Massimo Boldi: "L'ultimo film insieme a Christian De Sica non faceva ridere. Con Jerry Calà vogliamo fare Yuppies 3. Le donne? Il mio punto debole" - la Repubblica
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Massimo Boldi: "L'ultimo film insieme a Christian De Sica non faceva ridere. Con Jerry Calà vogliamo fare Yuppies 3. Le donne? Il mio punto debole"

Massimo Boldi
Massimo Boldi 
L'attore e comico si racconta. La famiglia, il cinema, la presunta rottura con il suo compagno di cinepanettoni "Mai litigato" e i progetti futuri
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"La più grande gioia professionale è stata "I due carabinieri", il mio primo film da protagonista. Il più grande rimpianto? Beh, l'ultimo con Christian, "In vacanza su Marte". Non faceva ridere". E' l'ora di pranzo di un giorno di sole di fine maggio in un giardino poco lontano da San Pietro, sede romana della Mari Film, la casa di produzione di Massimo Boldi. Il suo appartamento nella capitale dista poche decine di metri. "Roma mi piace. Non saprei scegliere tra Roma e Milano. La gente a Roma è più amichevole, per strada ti dicono "ah chiccoooo". Io qui ho tanti amici anche perché l'industria del cinema è qui, i milanesi sono più riservati".

I suoi amici sono tutti del mondo dello spettacolo?
"Nient'affatto. Io ho amici che fanno di tutto. Ci sono medici, professori. Pure qualche mendicante. E' strano a ripensarci ora: tutti quegli artisti che frequentavano la Milano da bere come sono finiti. All'epoca c'era un'atmosfera diversa. Si facevano cose, si inventava, si sperimentava. Poi è arrivato il cinema e ha divorato tutto. Io e Christian abbiamo pensato che fosse meglio fare i film di Natale e ne abbiamo fatti 25".

Torniamo a "In vacanza su Marte", perché dice che non faceva ridere?
"Perché no. Era un film fatto in economia perché bisognava lavorare, c'era stato il Covid. E noi avevamo da pagare le bollette. Ma non è venuto bene: se non c'è un minimo di verità nella trama, non funziona".

Insieme a lei c'era Christian De Sica. Il vostro è un rapporto di amicizia o di lavoro?
"E' un amico. Ci siamo conosciuti nel 1972. Io suonavo ne "La Pattuglia Azzurra" e lui cercava di fare il cantante. Cantava le stesse canzoni che canta oggi....(ride). Belle, eh, per carità. Poi nel 1974 è morto suo padre e ci siamo un po' persi. Lui, che fino a quel momento era stato un figlio di papà, si è dovuto fare carico della famiglia. E' tornato solo anni dopo".

Ma a un certo punto, dopo molti anni insieme, avete litigato?
"Questa voce gira da sempre, ma non è vera. Io non avevo firmato il rinnovo con De Laurentis perché avevo avuto una proposta che non potevo rifiutare da Berlusconi e così ci siamo separati. Ma io e Christian non abbiamo mai litigato. Chi lo dice non conosce né l'amicizia che ci lega da più di 50 anni né, soprattutto, Christian: con lui non è possibile litigare, al massimo si può discutere".

Boldi e De Sica nel film Merry Christmas (2001)
Boldi e De Sica nel film Merry Christmas (2001) 

Che cosa significa essere un figlio di papà nello spettacolo?
"Se hai un passaporto importante conti molto di più".

Lei che famiglia di origine ha avuto?
"Diversa sicuramente da quella di Christian. Io sono orfano di padre, ci siamo dovuti rimboccare le maniche. Pensi che con mia madre e i miei due fratelli nel 1972, durante l'austerity, avevamo aperto una latteria a Milano, in via Procaccini 46. Facevamo panini e cappuccini. Lì ho conosciuto anche mia moglie, che veniva prendersi il cappuccino alla fine del mese quando prendeva lo stipendio. Dopo un anno e mezzo, io non ne potevo più. Volevo lavorare nello spettacolo, non lì. E così, un bel giorno, ho iniziato a spaccare i tavoli. I clienti mi guardavano come se fossi impazzito. Ricordo ancora mia madre che si giustificava: "E' un po' matto, ma è bravo". E poi si rivolgeva a me: "Massimo, fa no a quella manera lì". Faceva molto ridere mia mamma".

