Luna piena e notti insonni | Il Bo Live UniPD

SCIENZA E RICERCA

Luna piena e notti insonni

In un libro uscito di recente dal titolo Ti sembra il Caso? Paolo Sassone-Corsi, autore degli studi sul gene-clock e sui ritmi circadiani, sottolinea come il corpo umano risponda ai ritmi della natura e come disturbarne il ciclo possa portare a scompensi come insonnia, obesità e depressione. L’uomo condivide ancora i ritmi ancestrali del Sole e della Luna, anche se il loro influsso è spesso liquidato alla stregua di una semplice credenza popolare. Come il fatto che le fasi lunari possano influire sulla qualità e sulla quantità del sonno, se non fosse per uno studio scientifico pubblicato in questi giorni su Current biology.

Un gruppo di ricercatori dello Psychiatric Hospital dell’università di Basilea, del Swiss Federal Institute of Technology di Losanna e del Centre for Sleep Medicine di Zollikon in Svizzera, coordinato da Christian Cajochen, ha infatti dimostrato che nelle notti di luna piena si dorme peggio. La ricerca è stata condotta tra il 17 dicembre del 2000 e il 2 dicembre del 2003, lungo tutte le stagioni, su un gruppo di 33 persone, 17 femmine e 16 maschi, 17 di età compresa tra i 20 e i 31 anni e 16 tra i 57 e i 74 anni. 

Gli studiosi hanno condotto le loro analisi retrospettivamente, esaminando i risultati che avevano raccolto in realtà per uno studio diverso e dunque lo scopo di analizzare l’influenza lunare sui ritmi del sonno non fu posto a priori. Né i volontari né i tecnici potevano dunque essere in qualche modo suggestionati dal tipo di ricerca. “Ci abbiamo pensato dopo un drink in un pub, in una sera di luna piena, solo anni dopo che lo studio era stato completato” sostengono i ricercatori nel paper. 

Mentre i volontari dormivano è stata monitorata la loro attività cerebrale attraverso elettroencefalografia (Eeg) durante la fase di sonno non-Rem, cioè durante i primi quattro stadi del sonno dall’addormentamento al sonno profondo. È stata inoltre misurata la secrezione di cortisolo, ormone rilasciato dalle ghiandole surrenali i cui livelli sono più alti al mattino, e della melatonina, prodotto dalla ghiandola pineale alla base del cervello che regola i ritmi di sonno e veglia. 

La ricerca dimostra che durante le notti di luna piena e i quattro giorni che la precedono e la seguono la qualità e la durata del sonno sono inferiori agli altri periodi del mese e i livelli di melatonina sono più bassi. I livelli di cortisolo, invece, non hanno dimostrato cambiamenti significativi. Le persone impiegavano cinque minuti in più ad addormentarsi e dormivano venti minuti in meno, mentre l’attività delle onde delta rilevata con l’Eeg nella quarta fase di sonno non-Rem, il sonno profondo, diminuiva del 30%. I volontari hanno inoltre riportato in un questionario che durante le fasi di luna piena si sentivano più stanchi. Il ciclo lunare, sottolinea Cajochen, sembra influenzare il sonno anche quando una persona non “vede” la luna e dunque non è consapevole della fase lunare in corso. 

Si tratta del primo studio sull’influenza delle fasi lunari sul sonno, in particolare della luna piena, che si basa su parametri oggettivi come l’elettroencefalografia e lo studio dei livelli ormonali. In precedenza la teoria era stata confermata su alcune specie marine. 

Già nel 2006 uno studio condotto su 31 individui tra i 16 e gli 80 anni e durato sei settimane, comprese due notti di luna piena, aveva raggiunto risultati simili, dimostrando che durante il plenilunio le persone dormivano circa 19 minuti in meno. In quel caso, tuttavia, non erano stati utilizzati parametri oggettivamente misurabili, ma diari compilati dai partecipanti allo studio. 

Monica Panetto

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