Guerra Israele-Hamas e Medio Oriente, le news di oggi 23 aprile - La Stampa

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La resa dei conti, annunciata, deflagra di prima mattina con tutto il suo carico di pena e di frustrazione. «Da allora porto con me quel giorno nero, giorno dopo giorno, notte dopo notte. Porterò il dolore con me per sempre». Il generale Aharon Haliva, capo dell'intelligence militare israeliana il 7 ottobre, affida il mea culpa per l'attacco di Hamas e le sue dimissioni a una lettera nella quale non si fa sconti e parla esplicitamente di «fallimento», anche se rinnova l'impegno a restare al suo posto fino alla nomina di un sostituto. «Farò di tutto per la sconfitta di Hamas e di coloro che vogliono farci del male» scrive il generale, da 38 anni nell'Idf, che ammette: «La divisione di intelligence sotto il mio comando non è stata all'altezza del compito che ci era stato affidato».

Dimissioni ampiamente previste che tuttavia pesano su un esercito che al 199esimo giorno di guerra e dopo oltre 34 mila morti in gran parte civili a Gaza non è ancora riuscito a smantellare del tutto la struttura militare e logistica di Hamas e a catturare Yahya Sinwar, l'inafferrabile capo del gruppo nella Striscia. E oggi c'è stata un'altra dimissione eccellente, quella del capo del comando centrale Yehuda Fuchs, che lascerà l'incarico ad agosto senza precisare i motivi della sua decisione. Troppo poco per trarre conclusioni sullo stato dei vertici dell'Idf, ma è un fatto che sull'esercito israeliano sono puntati i riflettori internazionali.

Sono arrivati a 210 i corpi esumati da fosse comuni all'interno dell'ospedale di Khan Younis. Persone uccise durante l'assedio dell'ospedale il mese scorso e nel corso dell'irruzione dell'esercito nella struttura stessa. Terroristi, sfollati, malati, forse non si saprà mai. E si addensano ombre anche sulle accuse mosse dallo Stato ebraico ai dipendenti dell'Unrwa nella Striscia di Gaza di essere uomini o fiancheggiatori di Hamas e di altre organizzazioni terroristiche che hanno portato molti Paesi donatori a tagliare i finanziamenti all'Agenzia nonostante le enormi necessità di 2,3 milioni di persone. Israele «deve ancora fornire prove a sostegno» delle sue affermazioni, ha affermato l'indagine indipendente guidata dall'ex ministra degli Esteri francese Catherine Colonna e commissionata dalle Nazioni Unite.

Non solo. L'Unrwa aveva regolarmente fornito a Israele elenchi dei suoi dipendenti da sottoporre a controllo, ma «il governo israeliano non ha informato l'Unrwa di alcuna preoccupazione relativa al personale dell'Unrwa basato in queste liste del personale dal 2011», afferma il rapporto secondo il quale l'agenzia è «insostituibile e indispensabile» per i palestinesi di tutta la regione.

Tesi respinte dal ministero degli Esteri a Gerusalemme, secondo cui il report «ignora l'enorme portata dell'infiltrazione di Hamas nell'Unrwa a Gaza». Intanto sulla Striscia si allunga l'ombra dell'offensiva su Rafah. Secondo il Wall Street Journal, Israele si sta preparando a evacuare nelle prossime due o tre settimane i civili a Khan Yunis e in altre aree dove prevede di allestire tendopoli.

