15 FEBBRAIO 2018

11:31

NOTIZIA DI SPORT

DI

1180 visualizzazioni


15 FEBBRAIO 2018 - 11:31


NOTIZIA DI SPORT

DI

1180 visualizzazioni



VOLLEY: Trent'anni fa l'Olimpia Teodora saliva sul trono d'Europa

Il 14 febbraio 1988 a Salonicco l’Olimpia Teodora di Sergio Guerra conquistò la Coppa dei Campioni di pallavolo femminile sconfiggendo in finale per 3-1 l’Uralotchka Sverdlosk di Nikolai Karpol: un’impresa vera e propria, indimenticabile, che si perde nei ricordi di 30 anni fa ma che va celebrata per la porta che ha aperto verso un’altra dimensione della pallavolo femminile italiana.
Per rinfrescare la memoria e dare la giusta dimensione a quella vittoria: il muro di Berlino esisteva anche nella pallavolo femminile, la Coppa dei Campioni (ancora riservata alle sole squadre campioni nazionali) era finita 20 volte in Unione Sovietica (ancora si chiamava così), 3 in Bulgaria, 2 in Cecoslovacchia, una in Ungheria e Germania Est, sino a quell’anno mai nessun sestetto della pallavolo “occidentale” aveva vinto il titolo europeo; la Teodora aveva una centrale alta 174 centimetri ed un’altezza media di 1.79 e 4 ragazze del sestetto nate e cresciute a Ravenna, era reduce da 4 medaglie d’argento consecutive ed ogni anno aveva fatto un ulteriore piccolo passo verso la cima.
I tempi erano maturi ed infatti accadde l’incredibile.
In semifinale Benelli (poi premiata miglior giocatrice della finale) e compagne recuperarono contro le grandi tedesche orientali della Dinamo Berlino di Kohler in una partita al cardiopalma: si giocava ancora col cambio palla, i set si vincevano ai 15, senza tie-break e senza libero (era proprio un’altra pallavolo…) e sul 2-2 le ravennati si trovarono sotto 8-14, sembravano spacciate. Eppure vinsero 3-2, arrivarono in finale contro le strafavorite dell’Uralotchka Sverdlosk del trio delle meraviglie Kirillova-Ogienko-Smirnova (che pochi mesi dopo avrebbero vinto l’oro olimpico di Seul) ed anche in quell’occasione seppero rimontare e vincere in 4 set nella “partita del secolo” della pallavolo femminile ravennate.
In campo Benelli palleggiatrice con la peruviana Gina Torrealva opposta, la grande francese Lesage e Prati schiacciatrici, Zambelli e Bernardi al centro; in panchina le giovani Bertini, Mele, Fanara e le sorelle Saporiti, al fianco di Sergio Guerra il vice De Pol ed il diesse Malatesta, coordinati come sempre dalla presidentessa Alfa Garavini.
Fu un risultato straordinario per la nostra pallavolo ed un momento di grande trepidazione ed orgoglio per tutta la città di Ravenna, che accolse trionfante le ragazze al ritorno al Pala Costa (intitolato a quell’Angelo Costa considerato a ragione uno dei grandi padri della nostra pallavolo).
Quella vittoria aprì poi la strada ai tanti successi della pallavolo femminile italiana negli anni che seguirono.

Il tabellino di quella storica finale (Salonicco 14.2.1988):
Olimpia Teodora Ravenna-Uralotchka Sverdlosk 3-1
(7-15, 15-10, 15-9, 15-11)
Teodora: Benelli 1+6 , Bernardi 7+15, Lesage 12+19, Torrealva 6+11, Zambelli 9+10, Prati 2+8; ne Mele, Bertini, Fanara, C.Saporiti, D.Saporiti. All. Guerra
Uralotchka: Kirillova-Parkhomtchuk 9+8, Oghienko 5+21, Volkova 8+11, Nikulina 1+3, Korytova 4+6, Smirnova 6+16; Tolmacheva 4+7; ne Cesnokova, Batukhtina, Kunisheva. All. Karpol
Arbitri: Aloro (Francia) e Dimopoulos (Grecia)
Spettatori: 3.500, 
Durata set: 25’-19’-25’-22’ (tot. 91’)
Battute sbagliate: Teodora 7, Uralotchcka 7  




ALTRE NOTIZIE DI SPORT

VOLLEY: Secondo rinforzo per Ravenna che ingaggia il centrale Riccardo Copelli

Riccardo Copelli è il secondo nuovo acquisto della Consar per la prossima stagione. Nato a Casalmaggiore il 16 marzo 1996, Copelli è un centrale esperto con un'importante carriera alle spalle. Ha debuttato in A1 con Monza nel 2015/16 e ha avuto esperienze significative in vari club, tra cui Lagonegro, Piacenza, Santa Croce, Cantù, Bergamo e Siena. Nella scorsa stagione ha concluso al nono posto per numero di ace e al 13esimo per muri, con 283 punti totali. "Cerco sempre di mantenere un certo standard e di salire di livello ogni volta – dice Copelli a commento dei suoi numeri – e non mi posso lamentare di quanto fatto quest’anno e nelle ultime stagioni. Mi piace stare dentro il gioco, chiamo tanto la palla all’alzatore e riesco a costruire molto in attacco e a muro. Quanto al servizio, in questi anni ho cercato di lavorare molto su questo fondamentale e di trovare una battuta che mi rispecchiasse. Ho alternato molto la spin e la flot, finchè quest’anno ho dato continuità alla spin e ho trovato un livello di efficienza molto alto. Ho fatto tanti ace ma anche molti errori: un aspetto su cui dovrò lavorare per cercare di abbassarli”. Un’estate dedicata al beach, “con l’obiettivo di un piazzamento sul podio nelle tappe secche del campionato italiano”, rivela, e poi l’abbraccio alla sua nuova realtà, finora assaggiata solo da avversario a Piacenza, Bergamo e Siena. “Per me è un grande onore vestire la maglia di Ravenna, società tra le più storiche del panorama italiano del volley. In A2, con Cuneo, è il club con più blasone, storia e tradizione. Per me poi Ravenna significa riavvicinarmi a casa, abitando io a Brescello, a pochi chilometri da Viadana dove è nato Goi, che conosco molto bene e che rivedrò molto volentieri. So che Ravenna sta costruendo un organico molto competitivo e che le condizioni per fare un altro ottimo campionato ci sono tutte. E poi a Ravenna trovo Bonitta e coach Valentini, di cui ho sentito parlare molto bene: la loro grande competenza pallavolistica e la stima che nutrono nei miei confronti sono state determinanti nella mia scelta”.