La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler - recensioni del pubblico | MYmovies

La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler

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Un film di Oliver Hirschbiegel. Con Bruno Ganz, Alexandra Maria Lara, Corinna Harfouch, Ulrich Matthes, Juliane K�hler.
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Titolo originale Der Untergang. Drammatico, durata 150 min. - Germania 2004. - 01 Distribution uscita venerd� 29 aprile 2005. MYMONETRO La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler * * * - - valutazione media: 3,26 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
paok gioved� 12 maggio 2005
quante inutili polemiche.. Valutazione 3 stelle su cinque
97%
No
3%

La caduta � un film riuscitissimo. L'attore principale � stato capace di interpretare perfettamente un ruolo quanto mai difficile ed � riuscito ad esprimere al meglio (credo)la personalit� di quest'uomo che appare in tutta la sua patetica ostinazione e inconfutabile pazzia. Ad attirarmi verso la visione di questo film erano state anche le tantissime e superflue critiche e preoccupazioni lette nei giornali ed ascoltate alla tv. Addirittura avevo sentito di "agiografia del Fuhrer"..assolutamente ridicolo! Il film non trasmette nessun messaggio "pericoloso" e credo che possa aver un'importante funzione didattica. Finalmente grazie a questo film possiamo assistere e provare compassione anche per morti considerati storicamente di serie B. [+]

[+] concordo... (di memole)
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g. gioved� 21 aprile 2005
il delirio nella fine Valutazione 3 stelle su cinque
92%
No
8%

E' un film da vedere. Se non altro preche' e' stato realizzato con la collaborazione del maggiore esperto al mondo della vita di questo uomo, Adolf Hitler. E' un raccorto umano. La prospettiva e' incidentale. QUella di una raggazza felice, nella sua semplicita' e inconsapevolezza, di essere diventata la segretaria di Hitler. Da questa angolazione riuscirete ad entrare nell'intimita' umana che accompagno' la caduta del terzo Reich. Sentirete anche paura a sentirvi cosi vicini alla follia di un uomo disperato, cieco, che affonda insiemme alla sua Germania. La follia del personaggio, la follia e la paura di chi lo circondava, incapaci di fare a meno di lui, anche sotto l'evidenza di una realta' che gli schiacciava tutti. [+]

[+] bene g. (di enonsonoebreo)
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grstrasse domenica 19 agosto 2007
ben fatto Valutazione 4 stelle su cinque
96%
No
4%

Un ottimo film, curatissimo nei minimi dettagli, perfino le posate e i piatti sono quelli veri (forse anche originali) dell'epoca. Bravissimo Bruno Ganz nel ruolo di Adolf Hitler. Dato che si sta commentando un film, trovo decisamente fuori luogo i giudizi politici espressi,con una superficialit� a dir poco infantile, da alcuni commenti, considerando anche che la grande maggioranza delle cose che la gente comune crede di sapere su Hitler e sul nazismo in generale sono per buona parte inesatte, quando non delle vere e proprie sciocchezze.

[+] totalmente daccordo! (di fabio)
[+] uff... (di lore)
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birdstrike domenica 15 maggio 2005
un film da vedere Valutazione 4 stelle su cinque
66%
No
34%

Un film eccezionale, un cast di attori all'altezza della situazione. Hitler sapientemente raffigurato, forse solo Himmler e Goering non proprio bene ma visto il breve passaggio non si pu� giudicare. A dire il vero � impossibile comunque rappresentare ci� che Hitler � stato sia per la Germania sia per il mondo intero, la totale devozione che il popolo aveva nel suo Furher � incredibile e questo il film lo evidenzia con molta maestria. Tutti pendevano dalle sue parole e non c'erano dubbi sulle sue capacit�, tranne forse in quei ultimi giorni al bunker dove, con molta probabilit� la pazzia aveva il sopravvento e comunque fino all'ultimo uomo i tedeschi erano pronti a combattere. Numerosi i libri su Hitler da Fest a Rosenbaum, nessuno capir� chi veramente era. [+]

[+] hitler non scaten� la seconda guerra mondiale! (di anonimo)
[+] complimenti (di enonsonoebreo)
[+] vergogna (di pekerman)
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luca scial� sabato 2 gennaio 2010
agonia di un delirio durato dieci anni Valutazione 5 stelle su cinque
80%
No
20%

Primo ed unico film che tratta degli ultimi giorni di vita di Adolf Hitler. Ecco che vengono messi in risalto, con abile maestria, tanti aspetti del Fuhrer e del Nazismo che forse fino ad allora non erano stati presi in considerazione dal Cinema (unico precedente "L'ultimo atto" del 1955): la gentilezza di Hitler con la sua segretaria; il suo disegnare strategie militari ambiziose su una cartina dell'Europa muovendo eserciti ormai non pi� esistenti o vistosamente decimati (sotto gli occhi attoniti dei suoi gerarchi); l'arrabbiarsi con i tedeschi rei a suo dire di averlo tradito; il parlare con disumana freddezza delle modalit� di suicidio per s�, il fedele pastore tedesco ed Eva Braun con il medico di fiducia; il suo premiare ragazzini gi� degni di essere insigniti di alti riconoscimenti militari. [+]

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catullo marted� 15 febbraio 2011
l'ultimo piatto di spaghetti. Valutazione 4 stelle su cinque
78%
No
22%