E continuano i fermenti nelle stanze della politica. Netanyahu ha evitato di irritare gli alleati americani cedendo alle pressioni e abbandonando i piani di un contrattacco molto più ampio contro l'Iran di quello poi effettivamente attuato. Evitata così un ulteriore escalation nell'area, il focus rimane per ora sul teatro interno. Ma le dimissioni del capo dell'intelligence sono state colte al volo dal leader dell'opposizione Yair Lapid per attaccare il premier Benyamin Netanyahu. «Il ritiro del capo dell'intelligence militare è giustificato e onorevole. Sarebbe stato opportuno che il primo ministro Netanyahu facesse lo stesso», ha attaccato Lapid sui social citando direttamente la dichiarazione di dimissioni di Haliva per il quale «insieme all'autorità derivano pesanti responsabilità». Il premier, però, tira dritto per la sua strada. E in occasione della Pasqua ebraica, in un post su X scrive: «I nostri cuori sono pesanti per la difficile situazione dei 133 israeliani che rimangono prigionieri nei tunnel del terrore di Hamas», ignorando le centinaia di persone che protestano davanti alla sua residenza a Cesarea e chiedono la liberazione degli ostaggi.

Per approfondire

MO: Arabia Saudita condanna le fosse comuni scoperte a Khan Younis

L'Arabia Saudita ha condannato le fosse comuni scoperte a Khan Younis, nel sud di Gaza, dove finora sono stati recuperati circa 310 corpi nelle vicinanze del Nasser Medical Complex. "Il fallimento della comunità internazionale nell'attivare meccanismi di responsabilità in risposta alle violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, non farà altro che provocare ulteriori violazioni", ha affermato Riad in una nota

M.O.: Governo Hamas, sfollati Gaza sono 2 milioni

L'ufficio stampa del Governo di Hamas a Gaza afferma di aver pubblicato "dati chiave" aggiornati in occasione dei 200 giorni dal 7 ottobre 2023. I dati del Governo retto da Hamas sono: Sono stati uccisi almeno 34.183 palestinesi, tra cui 14.778 bambini. Altre migliaia di persone rimangono disperse o intrappolate sotto le macerie. Circa 30 bambini hanno perso la vita a causa della diffusione della "carestia" in alcune parti della Striscia. Almeno 485 membri del personale medico sono stati uccisi. Piu' di 77.140 palestinesi hanno riportato ferite. Circa 17.000 bambini hanno perso uno o entrambi i genitori. Piu' di un milione di persone sono state colpite da malattie infettive a causa dei ripetuti sfollamenti. Circa 310 membri del personale medico e 20 giornalisti sono stati arrestati dalle forze israeliane. Almeno 2 milioni di palestinesi sono ora sfollati interni a Gaza.

Media Israele, '10-15 razzi dal Libano, blackout a Margaliot' Haaretz: 'Nessuna sirena di allarme è stata attivata'

Circa 10-15 razzi sono caduti in nottata nell'area di Margaliot, nel nord di Israele, vicino al confine libanese, alcuni dei quali sono penetrati all'interno della comunità agricola causando un'interruzione di corrente. Nessuna sirena di allarme è stata attivata. Lo scrive Haaretz. Al Jazeera, che cita fonti degli Hezbollah, conferma che i razzi Katiuscia hanno preso di mira la colonia israeliana di Margaliot, ma precisa, secondo fonti degli stessi Hezbollah, che hanno colpito un edificio dove sono di stanza i soldati israeliani.

Hezbollah rivendica attacco con razzi contro Israele

Il movimento islamista libanese Hezbollah ha annunciato in serata di aver lanciato decine di razzi verso il nord di Israele come rappresaglia per la morte di due civili nel sud del Libano in un attacco imputato a Israele. I combattenti di Hezbollah hanno sparato "decine di razzi Katyusha" nel nord di Israele "in risposta agli attacchi del nemico israeliano (...) contro le case dei civili, in particolare al massacro di Hanine e alla morte di civili", ha dichiarato il movimento in un comunicato.

Usa: proteste anti-Israele, 9 arresti a Università Minnesota

Nove persone arrestate per l'occupazione del campus dell'Universita' del Minnesota. I manifestanti si erano accampati in segno di protesta contro la guerra a Gaza e Israele e a favore dei palestinesi. La polizia ha fatto irruzione nell'area alle 6 di mattina e dato un'ora di tempo per liberare il campus. Nove persone sono rimaste al loro posto e sono state arrestate, senza opporre resistenza. L'universita' ha dichiarato di "sostenere e rispettare la liberta' d'espressione purche' le proteste vengano portate avanti in modo legale" e "difende il diritto di tutti i membri della nostra comunita' universitaria a parlare e manifestare in modo pacifico".

