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Vita > Personaggi > Cristina di Lorena

Cristina di Lorena

1565-1636

Nata nel 1565 da Carlo II duca di Lorena (1543-1608) e Claudia, figlia del re di Francia Enrico II di Valois (1519-1559) e di Caterina de' Medici (1519-1589), dopo la precoce morte della madre, si trasfer� dalla Lorena a Parigi presso la nonna, regina di Francia. Caterina de' Medici ne cur� personalmente l'educazione e volle per lei un matrimonio di alto livello. Cristina si spos� con il Granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici (1549-1609) nel 1586 e si trasfer� a Firenze nel 1589.

Ricordata per la sua religiosit�, non priva di eccessi, Cristina seppe conquistarsi l'affetto e la stima del marito e dei sudditi con una condotta sobria e volta al bene comune, con la quale contribu� a far dimenticare gli anni di governo dello sregolato cognato Francesco I (1541-1587).

Cos� descrive l'atteggiamento di Ferdinando nei suoi confronti Pietro Usimbardi (?-1612), allora vescovo di Arezzo e autore della Istoria del Gran Duca Ferdinando I de' Medici (Firenze, 1880): "[egli] talmente si restrinse seco, che di tutte le cose la voleva partecipe, et nessuna cosa passava, assente lei, che egli, da se stesso o pei suoi ministri, non le comunicasse poi; dicendo di scoprir in lei valore et consiglio che a ci� lo persuadeva".

Alla morte del marito nel 1609, la Granduchessa influenz� fortemente il giovane erede Cosimo II (1590-1621) nelle proprie scelte di governo. In seguito alla morte di lui nel 1621, insieme alla nuora Maria Maddalena d'Austria (1589-1631), esercit� la reggenza per il nipote Ferdinando II (1610-1670).

I rapporti di Cristina di Lorena con Galileo furono stretti e improntati a grande stima nei primi anni del Seicento - lo volle come insegnante di Cosimo II durante i mesi estivi - mentre si affievolirono, via via che le posizioni dello scienziato andavano collidendo con quelle della Chiesa.

Nel 1615 Galileo indirizz� a Cristina di Lorena la pi� famosa delle "Lettere copernicane", con la quale tentava di dimostrare la possibile conciliazione fra moto della terra e Sacre Scritture, rivendicando fra l'altro alla filosofia naturale la possibilit� di un'azione autonoma da ogni ingerenza di tipo teologico.

Durante gli anni del suo governo de facto, il potere dei religiosi, e con loro dell'Inquisizione, crebbe notevolmente, ponendo cos� le premesse per quelle che saranno le dolorose vicende giudiziarie di Galileo.

Cristina mor� il 20 dicembre del 1636 nella Villa di Castello all'et� di 72 anni.