 I Il film,proponendosi come documento storico ,si avvale della testimonianza di chi ha vissuto nell'inferno del bunker di Hitler gli ultimi giorni di vita del terzo reich nell’atmosfera funebre di una fine imminente e inevitabile e che  è poi sopravvissuto contro ogni probabilità di sopravvivenza e che vede il Fuhrer ostinarsi  a muovere armate ormai inesistenti sotto lo sguardo allucinato dei  suoi ultimi generali. La testimonianza diretta della sua giovane segretaria Junge capitata lì quasi per caso è praticamente il filo conduttore del film che riesce bene nella rappresentazione di un dramma ormai noto e che ci mostra la figura umana di colui che per un certo periodo della storia era convinto di aver conquistato il mondo,Abbiamo perfino scoperto che il mostro aveva  qualcosa di umano. [+]

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chiarialessandro marted� 31 gennaio 2012
caduta senza resurrezione Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

  
 
 
Ieri ho visto “Shame”, oggi “La caduta” e, come direbbe qualcuno, “una domanda sorge spontanea”: perché Venezia ha attribuito la Coppa Volpi a Fassbender quale miglior attore ma nessuno ha scolpito una statua (non statuetta) d’oro per Bruno Ganz, che riesce ad offrire addirittura dei tratti di umanità ad un personaggio che di umanità ne aveva veramente ben poca (al punto tale da essere arrivato non solo allo sterminio degli ebrei -  dei quali poteva forse non fregargli niente in quanto tali – ma anche ad ordinare a cuor leggero alle proprie truppe di fare tabula rasa dietro alla loro ritirata, nonostante che ciò significasse distruggere il suo popolo, non quello ebreo)? Consigliato ad un pubblico provvisto di stomaco abbastanza forte, la pellicola può essere considerata un campionario abbastanza rappresentativo delle atrocità indotte da ogni guerra: i bambini soldati, ai quali dovrebbe essere affidato l’onere (l’onore?) di difendere la patria dal nemico; i figli uccisi dalle madri per un altrettanto ingiustificabile senso di onore; i suicidi di coloro i quali, pur sconfitti dal nemico e dalla storia, rifiutano di arrendersi all’evidenza dei fatti e preferiscono immolarsi sull’altare di una falsa onnipotenza; le rappresaglie contro chi si era rifiutato di obbedire agli ordini tanto perentori quanto privi di senso; le giustificazioni di chi c’era ma poi afferma di non aver capito quello che stava accadendo; la cecità (vera o voluta) di chi ballava e brindava dentro al bunker quando fuori andava a ferro e fuoco tutta quella pietra travagliata chiamata mondo. [+]

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david, genova marted� 15 febbraio 2011
lo scontro tra un'umanita' e una non - umanit� Valutazione 4 stelle su cinque
83%
No
17%

L'ho appena terminato di vedere. SUPERBAMENTE bello, che dimostra la barbarie da una parte e da un'altra l'umanità di qualcuno, anche se a volte dalla parte sbagliata.
L'assassinio ad opera di Magda Goebbels è il momento più tranquillamente agghiacciante. Parolacce a raffica da parte mia, per il PEGGIORE assassinio di quei giorni nel bunker.
Questo film è superbo, mostrando in ogni momento il contrasto tra la follia di un pazzo e di chi lo seguiva e la lucidità di chi vedeva che ormai era la fine.
Non dico altro.

P.S.: Veramente, opo l'uccisione dei figli di Goebbels, ho provato un grande dolore altresì per il cane di Hitler ucciso con il veleno. [+]

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fulvieri mercoled� 16 settembre 2009
l'epopea del nazismo dal punto di vista tedesco Valutazione 4 stelle su cinque
71%
No
29%

Il film del regista tedesco Hirschbiegel, con la straordinaria interpretazione di Bruno Ganz (attore secondo me ingiustamente poco premiato), descrive attraverso una fonte attendibile, quale � quella dei resoconti scritti sotto dettatura dalla segretaria del fuhrer, l'ultima fase della storia del nazionalsocialismo. La fedelt� alla fonte tuttavia non impedisce di dare delle risposte a questioni di grande momento: come un paese civile possa imbarbarire fino a quel punto, come poi possa trovare il coraggio di cancellare il senso di colpa, come possa riuscire a riscattarsi davanti alla propria coscienza e al mondo intero. Questo film parla del male assoluto dal suo interno. Per una volta i nazisti non sono visti come altro da noi, come la personificazione di un male che ci � estraneo. [+]

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filippo catani domenica 5 febbraio 2012
gli ultimi giorni del terribile tiranno Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Il film narra gli eventi legati agli ultimi giorni di Hitler e della sua Germania nazista e lancia uno sguardo anche agli ultimi giorni dei suoi più intimi gerarchi.
Il film è sicuramente molto forte ma decisamente bello e interessante. Logicamente c'è sempre tanta apprensione quando si realizza film su eventi del genere. Fatto sta che questo sviluppa un'idea davvero originale e ci offre un tragico spaccato della gerarchia nazista. Intanto il terribile Hitler interpretato dallo straordinario Ganz; un uomo sempre più delirante che ormai ha perso ogni contatto con la realtà e farnetica fino all'ultimo cercando di dare ordini per difendere Berlino (lascia senza fiato la scena in cui Hitler si inventa addirittura di aver permesso lui stesso ai russi di arrivare fino a Berlino per poi annientarli). [+]

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