Hezbollah, 'lanciati decine di razzi sulla Galilea: Ynet scrive che non è scattato l'allarme nelle aree interessate

La rete libanese Al-Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ha riferito che "decine di razzi sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea" nel nord di Israele. Nella zona tuttavia non è scattato l'allarme, scrive Ynet.

Primo ok al Senato Usa per aiuti a Ucraina e Israele: Con maggioranza schiacciante, 80 a 19

Con una schiacciante maggioranza di 80 a 19, il Senato ha approvato il voto procedurale per gli aiuti all'Ucraina, a Israele e a Taiwan. Ora il maxi pacchetto da 95 miliardi di dollari va in aula per il passaggio finale.

Riad condanna fosse a Gaza, Israele viola diritto internazionale

L'Arabia Saudita ha denunciato la scoperta di fosse comuni a Khan Younis, nel sud di Gaza, dove finora sono stati recuperati oltre 300 corpi. Lo riporta al Jazeera. "Affermiamo che il fallimento della comunità internazionale nell'attivare meccanismi di responsabilità in risposta alle violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, non farà altro che provocare ulteriori violazioni", ha affermato il ministero saudita in una nota.

M.O.: proteste anti-Israele negli atenei Usa, centinaia di fermi

Centinaia di persone sono state fermate - e subito rilasciate - in alcune delle piu' prestigiose universita' americane durante le manifestazioni di attivisti filo-palestinesi. In 45 sono stati fermati dalla polizia nell'ateneo di Yale, nel Connecticut, oltre 130 alla New York University e un centinaio alla Columbia di New York dove e' stato addirittura deciso di passare alle lezioni online fino alla fine del semestre. Il campus di Harvard e' stato chiuso e le attivita' sospese. Ancora questa mattina una decina di manifestanti, alcuni con sacchi a pelo, ha picchettato la biblioteca dell'universita' di Yale a New Haven. Ma Beinecke Plaza - teatro degli arresti di lunedi' - era chiusa e sotto sorveglianza della polizia. La manifestazione ha fatto eco a un'ondata di proteste filo-palestinesi che si sono svolte in altri campus universitari per chiedere la revoca degli accordi con gli atenei israeliani e il disinvestimento delle industrie di armamenti dalle universita'. Ieri il presidente Biden ha condannato sia "le proteste antisemite" che "coloro i quali non capiscono cosa stia succedendo ai palestinesi".

Commissario Onu rifugiati: empatia solo per una parte

Il commissario Onu per l'agenzia per i rifugiati palestinesi Philippe Lazzarini ritiene che l'"incapacita' di esprimere empatia reciproca sia la fonte della disumanizzazione del conflitto" in Medio Oriente. Lazzarini lo ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso di un briefing con i media al Palazzo di Vetro, a New York. "Mi ha colpito - ha ammesso, parlando delle proteste anti-Israele nelle universita' americane - come anche in questa parte di mondo l'empatia sia in gran parte unilaterale, solo per i palestinesi, senza capire da dove provenga il trauma che e' stato creato il 7 ottobre in Israele. E come, in altre parti, l'empatia sia completamente a favore di Israele, senza alcuna empatia per i palestinesi. Credo che questa incapacita' di esprimere empatia reciproca sia la fonte della disumanizzazione del conflitto a cui stiamo assistendo". "Io penso - ha aggiunto - che gli studenti dovrebbero imparare a esprimere compassione e empatia per le persone nella regione. Alla fine ci aspettiamo che sia i palestinesi sia gli israeliani vivano e si meritino di vivere in pace e sicurezza".

