Gli 86 anni di Claudia Cardinale, musa contesa da Visconti e Fellini
Una vita per il cinema

Gli 86 anni di Claudia Cardinale, musa contesa da Visconti e Fellini

Pur di lavorare con lei, i due registi si accordarono per averla una settimana a testa sul set di “Il Gattopardo” e “Otto e mezzo”, film girati in contemporanea

L'attrice, nata a Tunisi il 15 aprile 1938, tra le più amate al mondo per fascino e bellezza compie ottantasei anni. La Cardinale, è stata considerata, già a partire dalla fine degli anni '50, un'icona internazionale di bellezza e una delle muse di registi straordinari come Federico Fellini, Luchino Visconti o Sergio Leone.

All'anagrafe si chiama Claude Joséphine Rose Cardina e, pur essendo nata da genitori italiani, è legatissima al proprio Paese d'origine, dove nel 1957 vinse il concorso per "La più bella italiana in Tunisia" competizione alla quale non si era neppure iscritta e che le fruttò la possibilità di andare a Venezia nei giorni della Mostra del Cinema.

La sua carriera iniziò davvero quando, nel 1958, il regista Jacques Baratier la volle per il suo primo film “I giorni dell'amore”. Il debutto era avvenuto due anni prima quando partecipò, insieme ad alcune compagne di scuola, ad un cortometraggio del regista francese René Vautier dal titolo “Les Anneaux”, che al Festival di Berlino vinse l’Orso d'argento. Il suo ultimo lavoro, invece  è del 2023: il corto “Un Cardinale Donna”, del regista ticinese Manuel Maria Perrone.
Sempre nel 2023 è nata la Fondazione Claudia Cardinale che si propone di aiutare i giovani artisti, provenienti da tutto, ad emergere nell'ambiente dello spettacolo. 

Claudia Cardinale fa parte del comitato che assegna ogni anno, dal 2012, il “Green Drop Award”: premio collaterale che viene consegnato nei giorni della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e che premia le opere cinematografiche che meglio raccontano l'ecologia, la sostenibilità e la cooperazione tra i popoli, temi estremamente cari all'attrice. 

Indimenticabili tanti titoli tra i quasi 200 film dove ha lavorato: da “I soliti ignoti”, di Mario Monicelli del 1958, a “Il bell'Antonio”, con Marcello Mastroianni, del 1960 diretto da Mauro Bolognini, ma soprattutto “Otto e mezzo” di Federico Fellini, e “Il Gattopardo”, dove fu protagonista con Alain Delon, film che erano in lavorazione nello stesso momento e i due grandi registi, pur di lavorare con lei, si accordarono per averla a settimane alterne, costringendola per altro a tingersi i capelli per passare dal castano al biondo ogni settimana. 

Sergio Leone la volle per per il kolossal “C'era una volta il west” nel 1968 e mentre in Francia spopolava Brigitte Bardot, "BB", in Italia tutti volevano "CC", e la Cardinale stessa ha più volte ricordato: "Eravamo la mora e la bionda, ma fummo molto complici sul set de ‘Le Pistolere’ ".