Bram Stoker, lo scrittore che creò Dracula

Bram Stoker, lo scrittore che creò Dracula

L'opera più famosa di Stoker è diventata una delle storie horror più iconiche di tutti i tempi. Nonostante ciò, il suo autore morì povero e dimenticato

Ritratto dello scrittore irlandese Bram Stoker nel 1906

Ritratto dello scrittore irlandese Bram Stoker nel 1906

Foto: Pubblico dominio

Dracula, l'opera più famosa dello scrittore irlandese Bram Stoker, un romanzo che sarebbe stato acclamato in tutto il mondo dopo la sua morte, all'epoca passò inosservato. Solo nel 1922, quando il regista tedesco F. W. Murnau portò sullo schermo il capolavoro del cinema muto Nosferatu, e più tardi, quando l'attore ungherese Bela Lugosi interpretò con successo il malvagio conte in vari film, fu quando il vampiro creato da Stoker divenne famoso in tutto il mondo, diventando un mito della cultura universale.

Influenze e folklore irlandesi

Inizialmente Stoker aveva intitolato il suo romanzo The Undead e il vampiro protagonista si chiamava Conte Wampyr. Stoker, che lavorava come funzionario pubblico a Dublino, non si spinse mai oltre Vienna e pare che non abbia mai visitato la Romania. Nel saggio pubblicato nel 1998 dalla professoressa Elizabeth Miller, la studiosa assicura che la documentazione utilizzata da Stoker per creare il personaggio di Dracula indica che lo scrittore non possedeva grandi conoscenze biografiche su Vlad III, il sanguinario principe valacco del XIX secolo al quale si ritiene si sia ispirato. Alcuni storici suggeriscono che Stoker non prese spunto dalla vita oscura e brutale di Vlad l'Impalatore, ma che in realtà le sue idee siano state influenzate dal folklore irlandese.

Ritratto di Vlad III, 1560 circa, copia di un originale realizzato durante la sua vita (Innsbruck, Castello di Ambras)

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Dracula è stato scritto in epoca vittoriana e tratta una tematica molto insolita per quell'epoca: il desiderio sessuale. E lo fa non solo quando si riferisce alle avventure amorose del conte, ma anche quando parla del "consenso" delle vittime, quando permettono al vampiro di entrare nella loro camera da letto. Ciò spiegherebbe l'accoglienza riservata dal conte Dracula all'avvocato Jonathan Harker all'inizio dell'opera: «Entra liberamente e di tua spontanea volontà».

Dracula fu scritto in epoca vittoriana e tratta una tematica molto insolita per quell'epoca: il desiderio sessuale

La copertina della prima edizione di 'Dracula'

La copertina della prima edizione di 'Dracula'

Foto: Pubblico dominio

Uno scrittore senza pretese

Scrittori come l'irlandese Oscar Wilde affermarono che Dracula è la migliore opera dell'orrore di tutti i tempi e Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, dichiarò che «è molto vittoriana». Dracula si conferma come il trionfo dell'horror gotico dell'epoca, che diede vita a personaggi emblematici come Frankenstein, Dr. Jekyll e Mister Hyde.

La conoscenza teatrale di Stoker conferisce a Dracula un'atmosfera e una forza che rendono il personaggio non solo una creatura sinistra che di notte risorge dalla tomba per succhiare il sangue dei vivi, ma anche un essere implacabile dotato di una mente molto acuta.

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Tuttavia Stoker non si considerò mai un romanziere. Infatti oltre alla letteratura si dedicava alla critica teatrale o al suo lavoro di giornalista. Sebbene il riconoscimento globale gli sia arrivato grazie a un vampiro, lo scrittore irlandese non scrisse solo opere di genere horror. Il suo primo libro, La via del vizio, fu una raccolta di racconti in cui compaiono esseri fantastici come fate, angeli e troll, profondamente influenzato dalla figura di sua madre, che da bambino gli aveva raccontato storie popolate da esseri fantastici.

Morto e dimenticato da tutti

Bram Stoker era un uomo profondamente riservato. Il suo matrimonio (quasi senza sesso) con l'attrice Florence Balcombe (la stessa che era stata fidanzata con Oscar Wilde, grande amico dello scrittore), la smisurata adorazione per il poeta statunitense Walt Whitman, il rapporto con l'attore teatrale Henry Irving (per il quale lavorò come segretario e rappresentante per ben ventinove anni) e gli interessi in comune con Wilde, così come alcuni aspetti omoerotici del suo lavoro, hanno portato a speculare sulla possibile omosessualità repressa di Stoker, che avrebbe usato la narrativa come sfogo alle sue frustrazioni sessuali. Nel 1912 Bram Stokerker si dichiarò fermo nemico degli omosessuali e chiese l'incarcerazione di tutti gli autori omosessuali in Gran Bretagna, fatto che ha portato alcuni ricercatori a pensare che lui stesso non accettasse la propria condizione sessuale.

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Nel 1912 Bram Stoker chiese l'incarcerazione di tutti gli autori omosessuali in Gran Bretagna, il che suggerisce che l'autore non accettasse la propria condizione sessuale

Il suo ultimo grande romanzo, La dama del sudario, ripete la formula di Dracula. Costruito sulla base di documenti apocrifi e ambientato in un Paese immaginario dei Balcani agli albori del XX secolo, il romanzo attinge a corrispondenza privata, diari e notizie di stampa per far immergere i lettori in una trama gotica ricca di strane e inquietanti avventure, tra cui l'apparizione del protagonista avvolto in un sudario. Il romanzo racconta la storia di un giovane modesto che eredita un'immensa fortuna, ma per impossessarsene sarà costretto a stabilirsi nel castello di Vissarion, situato nel nebbioso e barbaro Paese delle Montagne Azzurre.

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Bram Stoker venne a mancare il 20 aprile 1912 senza conoscere il successo. Morì infatti in povertà e dimenticato dopo aver contratto la sifilide in una delle storie d'amore con prostitute in cui accompagnava l'attore Henry Irving. La sua scomparsa coincise con l'affondamento del Titanic, per cui la stampa dell'epoca gli dedicò appena una breve menzione nei necrologi.

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Per saperne di più

Prima di Dracula. Archeologia del vampiro di Tommaso Braccini, Il Mulino, 2022

 

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