Israele nega di aver fatto fosse comuni in ospedale Gaza

L'esercito israeliano ha respinto oggi come "infondate" le accuse di aver seppellito centinaia di palestinesi in un ospedale di Gaza e ha affermato di aver riesumato i corpi per verificare se tra di essi vi fossero degli ostaggi prima di seppellirli nuovamente. "Le accuse che le Forze di Difesa Israeliane (IDF) abbiano seppellito corpi palestinesi sono infondate", ha dichiarato l'esercito. "Durante l'operazione nell'ospedale Nasser" di Khan Younis, "nel tentativo di localizzare ostaggi e persone scomparse, i corpi sepolti dai palestinesi sono stati esaminati con cautela (...) e solo nei luoghi in cui i servizi di intelligence indicavano la possibile presenza di ostaggi", ha aggiunto l'esercito, assicurando che durante tutta la procedura "e' stata preservata la dignita' dei defunti". "I corpi esaminati, non essendo quelli degli ostaggi, sono stati riportati al loro posto", ha aggiunto.

Donna e bimba di 10 anni uccise in raid Israele in Libano

L'attacco israeliano contro una casa nel sud del Libano ha causato la morte di una donna e di una bambina di 10 anni. Lo secondo riferiscono i media statali e funzionari ospedalieri. Il raid ha preso di mira una casa nella città di Hanin.

Israele colpisce edifici militari nel sud del Libano: 3 feriti

Aerei da combattimento israeliani hanno colpito due edifici militari dove erano presenti terroristi nella zona di Ayta ash-Shaab e Blida, nel sud del Libano. Lo rende noto l'Idf, aggiungendo che l'aviazione ha colpito anche strutture militari a Marakah, sempre nel sud del Paese.

Appello Hamas alla resistenza, Israele non ci ha sconfitto. Parla il portavoce a 200 giorni dall'inizio della guerra

Il portavoce delle Brigate al-Qassam di Hamas, Abu Obeida, ha fatto appello per un'escalation su tutti i fronti contro Israele parlando ad Al Jazeera a 200 giorni dall'inizio della guerra. "Facciamo appello alle masse delle nazioni arabe a sostenere la resistenza palestinese. L'intensificarsi delle operazioni militari di Israele non farà altro che spingerci ad andare avanti", ha aggiunto, ringraziando l'Iran e i gruppi in Libano, Yemen, Iraq per il loro sostegno. "I sionisti sono in un pantano, bloccati nelle sabbie di Gaza: continueremo ad attaccare. Israele sta cercando di convincere il mondo di averci eliminato, ma è una bugia".

Hezbollah, droni contro due basi Israele per ritorsione

Hezbollah ha rivendicato di aver lanciato attacchi con droni contro due basi nel nord di Israele come rappresaglia per l'uccisione stamane di un alto esponente della sua unita' aerea nel sud del Libano. Da parte sua, l'esercito israeliano ha sostenuto che i raid non hanno avuto successo: i militari hanno "intercettato con successo due obiettivi aerei sospetti al largo della costa settentrionale".

Medioriente: 2 morti e 6 feriti in raid Israele in Libano

Un raid aereo di Israele ha colpito un edificio nel sud del Libano, uccidendo due persone e ferendone altre sei. Lo riferisce l'emittente televisiva libanese Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah. L'attacco è avvenuto nella città di Hanin.

Hamas, tempo stringe per accordo su rilascio ostaggi

Il portavoce del braccio armato di Hamas ha affermato che il tempo sta per scadere per raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti dal gruppo militante. Il portavoce Abu Obeida, ha affermato in una dichiarazione video trasmessa dalla rete Al Jazeera che "la palla è nel campo" di Israele, ma che "il tempo stringe e le opportunità stanno diminuendo". Ha suggerito che gli ostaggi potrebbero fare la stessa fine di Ron Arad, l'aviatore israeliano è ancora disperso dopo essere stato catturato dai militanti in Libano nel 1986. Abu Obeida ha usato un tono di sfida, affermando che "il nemico non ha ottenuto nulla negli ultimi 200 giorni se non massacri, distruzioni e uccisioni".

