Al Festival di Cannes è arrivata Anya Taylor-Joy, sorprendendo tutti con le difficoltà incontrate sul set di Furiosa - Gamesurf

Anya Taylor-Joy e la difficile esperienza sul set di Furiosa: il caso del momento a Cannes

Una grande solitudine per l'ex star de La regina degli scacchi

Anya TaylorJoy e la difficile esperienza sul set di Furiosa il caso del momento a Cannes

Anya Taylor-Joy è arrivata a Cannes, da vera diva. Il suo look con enorme cappello di paglia e abito fasciante con una spalla scoperta e tacchi in tinta ha colpito subito sia i fotografi che i fan.

Ma non è solo per il suo outfit che l’attrice di Furiosa: A Mad Max Saga è oggi, primo giorno del Festival, sulla bocca di tutti.

Dopo aver raccontato di aver vissuto addirittura dei mesi senza parlare con nessuno sul set del film del grande George Miller, poiché aveva pochissime battute e quindi non interagiva con gran parte del cast, l’attrice nota per tanti film di successo, da Split a Dune (parte 2), senza dimenticare La regina degli scacchi e Peaky Blinders in TV, ha colpito per le sue dichiarazioni su Furiosa.

Anya Taylor-Joy ha sofferto di solitudine, raccontando di aver vissuto l’esperienza più solitaria della sua vita proprio sul set di George Miller.

Addirittura, ha affermato di aver passato lunghissime settimane senza parlare con nessuno - visto che aveva poche battute e non interagiva con gran parte del cast, sul set.

Anya Taylor-Joy e la difficile esperienza sul set di Furiosa: il caso del momento a Cannes

Non voglio entrare troppo nei dettagli, ma tutto ciò che pensavo fosse facile, era difficile.

Un’esperienza che l’ha segnata dal punto di vista personale, insomma.

Come, ricorda il giornalista che ha raccolto le sue dichiarazioni, del resto in passato era capitato di avere problemi anche ai membri del cast di Fury Road, il film precedente della saga.

Pare che la disperazione dei personaggi si fosse insinuata in loro, tanto da toccare le loro vite personali.

Recitare nei film di George Miller, del resto, non è mai stato facile per nessuno. Ma non certo per colpa del regista, quanto per le storie e le atmosfere che ha sempre raccontato. Sono noti i dissapori fra Charlize Theron e Tom Hardy sul set di Fury Road, che lo stesso George Miller aveva definito “evitabili”, trovandosi spiazzato di fronte a questi problemi di comprensione fra professionisti della recitazione.

Le parole di Anya Taylor-Joy che stanno facendo molto discutere sulla Croisette, oggi, sono quelle con le quali ha espressamente rifiutato di parlare dettagliatamente di cosa sia stato così difficile sul set (la solitudine, appunto, ma non solo) chiedendo di passare alla domanda successiva.

Tanto da aver chiesto ai suoi intervistatori di rifarle la stessa domanda fra vent’anni, addirittura.

Sicuramente ne sapremo di più nei prossimi giorni, in particolare quando il film di Miller - non in concorso ma in programma a Cannes - sarà protagonista.