Era fiera di lei?
"Credo si sì. Quando eravamo giovani ai miei fratelli diceva sempre: "State pur sicuri che chi sta vicino a Massimo non morirà mai di fame" perché io ero vulcanico. Una ne pensavo e cento ne facevo".

Lei è padre di tre ragazze e anche tre volte nonno. Che genitore è stato?
"Incosciente, direi. Lavoravo tantissimo e non sono stato molto presente. E anche come nonno sono un nonno Cipollino che tutto fa meno che il nonno".

Che fanno le sue figlie?
"Una lavora con me in amministrazione, una fa la mamma e l'altra, la piccola, è appassionata di musical e sta cercando di imparare. E' un genietto fatto a modo suo".

E' vedovo da circa 20 anni: sua moglie, Marisa, è morta nel 2004. Ha avuto altre donne, ma non si è mai risposato.
"No. Io credo che finita una vita ne possa ricominciare un'altra. Ma a me non serve, sto bene così. Ho avuto fidanzate e quando si è inevitabilmente arrivati al punto di prendere una decisione io mi sono tirato indietro. Le mie figlie non mi fanno risposare (ride). No, scherzi a parte, non me la sento".

Ha fatto più di 80 film. Poi la televisione. Che bilancio fa, a 77 anni, della sua carriera?
"Sono stato fortunato. Sono stato investito da improvvisa fama e benessere".

Con Enrico Montesano e Carlo Verdone nel film "I due carabinieri" (1984)
Con Enrico Montesano e Carlo Verdone nel film "I due carabinieri" (1984) 

La fermano per strada?
"Se vai in giro con me o con Belen, non c'è differenza".

E cosa le dicono?
"Mi chiedono foto, ormai gli autografi non li vuole più nessuno. Spesso mi stupisco perché ci sono anche adolescenti che mi dicono: "Ho visto tutti i tuoi film"".

Cerca di evitare la folla? Le pesa essere fermato?
"Per niente. Io vado dappertutto, pure al supermercato. Al massimo faccio un selfie, che sarà mai?".

Recentemente è finito sui giornali per essere rimasto bloccato con la macchina nel fango tra i binari del tram....ha avuto paura?
"Macché. Solo mi sono rotto le palle e forse anche la macchina".

Tornando alle donne, visto che ha citato Belen. La più bella?
"Lei mi vuole fare litigare....Bo Derek in California Dreamin. Ma a me piacciono tutte le donne. Sono state sempre il mio punto debole, ho preso da mio nonno che era un ciullatore per eccellenza. Dovrebbe chiedermi con chi sono stato, invece".

Me lo dice?
"No".  

Ha interpretato anche ruoli drammatici. Come si è trovato?
"E' stato facilissimo. Non devi fare nulla. Fare ridere è molto più complicato. Il comico lo puoi fare se sei unico. Io adesso, quando vado in giro, non devo fare nulla. Basta che dica: Ciao Cipollini! e la gente ride. Prima avevo un repertorio, anche se ho sempre improvvisato molto. Ora non faccio più nulla. Allora cavalcavo l'onda, ora posso vivere di rendita".

Vede qualche comico nuovo che le piace?
"Max Angioni, vale la pena".

Su Instagram ha quasi 400mila follower. Chi glielo cura?
"Io".

E Jerry Calà?
"Stiamo pensando di fare Yuppies 3 tutti insieme".

Con Ezio Greggio, Jerry Calà e Christian De Sica nel film Yuppies (1986)
Con Ezio Greggio, Jerry Calà e Christian De Sica nel film Yuppies (1986) 

Suona sempre?
"Sì. E con piacere".

Ha mai pensato di scrivere un libro?
"Vorrei fare un film "Vita da Boldi"".

Da quanto non gira?
"Da tre anni. E mi manca molto. Cosa faccio io se non recito? Non so che fare".