Aerei dalla Giordania lanciano aiuti umanitari a Gaza

Aerei della Giordania hanno lanciato aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza, in sette diversi passaggi, ha reso noto l'agenzia di stampa Petra. Gli aiuti hanno raggiunto siti diversi nel nord della Striscia. La Giordania ha precisato che continuerà a inviare aiuti umanitari e sanitari con lanci, convogli via terra e con voli da Marka allo scalo egiziano di al-Arish. Dall'inizio della guerra, la Giordania ha concluso 87 lanci e partecipato a 209 missioni internazionali per paracadutare aiuti.

Borrell, diversa commozione tra 7 vittime Wck e altri 249

"Sono stati uccisi almeno 249 lavoratori umanitari. Secondo le Nazioni Unite, dal 7 ottobre. Tra questi, 181 dello staff Onu. E penso che dobbiamo celebrare tutte le agenzie, inclusa l'Unrwa che da sola ha perso 178 lavoratori. Poi c'e' stato l'attacco di Israele contro il convoglio del World Central Kitchen che ha ucciso 7 operatori umanitari mentre consegnavano aiuto ai piu' vulnerabili a Gaza. Ricordiamoci, pero', che ci siamo molto commossi per queste 7 persone uccise, ma prima di loro c'erano 249 operatori umanitari che sono stati ugualmente uccisi e forse non ci siamo commossi altrettanto". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, nel dibattito in plenaria sulla situazione a Gaza.

Medioriente: Israele a Iran, sanzioni Ue sono solo inizio

"Amir-Abdollahian, ti lamenti della forza e della velocità delle sanzioni? Faresti meglio ad abituarti, questo è solo l'inizio. Il mondo libero si è svegliato ed è determinato a fermare te e la dittatura assassina iraniana". Lo ha scritto sul suo profilo X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz replicando al ministro degli Esteri dell'Iran, Hossein Amir-Abdollahian, che sul social aveva definito "deplorevole vedere l'Ue decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l'Iran".

M.O.: Onu chiede indagine su fosse comuni in ospedali Gaza

L'Alto Commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, ha chiesto un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza e si e' detto "inorridito" dalla distruzione dell'ospedale al-Shifa a Gaza e del Nasser Medical Complex Khan Younis. Turk ha sottolineanto la necessita' di "indagini indipendenti, efficaci e trasparenti" nel "clima prevalente di impunita”.

Onu, inorriditi dalla distruzione strutture sanitarie e notizie su fosse comuni

Il responsabile per i diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Turk, si è detto "inorridito" dalla distruzione delle strutture sanitarie Nasser e al-Shifa nella Striscia di Gaza e dalle notizie sul denunciato ritrovamento di fosse comuni. Ha chiesto un'inchiesta indipendente, valida e trasparente. "Dato il clima prevalente di impunità, dovrebbe includere investigatori internazionali", ha detto l'Alto commissario, rilanciando la richiesta di un cessate il fuoco immediato con la liberazione degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre dello scorso anno in Israele.

Nuovi raid in Libano dopo gli attacchi di Hezbollah in Israele

L'aeronautica israeliana reagisce in Libano in seguito ai droni lanciati da Hezbollah. Dopo il lancio verso le regioni settentrionali di Israele, l'Iaf ha avviato una serie di attacchi contro le località di Hezbollah nel sud del Libano.

Il presidente iraniano Raisi: “Se Israele attacca, non ne rimarrà nulla”

Se "Israele attacca, non ne rimarrà nulla". Lo ha detto il presidente iraniano Ebrahim Raisi durante una visita in Pakistan, come riporta Ynet. "Se Israele attacca il territorio iraniano, le circostanze cambieranno completamente", ha aggiunto Raisi.

