto appena affermato in consiglio comunale”, così Reverdito.

"Nel rispondere al Consigliere Ritossa, realmente convinto della bontà della proposta dell'azienda municipalizzata, il Sindaco, che non si è accorto di aver lasciato il microfono acceso, afferma: «Attenzione che per fare un’Azienda speciale ci vuole un milione per il patrimonio, non ci vogliono mica noccioline… da dove lo tiriamo fuori? Lascia stare...»". L'insulto ai cittadini a questo punto è completo. È evidente, infatti, che chi stia loro mentendo spudoratamente e provando a raggirarli sia proprio il Sindaco Kovatsch, con la complicità dei suoi consiglieri di maggioranza, e nessun altro”, conclude la consigliere.

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