Bari, arrestato il presunto assassino del fisioterapista Di Giacomo | Sky TG24

Bari, arrestato il presunto assassino del fisioterapista Di Giacomo

Cronaca
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Una persona è stata fermata dalla polizia a Canosa di Puglia (Bari): potrebbe aver ideato ed eseguito l'omicidio del 63enne, ucciso a colpi di pistola la sera di lunedì 18 dicembre 2023 in un parcheggio a poca distanza dalla sua abitazione di via Tauro, nel quartiere Poggiofranco

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La polizia ha arrestato e portato in carcere una persona a Canosa di Puglia (Bari): Viene ritenuta responsabile dell'ideazione e dell'esecuzione dell'omicidio del fisioterapista 63enne Mauro Di Giacomo, colpito mortalmente a colpi di pistola la sera di lunedì 18 dicembre 2023 in un parcheggio a poca distanza dalla sua abitazione di via Tauro, nel quartiere Poggiofranco di Bari.

La ricostruzione dell’omicidio

Di Giacomo era stato colpito, oltre che dai proiettili, anche da oggetti contundenti e per questo sul corpo furono riscontrate alcune fratture. Il fisioterapista avrebbe avuto prima una violenta discussione con il suo killer che avrebbe scatenato un attacco fisico e poi, mentre tentava di fuggire, era stato ferito con numerosi colpi di pistola sparati sia da vicino sia mentre si allontanava. Il 63enne morì sul posto per shock emorragico. Dalle indagini, fino all’arresto odierno, non erano emersi ulteriori dettagli. L'unica pista vagliata dagli inquirenti sembrava quella della vendetta personale.  

Chi è il presunto killer

Secondo quanto emerso dalle indagine è un operaio edile di 59 anni, incensurato, il presunto assassino di Di Giacomo. Il movente dell'omicidio sarebbero alcuni rancori legati a presunte lesioni che il fisioterapista avrebbe causato ad una delle figlie dell'indagato che, nel 2020, aveva intentato una causa civile nei confronti della vittima per responsabilità professionale, accusandolo di averle provocato lesioni personali permanenti in occasione di una seduta risalente al 2019. Di Giacomo, costituitosi nel processo, aveva negato la sua responsabilità oltre ad essersi dichiarato disponibile a qualsiasi forma di transazione. La vicenda avrebbe fatto insorgere nell'indagato astio e rancore nei confronti del fisioterapista fino a che, la sera del 18 dicembre, dopo alcuni sopralluoghi, l'operaio avrebbe portato a termine il suo proposito.

Una automobile dei carabinieri di fronte alla palazzina dove madre e figlio, rispettivamente di 79 e 54 anni, sono stati trovati morti, in via Gramsci a Chiaravalle (Ancona), 15 maggio 2024. ANSA/ GIUSY MARINELLI

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