Unicef, “a Gaza 87% delle scuole danneggiato o distrutto”

"Oltre l'87% di tutti gli edifici scolastici della Striscia di Gaza sono stati danneggiati o distrutti, secondo le stime del Cluster Istruzione, di cui fa parte l'UNICEF. Tutte le scuole sono state chiuse per 625.000 studenti per sei mesi. Tutte le università di Gaza sono state distrutte", ha sottolineato il Portavoce dell'Unicef Italia Andrea Iacomini. Nelle ultime due settimane, l'UNICEF ha portato nella Striscia di Gaza 81 camion con nuove forniture essenziali di emergenza, tra cui 15.000 confezioni di biscotti ad alto contenuto energetico, 3.700 cartoni di alimenti terapeutici pronti all'uso, 25.400 articoli sanitari, 12.500 kit per l'igiene, 3.100 confezioni di prodotti per l'igiene personale delle ragazze, 6.000 teloni di plastica e 1.300 set di abbigliamento.

Qatar, “Hamas resta a Doha finché la sua presenza è utile per gli sforzi di mediazione con Israele sulla guerra a Gaza”

Il Qatar ha affermato che non c'è motivo di porre fine alla presenza di un ufficio di Hamas a Doha finché sarà "utile e positiva" per gli sforzi di mediazione nella guerra di Israele a Gaza. Lo riporta il Guardian. Il portavoce del ministero degli Esteri Majed Al-Ansari ha aggiunto in una conferenza stampa che il Qatar rimane impegnato nella mediazione per la tregua ma sta valutando il suo ruolo dopo "gli attacchi" ai suoi sforzi.

Le foto satellitari mostrano un allestimento di tende a Khan Younis, si avvicina l'operazione israeliana a Rafah

Si avvicina l'operazione israeliana a Rafah: foto satellitari analizzate dall'Associated Press e rilanciate da Times of Israel sembrano mostrare un nuovo complesso di tende in costruzione a ovest di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. I lavori sono cominciati a metà mese e dalle immagini si vede che sono proseguiti nel tempo. Ieri il Wall Street Journal, citando funzionari israeliani ed egiziani, ha riferito che le forze armate (Idf) stanno lavorando ai preparativi per evacuare i civili da Rafah a Khan Younis e in altre aree, operazione che richiederà due/tre settimane in coordinamento con Usa, Egitto ed Emirati.

Le Nazioni Unite chiedono un’''inchiesta credibile e indipendente'' sulle fosse comuni a Khan Younis

Le Nazioni Unite hanno chiesto che venga condotta una ''inchiesta credibile e indipendente'' sulle fosse comuni scoperte a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, dove sono stati rinvenuti 283 cadaveri. Si tratta di notizie ''estremamente preoccupanti'' e che necessitano ''ancora una volta'' che ''tutti questi siti vengano investigati a fondo'', ha dichiarato il portavoce della Segreteria generale dell'Onu Stephane Dujarric. ''E' una ragione in più per sottolineare la necessità di un cessate il fuoco, per la fine del conflitto, perché abbiamo bisogno di un maggiore accesso per il personale umanitario, una maggiore protezione per gli ospedali. E' necessario che gli ostaggi vengano liberati'', ha aggiunto Dujarric.

Protesta a Tel Aviv per i 200 giorni di prigionia degli ostaggi, i famigliari si tingono le mani di rosso e le alzano al cielo

Le famiglie degli ostaggi di Hamas hanno organizzato una protesta a Tel Aviv per ricordare i 200 giorni dalla prigionia dei loro cari. Le famiglie e i loro sostenitori si sono dipinti le mani di rosso e le alzano al cielo in un atto di protesta nella piazza HaBima della città. Le famiglie chiedono al governo di agire per garantire il loro rilascio. Lo riporta il Times of Israel.

