Palazzo Dal Pozzo della Cisterna di Torino - Casa Reale di Savoia

Palazzo Dal Pozzo della Cisterna di Torino

di Città metropolitana di Torino

Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, spesso denominato semplicemente Palazzo Cisterna, è oggi sede aulica della Città metropolitana di Torino, ma la sua storia è un variegato mosaico di vicende artistico-architettoniche, di radici e rami, nuclei originari e successive trasformazioni, che si alternano in quasi tre secoli e mezzo di vita.

L’edificio nasce all’interno dell’antica Isola dell’Assunta nel 1675 e ad esso, tre anni dopo, è annessa l’area occupata dal giardino, concessa e donata dalla Madama Reale Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours.

In seguito ad una complessa permuta, nel 1685 il primo proprietario, Flaminio Antonio Ripa di Giaglione, cede il complesso a Giacomo Maurizio Dal Pozzo, principe della Cisterna, che lo arricchisce e abbellisce progressivamente. Dalla seconda metà del Settecento sono numerosi i lavori di ristrutturazione e ampliamento svolti per volontà del principe-mecenate Giuseppe Alfonso Dal Pozzo della Cisterna e coordinati dall’architetto regio Francesco Valeriano Dellala di Beinasco: viene ampliata la manica di ponente, risistemata la facciata, costruiti gli appartamenti, le scuderie e le divisioni murarie; vengono inoltre eseguite le decorazioni in legno, stucco e ferro. Al barocco piemontese si mescola così il neoclassicismo, soprattutto negli interni.

Negli anni a cavallo tra fine Settecento e primi decenni dell’Ottocento la vita del palazzo subisce un rallentamento sia durante l’occupazione napoleonica sia nel 1821, quando il principe Carlo Emanuele Dal Pozzo della Cisterna, coinvolto nei moti liberali, viene condannato prima a morte in contumacia, quindi all’esilio perpetuo e alla confisca dei beni. Prima di poter rientrare a Torino grazie a un indulto, rimane per 27 anni a Parigi dove sposa la contessa Louise Caroline Ghislaine de Mérode, dal cui matrimonio nascono Maria Vittoria e Beatrice, quest’ultima morta ancora bambina.

Nel 1867 sarà proprio Maria Vittoria, ultima discendente del casato, a sposare Amedeo di Savoia, primo duca d’Aosta. Il Palazzo diventa così sede ducale e cambia ancora una volta profilo, assumendo un più marcato ruolo di rappresentanza: sono aggiunte nuove sale, realizzati soffitti a cassettoni, poste vetrate policrome, applicate dorature e tappezzerie in seta, il tutto arricchito da preziosi mobili, suppellettili e numerose opere d’arte pittoriche.

Dopo la prematura scomparsa di Maria Vittoria, a soli 29 anni, i lavori proseguono per volontà del marito prima e del figlio Emanuele Filiberto poi, delineando così l’aspetto odierno del complesso. Nel 1900, al termine dei lavori, Palazzo Cisterna ha l’aspetto di una nobile abitazione del tardo rinascimento toscano in cui viene ricordata e celebrata, dalle scritte murarie alle vetrate a cattedrale, la casa regnante d’Italia e, in particolare, il suo ramo Savoia-Aosta.

Alla morte di Emanuele Filiberto nel 1931, si dispone la vendita degli arredi come stabilito da testamento. La gestione dell’edificio, ormai scarsamente utilizzato dalla famiglia, continua però a gravare sul bilancio della Casa Ducale tanto che gli eredi decidono di porre anch’esso in vendita. Ad acquistarlo, nel 1940, è la ex Provincia di Torino, dal 2015 Città metropolitana, che ne realizza l’adattamento pubblico-istituzionale su progetto dell’architetto Giovanni Chevalley. Il 29 aprile 1945, la Giunta regionale di Governo nata dal Comitato di Liberazione nazionale per il Piemonte s’insedia nel palazzo seguita, il 9 ottobre dello stesso anno, dalla Deputazione Provinciale.

A Palazzo Cisterna ha oggi sede la Biblioteca di storia e cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso” appartenente alla Città metropolitana di Torino, aperta al pubblico dal 1964. Particolarmente indirizzata al mondo universitario ma aperta a tutti gli interessati, contiene testi, documenti, tesi e materiali di varia natura che documentano in particolare la storia, arte e cultura del Piemonte, per un totale di circa 200.000 volumi, compresa una sezione di periodici e un’ampia sezione archivistica, oltre a raccolte grafiche e fotografiche.

Palazzo Cisterna è aperto al pubblico un sabato al mese con visite animate dai gruppi storici iscritti all’Albo dei Gruppi Storici della Città metropolitana di Torino, ma è visitabile su prenotazione anche in settimana per scolaresche e gruppi di almeno 10 persone.

Per informazioni e prenotazioni:
www.cittametropolitana.torino.it/cms/urp/visita-palazzo-cisterna
urp@cittametropolitana.torino.it | (+39) 011 8617100

Palazzo Cisterna è anche su Instagram @palazzocisterna

La messa in memoria di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia, nel terzo anniversario dalla scomparsa, sarà celebrata in forma privata alla presenza di S.A.R. la Principessa Silvia

lunedì 3 giugno, ore 11

Basilica Reale di Superga

La celebrazione si svolgerà nel raccoglimento della Cappella del Voto e sarà comunque aperta a chiunque voglia prendere parte al ricordo del Principe