Nuovo bilancio di Hamas, 34.183 morti a Gaza dal 7 ottobre

Il nuovo bilancio delle vittime del conflitto a Gaza fornito questa mattina dal ministero della Salute di Hamas e' di 34.183 persone uccise dallo scorso 7 ottobre, di cui 32 nelle ultime 24 ore. I feriti sono invece 77.143.

Iran, “le sanzioni Ue sono deplorevoli, la nostra è legittima difesa"

Le sanzioni dell'Unione Europea annunciate in seguito all'attacco dell'Iran contro Israele sono "deplorevoli" perche' il Paese ha agito per legittima difesa: lo ha scritto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian su X. L'Iran ha lanciato piu' di 300 droni e missili contro Israele in quella che e' stata definita una ritorsione contro il bombardamento israeliano del complesso della sua ambasciata a Damasco. Ieri, i ministri degli Esteri dell'UE hanno concordato in linea di principio di espandere le sanzioni contro l'Iran impedendo le esportazioni di armi di Teheran, di qualsiasi drone o missile, ai rappresentanti iraniani e alla Russia. "E' deplorevole vedere l'UE decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l'Iran solo perche' l'Iran ha esercitato il suo diritto all'autodifesa di fronte alla sconsiderata aggressione di Israele", afferma Amir-Abdollahian. L'Unione europea, secondo il capo della diplomazia di Teheran, "non dovrebbe seguire il consiglio di Washington per soddisfare il criminale regime israeliano". Al contrario, insiste Abdolahan, "L'Ue dovrebbe agire in modo responsabile e sanzionare il regime israeliano".

Rapporto Colonna, la replica di Israele: “Ignora la gravità del problema e offre soluzioni di facciata”

"Il rapporto Colonna ignora la gravità del problema e offre soluzioni di facciata che non affrontano l'enorme portata dell'infiltrazione di Hamas nell'Unrwa". Con queste parole il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Oren Marmorstein, ha replicato su X alle conclusioni del gruppo indipendente che ha condotto un'analisi delle accuse presentate da Israele all'indomani dell'attacco del 7 ottobre. Il processo di revisione indipendente è stato avviato a febbraio dall'ex ministro degli Esteri francese Catherine Colonna. "Hamas si è infiltrato nell'Unrwa così profondamente che non è più possibile determinare dove finisce l'Unrwa e dove inizia Hamas", scrive il portavoce, che aggiunge: "più di 2.135 lavoratori dell'Unrwa sono membri di Hamas o della Jihad islamica palestinese, mentre un quinto degli amministratori scolastici dell'Unrwa sono membri di Hamas. Il problema con l'Unrwa-Gaza non è quello di poche mele marce; è un albero marcio e velenoso le cui radici sono Hamas"

Media, droni e missili contro truppe Usa in Siria e Iraq Non ci sono vittime

Le forze Usa in Iraq e Siria sono state colpite da due distinti attacchi missilistici e di droni esplosivi in ;;meno di 24 ore. Lo hanno riferito all'agenzia Reuters fonti di sicurezza irachene e funzionari statunitensi. Si tratta dei primi attacchi dallo scorso 4 febbraio. Lo riporta la Reuters sul suo sito web. Due droni sono stati abbattuti vicino alla base aerea di Ain al-Asad che ospita truppe statunitensi nella provincia irachena occidentale di Anbar, mentre domenica cinque razzi sono stati lanciati dal nord dell'Iraq contro una base Usa a Rumalyn, in Siria nordorientale. Non ci sono notizie di vittime, feriti o danni significativi.

Il Cairo, “false le accuse israeliane sul contrabbando di armi a Gaza”

L'Egitto ha fermamente smentito le accuse "diffuse recentemente da funzionari israeliani tra cui lo stesso primo ministro Benjamin Netanyahu" di aver consentito il contrabbando di armi verso Gaza", ricordando di avere distrutto 10 anni fa 1.500 tunnel e affermando di avere il "pieno controllo" del confine tra Egitto e Striscia.

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